Chimica in montagna

3.1K 102 13
                                    


Strana gita in Montagna

Un bacio sulla tempia mi sveglia.
Batto le ciglia e mi puntello sul suo petto.
La notte precedente mi crea un alone d 'imbarazzo .
Lo guardo e dischiudo le labbra per cercare di spiegare.
Mi attira e a sé ed il mio corpo risponde.
Gemo al suo tocco audace.
Sorride infilando le mani sotto la maglietta che indosso.
《 Ti trovo adorabile con i miei vestiti ma meglio senza...》 me la sfila senza scoprirci.
Mi carezza la schiena e bacia il viso...mi arrendo all' ondata di emozioni che mi travolgono.
le sue mani sui miei seni giocherellano ardite.
Un turbinio di sensazioni mi pervade.
Deglutisco a vuoto e mi agito scomposta su di lui, mi struscio sul suo bacino inconsapevole.
Ansima forte.
Il respiro si fa corto ed io mi sento audace.
Gli mordo un labbro poi scendo sul petto e gli mordicchio i capezzoli.
Mi tiene per la nuca e mi ribalta sotto di sé.
Mi divora il viso di baci .
Con un braccio trattiene i miei polsi sopra la testa e bacia il mio petto e contemporaneamente mi accarezza.
Mi dimeno con il bacino sotto di lui.
Poggia la sua mano sui miei slip ed io fremo confusamente...Non so se per il terrore o per il desidero, o il mescolarsi di entrambi.

All' improvviso balza in piedi.
Mi copre con il piumone ...si morde un labbro e mi da un casto bacio in fronte.
Scuote la testa e va in bagno...nell 'arco di pochi istanti sento l 'acqua della doccia scorrere.
Resto annichilita.
Vorrei essere capace di alzarmi ed entrare in quella doccia.
Ma mi sento una stupida....una stupida codarda.
E poi c ' è  Byron che non lascia la mia testa, non lascia il mio cuore.

Quando Jace esce dal bagno mi trova al centro del letto. Ho infilato nuovamente la sua maglia.
Mi premo con entrambi i palmi le tempie, all' improvviso mi fa terribilmente male la testa.
《 Che successe Kallie?》 mi si avvicina preoccupato .
Faccio una smorfia.
《 Mi fa male la testa.》 persino le parole che pronuncio rimbombano.
《 Devi aver preso freddo stanotte.》
si avvicina al cassettone ed estrae una busta.
Mi tende una pillola con un bicchiere d 'acqua.
La prendo.
Mi alzo e prendo degli abiti.
《 Che fai? Resta a letto e riposa, finché non ti senti meglio.》
Mi giro e scuoto il capo.
《 Non posso...se un insegnante venisse a cercarmi, non è in questo letto che dovrei stare.》
Annuisce.
Prende dei jeans .
《 Jace perché  non indossi la tuta da sci ?》
《 Sto con te!
Scieró domani.》
《 No!!》
《 Tranquilla .Non è un problema, anzi!》
《 Non voglio Jace.
Ho bisogno di stare un po da sola.》 Mentre lo dico lo vedo adombrarsi.
《 Kallie se devi farti delle domande su di noi...non è necessario.》
《 Jace , noi stanotte avremmo potuto...
...mi hai respinto! 》
《 Kallie  è questo che pensi? Che non ti voglia?》
Sembra frustrato.
Annuisco.
Mi fa cenno di raggiungerlo sul letto.
《 Credevo avessi capito: non solo voglio tutta te stessa ma non voglio tu pensi di dover fare questo per risarcirmi inconsciamente del tempo che ti dedico; lo vedo il senso di colpa che ti coglie quando siamo insieme ma sei altrove. Ti ho già spiegato che aspetterò tutto il tempo che ti occorre. Voglio che tu stia con me .
Voglio tutto di te.
Comunque se preferisci stare da sola...allora andrò con gli altri sulle piste.》
《 Jace...
Mi fa paura la tua capacità di leggermi dentro!》
Raggiungo il bagno e mi vesto.
Appronto una coda di cavallo.
Scendiamo a colazione.

A gruppi vanno sulle piste da sci.
Nella baita restiamo in 4/5 persone.
Ho salutato il gruppo: Charlie era adorabile in tuta.
Tra i restanti alla baita Safia e Molly che mi invitano ad andare con loro sul pulmino della baita che conduce al paese successivo ricco di librerie e negozi,declino.
Il cerchio alla testa è lì, in agguato.
Tutti sono usciti.
Resto un attimo nella hall.
Perplessa sul daffarsi .
Mi passa accanto Matthew Saltzman, fa paura; chissà se poi se l 'è scolata tutta quella bottiglia?!
Mi guarda storto.
Lo seguo.
《 Se proprio devi....parla piano!!!》mi intima.
《 Mmmm qualcuno parrebbe abbia un mal di testa epocale?!》 lo prendo giocosamente in giro.
《 Taci va là ...mi tocca pure appurarmi dello stato di salute di una che non è andata sulle piste e nemmeno ha aderito alle escursioni nei borghi limitrofi .》 sospira afflitto .
《 Presente!》
《Sia ringraziato Budda.
....bene vai a dormire; se passa la Salinas sono venuto a vedere come stai...ciao ciao...》 mi dice tirando dritto.
《 Ehh...cosa?》 chiedo.
Mi scaccia come una mosca fastidiosa.
Lo guardo scocciata.
《 Mica vorrai tornare a dormire?!》 gli chiedo.
《 ...é esattamente quello che intendo fare per smaltire questa sbornia epica.》asserisce lui.
Lo tiro per la manica.
《 Non penso proprio...ti sveglieresti con un mal di testa fotonico. Andiamo!》gli dico.
Mi segue a testa bassa.
Raggiungo quella che dovrebbe essere la reception e chiedo se ci sia una sala di lettura o qualcosa di simile.
Una ragazza che avrà si e no la mia età ci indica una sala da té al terzo piano .
Ordino un vassoio di caffè per sei persone ed una porzione di paste.
Mi guarda perplessa.
《 Gli altri vi raggiungono dopo?》 chiede incerta.
《 No , no! Noi adoriamo il caffè. 》 chiarisco io, giustificando l' ordinazione.
Tiro Matthew per la manica della giacca e seguendo le indicazioni della ragazza saliamo.
La saletta si rivela essere una graziosa stanza di dimensioni abbastanza imponenti , alcune poltrone attorno a dei buffi tavolini tondi.
Delle finestre con seduta concedono di ammirare il paesaggio . In alcune scansie: riviste e libri per gli ospiti del luogo.
In un angolo una postazione per giocare a scacchi.
Raggiungiamo il tavolino vicino la postazione degli scacchi, é forse quello più in penombra; la sala ha delle tende enormi che consentono alla luce esterna di entrare ed illuminare a giorno l' arredo.
Matthew si lascia cadere su una poltrona con una grazia bisontina.
《 Da quando , ragazzina , ti intendi di sbornie?》 mi chiede ad occhi socchiusi.
《 oh ...beh ...l autista di mia madre, Frederick , un tedesco piuttosto massiccio amava concedersi il piacere del bere e non sempre era frizzante il giorno seguente.
Mi dilettava nel tragitto con i suoi rimedi post sbornia.》 ridacchio al ricordo.
Si raddrizza interessato.
《 Kallie non sono in grado di trattenere i tuoi racconti oggi, per quanto li trovi affascinante, abbi pietà di me!!!》aggiunge teatrale.
Sto per fargli una replica piccata ma fa il suo ingresso una cameriera con un carrello stile ottocento con un brico di caffè di dimensioni ginormiche - come direbbe Coraline, la sorellina di Jace.- ed un piattino di dolci.
Lo poggia davanti a noi e ringrazio grata.
Matthew grugnisce per risposta.
Ci credo non ha trovato un' altra dopo il suo grande amore; è socievole come un orso.
Verso il caffè e lo obbligo a berne un paio di tazze, perlopiù parlo io : di New York e della mia vecchia vita, quando lo vedo reclinare il collo al poggiatesta rinuncio.
Prendo un plaid poggiato su una panchetta e glielo drappeggio sul corpo.
Afferro un libro dalla piccola biblioteca e mi sistemo nel bovindo a leggere.
Il tempo scorre piacevolmente, la lettura di questo romanzo storico si rivela avvincente ed io ignoro l 'ora.
Un leggero russare mi fa da sottofondo.

Around Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora