Allungo una gamba nel letto e sento una resistenza al contatto.
Jace.
Socchiudo gli occhi e rivivo tutto; mordicchiandomi il labbro mi sistemo meglio fra le braccia del mio amore."Se ami due persone contemporaneamente, scegli la seconda...perché se ammassi davvero la prima non avresti perso la testa per l'altra."
Questa constatazione mi balena in testa come un lampo, repentina. Rammento l'istante in cui la udii: fu a casa di Jace, dopo la visione del film di "Alice nel paese delle meraviglie" con l'attore Johnny Depp.
Nulla di più falso.
Scegliamo chi resta. Scegliamo chi ci sta accanto, perché rincorrere qualcuno che ci ha lasciato, rifiutato e ferito è avvilente.Alcuni di noi credono ciecamente nell'unico amore e perdono la propria testa, il cuore e l'anima a dannarsi per qualcuno che procede imperturbato lungo i binari della sua vita. Queste persone si credono dedite e devote al loro grande sogno e perdono le occasioni, i treni; si accontentano di un ti amo fra le lenzuola quando l'amore è tutt'altro: presenza, compromessi, sincerità e tolleranza.
Già; è facile amarsi quando tutto va bene ma è davanti ai problemi che una coppia tempra la propria consistenza. Se si supera l'impasse si oltrepassano tutti gli ostacoli ed insieme si vive, si cresce.
Queste mere riflessioni occupano la mia mente.Byron , mio amato, mio primo ed unico grande amore, addio. Ti lascio andare. Scelgo me.
Scelgo di vivere.
Scelgo di andare avanti...Senza te.
Scelgo di non compiangermi più.Nonostante la mia nudità non mi sento particolarmente a disagio, salvo il laccetto al collo e le parigine fino a metà coscia sono come mamma mi ha fatto: salto giù dal letto per raggiungere il bagno e farmi una doccia.
Con la coda dell'occhio vedo Jace stiracchiarsi sornione come un gatto.
Apro l'acqua affinché raggiunga la temperatura ottimale e sfilo le calze.
Mi infilo nel box doccia ed alzo il viso verso il getto rigenerante dell'acqua.
Mi lascio coccolare dal picchiettare delle gocce sul mio viso, sulla pelle.
Due braccia mi cingono da dietro e non trattengo un sorriso.
Mi giro e nella cabina che si sta appannando trovo il mio splendido ragazzo.
Ci laviamo a vicenda languidi, timidi, lascio che mi insaponi i capelli e cediamo alla passione che le mani carezzevoli che scorrono sui nostri corpi accende.
Ci amiamo con lentezza e tenerezza.
Quando usciamo Jace poggia sulle mie spalle l'accappatoio che io infilo tremante.
《 Non hai tolto il laccio al collo?》
Porto una mano consapevole a proteggerlo.
《 Va bene così!》 Gli sorrido per smorzare il tono perentorio.
Mi fissa perplesso, scuote il capo ma non replica e nella sua salvietta, avvolta stretta intorno alla vita, torniamo in stanza a vestirci.《Cosa vuoi fare oggi?》mi chiede.
《Niente!?》replico spazzolandomi i capelli seduta sul pouf vicino la scrivania.
Sorride malizioso.
Il mio stomaco brontola inopportuno, allora lo guardo ridacchiando.
《 Mmm...Forse potremmo mangiare! 》propongo.
Mi raggiunge e prende la spazzola dalle mie mani, deposita un bacio sul mio naso e mi tira a sé.
Ho scelto un look casual: gonnella nera a palloncino e twin set rosa di cashmere, stivali al ginocchio.
Afferro il cellulare conscia di aver messo le notifiche in silenzioso: solo dodici messaggi dal gruppo. Neanche tante penso sogghignando.Decidiamo di andare al Glam per un boccone veloce. Non passiamo dalla villa, sarebbe imbarazzante incrociare chiunque e spiegare perché insieme abbiamo saltato la scuola, anche se l'auto di Jace è parcheggiata da ieri sera nel vialetto.
Mentre Jace guida rispondo a tutti, non faccio in tempo a riporlo nella borsetta che squilla: Clarissa, con Molly vicino.
Indagano ed io al colmo del disagio minimizzo: Molly la vedrò domattina invece Clarissa insiste, vuole passare per i compiti allora la invito ad unirsi a noi al locale fra una mezz'ora.Davanti una ciambella ed un'enorme tazza di caffè con Jace chiacchieriamo di cose banalissime.
Ad un certo punto i suoi occhi si fermano nei miei.
《 È dalla prima volta che ti ho vista che speravo in questo, in noi.》mi dice leggermente in imbarazzo.
《Noi davanti una ciambella stantia in un localino vicino la spiaggia? 》lo canzono io.
《 No. Noi due. Nonostante Byron!》ammette.
Resto con il fiato mozzato in gola, per una frazione di secondo, per averlo sentito nominare, ma mi riprendo in fretta.
Cerco la sua mano abbandonata sul tavolo e la stringo forte.
《 Ho scelto te Jace. Ho scelto noi!》 I nostri occhi si fissano per leggere oltre le parole significati inespressi ed ho conferma che in me trovi convinzione e certezza perché sul suo viso si dipinge un sorriso meraviglioso. E sexy.
Oddio.
Faccio pensieri sconci su di lui in un locale pubblico.
Arrossisco ed abbasso il capo.
Ed è così che ci trova Clarissa.
Si abbatte sui divanetti con la grazia di un cinghiale ed inizia a raccontarci della sua pesante giornata a macchinetta, senza interruzioni.
La ascoltiamo distratti, Jace prende la mia mano dal tavolo e ne bacia il dorso.
《...ecco.》dice Clarissa.
Il suo sguardo capta la scena ed una comica espressione di stupore le si stampa in viso.
Mi afferra per la mano e mi trascina al bagno.
《 Voi...voi... l'avete fatto? Avete saltato la scuola..》
La interrompo arrossendo ed annuendo contemporaneamente, le mie mani si abbattono sulla sua bocca per zittirla.
《Wooow!》
La guardo e ritraggo le mani dal suo volto sconvolto.
Batte le ciglia e si riprende.
《 Siete stati attenti vero? Non vorrai finire l'anno con un bel pancino?》
La mia espressione parla chiaro resto interdetta, a bocca aperta.
《Cristo Kallie!》emette lei.
《Tranquilla ti accompagno nel consultorio di zona , alcuni giorni mia madre vi fa volontariato ma non oggi. Prima andiamo e meglio è, per tutti. 》sentenzia.
La seguo imbambolata mentre raggiungiamo Jace al tavolo che salutiamo frettolosamente e lasciandolo oltremodo stupito.
Restiamo d'accordo di sentirci più tardi lui deve tornare a casa e giustificare in qualche modo l'assenza da scuola di oggi ai suoi.Clarissa guida spedita e silenziosa mentre mi conduce in un area di Beacon che conosco a malapena.
Mi affido a lei e per fortuna nonostante il colloquio imbarazzante con una perfetta estranea che vuole dettagli intimi e personali dopo un paio d'ore esco con lei al mio fianco e delle pillolle anticoncezionali in un sacchetto anomino. L'assistente alla quale ci siamo rivolte mi ha dato anche la pillola del giorno dopo, per evitare una sgradita gravidanza visto il rapporto non protetto avuto .
Mi sento sporca e nervosa.
Clarissa dopo essere sembrata un panzer in format d'assalto ora è molto più premurosa.
Anche perché io non ho spiccicato parola se non davanti al questionario ed alle domande della visita.
《 Come lo hai capito?》le chiedo mentre agile evita il traffico cittadino.
Volta appena il capo verso di me.
《 Jace è sempre stato "carino" con te, ma oggi ti trattava come una bambola di porcellana e mentre ti guardava si illuminava..credo sia stato per questo.》
《Oh.》Non ho nulla da dire.
《Non pensavo.》
《Cosa?》
《Scegliessi lui.》
Aggrotto la fronte mentre assimilo le sue parole, mi lancia occhiate furtive.
《Pensavo aspettassi Byron, non so...sto dicendo una marea di sciocchezze!》 fa una risata nervosa.
《 Se ne è andato. 》 ammetto triste voltando il capo al finestrino.
Mi afferra e stringe compassionevole una mano abbandonata in grembo.
Mi giro la guardo e sorrido.
Prosegue verso la villa tra noi una nuova complicità .
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Around
Romanzi rosa / ChickLitKallie non vuole nascondersi, ma è esattamente quello che fa; quando sua madre parte per una nuova produzione cinematografica, lei non può fare altro che trasferirsi a casa del produttore, il quale ha due figli: Byron e Stephen. Per Kallie non sar...