Thanksgiving Day

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Il giorno del ringraziamento si annuncia cupo e nuvoloso, ma quando il sole ce l 'hai dentro non importa se fuori piove.
Sveglio Byron con una pioggia di baci.
Mi stringe pigramente a sé.
《 Dormi ancora un po' piccola...》 mi sussurra mezzo addormentato.
《 nooooo.. oggi è un gran giorno. Rivedrai tua madre.
Non sto più nella pelle, non vedo l' ora di conoscerla.》
Byron si mette a sedere nel letto, appoggia la schiena alla spalliera e spalanca le braccia.
Mi lascio abbracciare.
《 La mamma...non la vedo da un sacco, mi manca.
E così oggi le donne più importanti della mia vita si incontreranno.
Vedrai ti piacerà! 》 abbozza un sorriso meraviglioso mentre pensa a lei.
Pigri ci alziamo e raggiungiamo il nucleo pulsante della villa.
In cucina Gonzalo, Moussad e Stephen armeggiano ai fornelli .
Byron mi allaccia un grembiule in vita e mi da un casto  bacio sulle labbra.
Stephen sghignazza, Moussad e Gonzalo si scambiano uno sguardo complice.
Soffoco l 'imbarazzo e mi rendo utile.
Byron prepara la crema dei proffiterol .
Io e Stephen l'impasto.
Verso mezzogiorno facciamo tutti una pausa...insieme.
Gonzalo scherza e ride col suo inglese zoppicante.
Moussad la canzona.
Mr Covenaugh fa il suo ingresso in cucina.
Abbiamo messo un sottofondo musicale e lavoriamo alacremente alle portate della cena.
Sorseggia un caffè al bancone e ci guarda estasiato.
Ad un certo punto per radio passa un successo rock.
Iniziamo tutti a ballare.
Mi avvicino a Mr Covenaugh e lo obbligo ad unirsi alla mischia. Ride e ci concede una performance da paura .
I figli che saltavano sul posto lo guardano allibiti. E ridono. Ridiamo tutti.
Si ridá un contegno e con un enorme sorriso ci lascia.
Byron mi issa su uno sgabello e ballo come una matta usando il mestolo di legno come microfono.
Verso le 15 è tutto pronto.
Decidiamo sull' impulso del momento di concedere il resto della giornata a Moussad e Gonzalo.
Praticamente li cacciamo di casa.
Stupiti ma felici ci assecondano.
Possiamo occuparci noi della cena.
Decido di concedermi un bagno rilassante e chiamare Molly per augurare a lei ed alla sua famiglia una felice giornata del ringraziamento...suo padre tornava a casa alle prime luci del giorno.
A Charlie e Jace invece mando un messaggio.
Sospiro beata nella vasca.
Mi assale per un attimo la tristezza al pensiero della mamma.
Chissà dov' è e cosa sta facendo.
Mando un messaggio anche a Michael nella speranza lui la veda o abbia notizie.
In accappatoio passo il guardaroba.
Un semplice abitino bianco mezza manica in maglina plissettato e con scollo a barchetta con delle ballerine sarà perfetto.
Laccio bianco con il mio adorato cammeo. Lascio i capelli sciolti perché so così piacciono a Byron.
Un cerchietto bianco ed un velo di trucco.
Byron bussa alla porticina della dependance.
È bellissimo in jeans scuri con un maglioncino bianco con scollo a V.
È venuto a prendermi.
Faccio un lungo respiro ed esco.
Mi guarda innamorato. Un bacio sulla punta del naso.
Mi prende la mano, la intreccio alla sua ed entriamo nella villa.
Nel salone, seduta in posa su una poltrona una donna bellissima.
I capelli castani le cadono sul lato in una unica morbida onda. Zigomi alti, due occhi che sono la fotocopia di quelli di Byron.
Indossa un tubino nero e delle decolte nere con un tacco vertiginoso, le gambe accavallate mostrano una discreta abbronzatura.
Byron mi accompagna da lei.
《 Mamma ....lei è Kallie.》
Si alza.
Mi ignora.
Abbraccia Byron .
《 Il mio bambino....quanto sei cresciuto. 》La sua voce vibra d' emozione.
Resto in attesa ma non mi calcola.
Ciclone Stephen arriva. Jeans e camicia. Corre ad abbracciarla.
《 Stephen quanto sei cambiato.》
Guarda entrambi.
《 Se solo sapeste quanto mi siete mancati .》
《 Mamma ...hai già conosciuto Kallie?!》le chiede Stephen dopo un abbraccio e tre baci sulle fianco e.
Mi guarda.
Fa un sorriso tirato ed annuisce.
Prende Byron sottobraccio e gli chiede di essere aggiornata su tutto.
《 Ma vostro padre ha licenziato la servitù?
Cosa non darei per un cosmopolitan?! 》sospira enfatica.
Byron si siede sul bracciolo della poltrona ed inizia a raccontarle dei successi a scuola e tanto altro.
Stephen ed io andiamo nello studio di Mr Covenaugh a preparare il drink.
Mentre Stephen glielo porta Mr Covenaugh mi chiede come stia andando .
Faccio un sorriso forzato.
Si serve un drink e ci raggiunge tutti in salone.
Durante la cena pare esista solo Byron.
Io e Stephen ci alterniamo nel portare le portate. Una volta tutte in tavola seguiamo la conversazione.
La Signora Covenaugh pende esclusivamente dalle labbra di Byron.
Byron si alza per prender il dessert cucinato da noi. Sua madre gli posa una mano sul braccio.
《 Pessima idea quella di congedare la servitù proprio stasera.》
Mi guarda brevemente e passa oltre.
Non mi ha mai rivolto la parola e ogniqualvolta Byron mi ha nominata in un contesto lei ha cambiato magistralmente argomento.
Stephen porta i proffiterol.
Byron entusiasta le dice che siamo stati noi a cucinarli.
《 No ragazzi...troppe calorie...ma che sciocca idea.
A Beacon c è una pasticceria di tutto rilievo.》
Tacciamo tutti, mortificati.
《 Isabel...i ragazzi volevano farti una sorpresa.》è la prima frase che pronuncia mr Covenaugh.
《 Nah....non ha importanza.》dice Stephen
Dopo il caffè e gli amari , la signora Covenaugh si alza e chiede al marito di raggiungerla in biblioteca.
Noi nel frattempo sparecchiamo.
Non si sente nulla di quello che dicono ma i toni vanno in crescendo. Byron va a vedere.
Dopo un istante torna da noi.
《 Step....porta Kallie a fare un giro. Devo parlare con mamma. D' accordo?!》
Stephen lo guarda ed annuisce,
mentre sale a prendere le chiavi lo attendo seduta sull' ultimo gradino. Byron mi passa accanto per andare nello studio. Gli poggio una mano sull' avambraccio.
《Byron... tutto bene? 》 gli chiedo incerta.
《 eh?...
Si ,si ,certo! 》 mi risponde assente.
Seguo Stephen.
Nessuno dei due ha preso la giacca.
Alza il riscaldamento.
《 Stephen? Che succede?》 gli chiedo perplessa.
《 Non lo so...mamma non è mai stata così...》
《 Così come?》 Chiedo.
《 Boh...fredda.....glaciale direi!》 ammette scuotendo sconcertato la testa.
Andiamo al Glam.
Stephen prende un milkshake e lo beve assorto, io un caffè nero e lungo.
Lasciamo passare una buona ora...il tempo che stimiamo sia sufficiente per una chiacchierata madre figlio.
Stephen è molto taciturno, mi sento angosciata per lui.
Rientriamo alla villa.
Stephen parcheggia accanto al SUV.
Entriamo...c 'è uno strano silenzio.

Troviamo Mr Covenaugh nello studio, una bottiglia di liquore davanti.
《 Pa'.. dove sono mamma e B.?》
《 Se ne sono andati...》
Mr Covenaugh si passa una mano sul viso stancamente, sembra invecchiato di 10 anni.
Stephen mi stringe la mano.
《 Cosa vuol dire " Se ne sono andati"?》chiede.
《 Isabel ha chiesto a Byron di andare a vivere con lei....e lui ha accettato. Dormono in albergo.
Partono domattina.》
Si alza.
Sembra il ritratto della disperazione.
《 ma....
.....non ...
così..senza una parola...senza salutare?》 balbetto.
Sto assimilando quanto ha detto...non può essere...non ci credo.
Stephen scuote la testa, aumenta la stretta sulla mia mano.
《 Andiamo Kallie...》 Mi strattona fuori.
《 Dove andate ragazzi?》 Ci chiede Mr Covenaugh.
《 Abbiamo diritto ad una spiegazione!》 sbotta Stephen rabbioso.
Saliamo sulla Doggy 2.
L 'unico albergo decente di Beacon è il luogo dove Stephen si sta dirigendo.
Si sta alzando un forte vento, all' orizzonte lampi, il fragore del tuono scuote il silenzio nell' abitacolo.
Cosa sta succedendo?
Byron...oh BYRON.
Chiudo gli occhi deve esserci un errore, uno stupido malinteso.
Forse ha solo accompagnato sua madre in albergo.
Deve essere così.
Stephen parcheggia.
《 Aspettami qui...per favore.》 scende dall' auto.
Stephen scompare all' interno del complesso alberghiero.
Passano una manciata di minuti, forse... esce e cammina avanti e indietro sul marciapiede.
Byron arriva, indossa una giacca di lana grigia con cappuccio.
Sono a qualche metro da me.
Ma lo sento distintamente.
《 Cazzo succede B?》
《 Niente...mamma mi ha chiesto di andare a vivere con lei. Ho accettato.》
《 Così su due piedi, e te ne vai nel cuore della notte , senza salutare, senza dire nulla a me ...a KALLIE ?》
Sento tutto.
《 Non c è molto da dire...》
《 MA CHE CAZZO DICI? STIAMO PARLANDO DI KALLIE...》
《 ...quando mamma me lo ha proposto...mi ha chiesto se ci fosse qualcosa che mi trattenesse a Beacon...e ....sai ....ci ho pensato, non c' é niente per cui valga la pena restare....rinunciare a vivere con lei.》
Fa male.
Sento dentro me qualcosa che si spezza.
Resto lì , in auto, mille domande in testa , parole bloccate in gola che soffocano la mia capacità di respirare.
Ferma , immobile con un macigno sul cuore che ne schiaccia i battiti.
《 LE HAI CHIESTO DI SPOSARTI?》
Sento Stephen urlare.
Byron scuote le spalle, minimizzando .
Scendo lentamente dall' auto.
Si guardano, non fanno caso a me.
Il vento mi sferza i capelli.
《 Facciamo tutti un errore...》 lo sento dire a Stephen.

...io sono un errore...

Stephen alza gli occhi e mi vede.
Byron gira la testa seguendo lo sguardo del fratello.
Per un attimo i suoi occhi incrociano i miei.
Vi leggo il vuoto.
《 Hei piccola ...non piangere per favore!》 mi dice esasperato sbuffando.
Involontariamente arretro come se mi avessero tirato un pugno nello stomaco.
Non ho parole.
Mi avvicino, cerco di sfilare l anello, sono ad un passo da lui.
《 Scherzi...il tuo anello delle patatine? Tienitelo...per me non significa più niente.》
Mi solleva il mento con due dita.
《 Vedi di non fare altri bagni imprevisti...il sottoscritto non ci sarà più a salvarti.》 sussulto.
Metto una mano sull' avambraccio di Stephen...ho bisogno di andarmene...ora.
Ci avviamo mesti verso la jeep.
《 EDDAI CHE CI SIAMO DIVERTITI.》 urla alle nostre schiene.
Stephen scatta indietro, in due falcate è da lui e gli sferra un pugno alla mascella.
《 VAFFANCULO Byron, sei uno stronzo!》
Mi porto le mani alla bocca .
Sconvolta.
Byron non ha fatto nulla per scansare il colpo.
Dal labbro spaccato cadono a terra gocce di sangue scarlatto.
Alza le spalle e scuote la testa.
Stephen mi cinge la vita e mi porta alla jeep.
Prima di salire mi giro un' ultima volta.
Byron è scomparso.

Accanto alla nostra vettura scende dal lato del guidatore una persona.
《 Kallie...》
Alzo il viso.
Clarissa Clary è a neanche un paio di metri da me.
Scuoto la testa al suo indirizzo ....non ce la posso fare...mi sento svuotata .
《 Ti scongiuro Clarissa...non dire nulla.》 sento Stephen dirle. La voce spezzata.
Annuisce e ci guarda lasciare il parcheggio.
Stephen mi lancia ogni tanto delle occhiate preoccupato.
Sono annientata.
Byron ...
Quel ragazzo non era il mio dolcissimo Byron.
Chi era quel mostro crudele....?
Perché fare di tutto per ferirmi?
Rientriamo alla villa.
Mr Covenaugh ci aspetta in salone.
Ci guarda...non abbiamo nulla da dire.
Anche noi abbiamo fallito.
Byron se n è andato.

Se n è andato....

Mr Covenaugh spalanca le braccia.
Ci stringe a se per un attimo.
Restiamo in silenzio per molto tempo.
Ad un certo punto mi alzo.
Prendo il viso di Stephen fra le mie mani, il nostro dolore è così simile...io devo fare qualcosa sennò impazzisco.
《 Stephen....io ho bisogno di stare sola...ci vediamo dopo. Non stare in pensiero per me...》 lascio la villa.
Dovrei cambiarmi ma il pensiero di entrare nella dependance mi è atroce, lì tutto mi parlerebbe di Byron.
Fa freddo, ma non me ne rendo conto. Prendo il sentiero che conduce alla spiaggia e cammino piano lungo la costa.
I piedi mi portano lontano.

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