Carter Baynes

2.3K 87 1
                                    

Connor guida lasciandosi alle spalle la zona residenziale. Non gli ho chiesto dove stiamo andando e francamente non m'importa. Non frequenta solitamente locali eleganti e il mio jeans strappato e la canottiera sembrano essere un look congeniale per l'imminente serata.
Appena fuori Beacon si ferma davanti un pub piuttosto malfamato direi. Varie moto con i rispettivi centauri sono parcheggiate sul davanti: omaccioni vestiti di pelle e borchie con bottiglie di birra alla mano ridono e chiacchierano sguaiati.
Forse mi sto già pentendo.
Un sorriso distende i tratti di Connor e lo seguo all'interno del locale verso un tavolo piuttosto defilato dove sono sedute una decina di persone.

Riconosco Ayden e Daniel, che mi strizza l'occhio complice, Clarissa grazie a Dio, ma gli altri un'incognita.

Connor me li presenta: Carter, Colton, Cheryl, Masie e Oliver.
Hanno tutti dei visi vagamente famigliari ma non riesco a collocare nessuno di loro in qualsivoglia contesto.
Connor mi fa sedere accanto a Daniel che mi spiega siano i componenti della loro band e le ragazze, semplici amiche.
Carter e Colton sono simili: alti, ben piazzati, dalle t-shirt emergono bicipiti notevoli, capelli scuri e occhi penetranti. Scopro poi essere fratelli.
Cheryl ha i capelli arcobaleno su un fisico minuto e un visino a cuore.
Masie corti capelli neri, una corporatura androgina, si presenta come la sorella di Oliver e in effetti colgo una certa somiglianza fra loro.
Mi alzo liquidando l'offerta di Connor di andare a prendere da bere insieme:
giunta al bancone estraggo dal portafoglio quattocento dollari, indico il nostro tavolo al ragazzo al di là dello stesso.
《Nessun bicchiere deve essere mai vuoto stasera.》Gli spiego e lui mi regala un genuino sorriso.
《Ohi bimba tornerete a casa putridi.》
Gli allungo cento dollari di mancia per chiarire il concetto.
E la sua risata mi segue.
Oliver e Masie hanno diciannove anni e vivono a Cook. Non c'entrano molto con il gruppo si qualificano come loro pr.
Carter e Colton invece suonano rispettivamente la batteria e la  chitarra acustica.
Le bevute arrivano e i ragazzi sorpresi mi dedicano un brindisi; sul palco a breve una band punk vivacizzerà la serata.
Dopo tre birre Clarissa dorme spalmata sul fianco di Ayden che la sostiene in vita e le regala, ignari, dolci sguardi.
Connor e Daniel parlano fitto fitto e io alla mia quarta birra a digiuno sento finalmente la tensione scemare.
Carter e Cheryl sono usciti a fumare mentre io ho bisogno del bagno. Colgo lo sguardo di Colton talvolta posarsi su di me, mi mette una vaga soggezione, lui ha ventun anni suo fratello uno meno.

Passo dal bancone, non sono ancora abbastanza brilla.
《Mi dai uno shottino?》Chiedo al barman.
《Lo sai che non hai l'età per bere vero?》
《Lo sai che quando hai preso i miei soldi prima, tutti questi problemi non te li sei posto?》Gli ricordo.
Alza le mani in gesto di resa.
Posiziona due bicchierini che ci scoliamo guardandoci negli occhi scoppiando poi a ridere complici.
《Il bagno?》 Gli chiedo.
Me lo indica con un cenno  della testa.
Ora inizio a sentirmi leggera.
Percorro un corridoio stretto e buio e arrivo in un locale davvero sudicio.
Credo butterò le mie scarpe nell'immondizia dopo questa serata, non oso pensare cosa io abbia calpestato in questo locale.
Mi chiudo in un bagno, poi abbasso la tavoletta e mi tiro su le ginocchia al mento, cercando di fare il punto della situazione.

Che diavolo mi prende?
Sono con dei perfetti sconosciuti a bere perché non so affrontare una relazione andata alle ortiche.
Quanto sono stupida.
E patetica.

Con rabbia stropiccio un occhio da cui una rapidissima lacrima è uscita incontrollata.
Un rumore brusco mi inchioda al silenzio.
《C'è nessuno?》
La voce di un ragazzo si insinua sotto la porta.
《Non c'è nessuno Carter.》
《Quindi Cheryl?》
《Facciamola finita qua.
Voglio davvero provarci con tuo fratello ma l'accordo fra noi non me lo permette.》
《Capisco.》
《Tra tre mesi partirai per Sacramento e farai quello che vuoi, ma noi resteremo qui. Anticipo solo gli eventi.》
《E così mi lasci per il mio fratellino?》
《Tanto non stavamo davvero insieme.》
《Giusto. Cosa vuoi che ti dica Cheryl, grazie?》
《No. Ci siamo usati a vicenda.》
《Lo so.》
I passi si allontanano e io torno a respirare.
La porta sbatte e so di essere sola, ora, e capisco di aver ascoltato una strana conversazione fra Carter e Cheryl.
Esco dal gabinetto e mi avvicino al lavandino.
《Cosa stavi facendo esattamente?》
Faccio un salto presa in contropiede.
《Cazzo.》Sbotto poco finemente.
Ride.
《Non si origliano le conversazioni altrui, principessa.》Agita l'indice davanti al mio naso.

Around Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora