È trascorsa quasi una settimana dalla festa di Natale; Beacon è ricoperta da giorni di neve e si regala in tutto il suo splendore; paesaggio da fiaba.
Ayden, Connor, Daniel e Clarissa sono partiti stamani dall' aeroporto: destinazione Dallas; io e Jace li abbiamo salutati poco prima che andassero in aeroporto, un caffè veloce al Glam e tanti abbracci melensi.
Stasera cadrà l 'anniversario di capodanno, l 'ultima notte dell' anno pronta a portarsi via ricordi più o meno gioiosi , a darci l'opportunità di esprimere desideri e prefeggerci nuove mete, nuovi obiettivi.Per me chiude un anno difficile; vorrei davvero un nuovo inizio, sotto una stella diversa, con la viva speranza che possa essere migliore.
Questo evento si svolgerà a casa Covenaugh; il padrone della villa
ha architettato tutto nei minimi dettagli: catering, sound ed ha persino contattato una decoratrice d' interni. Ha speso energie ed investito molto per rendere unico questo giorno, a Stephen ed a me.Molly mi chiama disperata da due giorni, chiedendomi consigli su quale possa essere l'abbigliamento adeguato.
Non so che dire, non mi importa più essere la reginetta degli eventi, ora quello che conta davvero sono le presenze e le sofferte assenze.
Lei passa molto tempo in famiglia godendosi la vicinanza del padre, prima che riparta per mare, in silenzio la invidio e mi sento meschina per questo sentimento abietto.
Trascorro la maggior parte delle mie giornate con Stephen e Jace, ed anche se mi manca cerco di non darlo a vedere. È giusto lei si goda le feste in famiglia.Clarissa dopo Natale ha dormito qui, un paio di giorni, con me alla dependance: ci siamo scambiate tante confidenze, e mentre lei dormiva beata, per non incorrere in notti inquiete, popolate da incubi, io lavoravo alacremente su compiti e tesine. Ho finito tutti gli elaborati per le feste e mi sono portata avanti con lo studio.
Ringrazio il cielo per la costante: Jace; mentre alcuni pomeriggi con il gruppo ci si svagava nel salone centrale, fra epiche abbuffate e partite interminabili alle play, tra le sue braccia, incurante del casino in sottofondo, io recuperavo le ore di sonno perse.Oggi vado a fare la lastra di controllo, sono un tantino intimorita dall' esito, e se non si fossero saldate correttamente le ossa? Cosa farò? Potrò rinunciare alla musica?
Odio gli ospedali; da che ne ho memoria, li ho sempre odiati; in quei luoghi vige un'atmosfera lugubre, cupa, avvilente.
Per fortuna Clarissa ha previsto tutto: sua madre mi attende e in un attimo usciamo dall'ala del pronto soccorso.
La mia mano è guarita, eppure io non riesco a muoverla come dovrei.Coraline, Dustin ed i genitori di Jace sono partiti stamani per Disneyland; staranno via tre giorni.
Jace ha scelto di rimanermi accanto...Ancora!
Apprezzo davvero la sua presenza e vorrei concedermi di amarlo, ma purtroppo Byron non lascia la mia mente, men che meno il mio cuore.Ora sono io il guscio vuoto .
Mi lascio vivere: non dovrei, considerando che Jace riempie le mie giornate ed accetta i miei silenzi.Le notti sono il solito incubo a cui non so porre rimedio, salvo quando Jace mi supplica di trascorrere del tempo insieme. Finge di essere lui quello che ne ha bisogno, ma in realtà è me che sta salvando.
Per un tacito accordo in casa non si fa più il nome di Byron, dovrei gioire di questo ed invece mi consumo, come una candelina su una malriuscita torta. Vorrei avere sue notizie: mi sento esclusa, nuovamente, dalla sua vita, affronto questo ennesimo rifiuto soffrendo in silenzio, cercando di non essere un peso per nessuno.
La perspicacia di Jace in questo frangente è unica; siamo sempre stati connessi oltre misura, nessuno meglio di lui percepisce i miei stati d'animo e li comprende, ma per la prima volta sembra rassegnato a non scuotermi dal torpore che mi avvolge.
Sto cercando di sopravvivere senza avere effetti collaterali.Stasera sarà prevista una festa solo per noi ragazzi: una cena preveglione con una dozzina di persone, poi allo scoccare della mezzanotte ci raggiungeranno altri amici e compagni di scuola. Mancano troppe persone all' appello perché io possa realmente essere felice.
Mr Covenaugh andrà al club verso le venti dove si ritroverà a festeggiare con alcuni amici e colleghi.
Ha previsto tutto, invitando noi ragazzi a lasciare la villa subito dopo pranzo per non rovinarci l 'effetto sorpresa : ha regalato a me ed alle ragazze un pomeriggio in un centro estetico: parrucchiere, manicure ed estetiste al nostro servizio per ore. Una limousine ci ha condotte in centro.Con Melissa non ho più parlato, la vedo in difficoltà talvolta nei miei confronti, ma cerchiamo di far funzionare il rapporto per il bene del gruppo.
Mentre mani esperte massaggiano, ed abbelliscono i nostri corpi acerbi le chiacchiere si sprecano.
All' uscita restiamo tutte piuttosto sorprese, i ragazzi sono venuti a prenderci: Stephen, Albert, Adam, Brian, Jordan e Jace.
Ognuno di loro conduce via la propria donzella per gli ultimi ritocchi.
Sembriamo delle giovani e ridenti coppie, questa immagine anziché allietarmi, fa salire alla bocca un lieve sapore metallico, un vago senso di nausea.
Provo svariate emozioni contrastanti fra loro, rimorso , nostalgia, una tristezza indicibile, eppure dovrei essere felice.Byron manca così tanto al mio cuore che serrato in una morsa si concede minuscole contrazioni, dolorose ma vitali.
Jace mi conduce a casa sua, la villa maestosa e silenziosa ci accoglie.
Non ho con me alcun abito per prepararmi per la serata, ma non me ne preoccupo, quando arriveremo alla villa guadagnerò indisturbata l' accesso alla dependance ed indosserò qualcosa.
Questo ragazzo mi stupisce, ancora.
Casa sua è un tripudio di petali di rosa, sparsi a terra, che creano una scia dall'ingresso alla sala della musica , piccole lanterne rendono l' atmosfera romantica ed idilliaca.
Al piano, sul panchetto un paio di pacchi ci attendono; lo guardo incuriosita e finalmente un raggio di sole illumina il mio viso e piega gli angoli della mia bocca.
《 Non è tutto merito mio.
L'abito e le scarpe sono un regalo di Stephen e suo padre, io ho solo reso suggestivo il momento.》 mi dice le mani in tasca, spostando il peso da un piede all' altro.
Mi abbatto contro la sua fisicità scultorea e rassicurante. Le sue braccia mi cingono la vita e mi concedo questo abbraccio confortante.Il mio porto sicuro.
《 Grazie.》 Sussurro.
《In camera di Coraline trovi quello che credo possa servirti, la scatola con i tuoi amati lacci, la trousse dei trucchi ed una borsetta, spero di averci azzeccato, perché non è il mio forte.》
Non mi serve molto tempo a prepararmi.Alla villa Stephen ed un incantevole Charlie accolgono gli ospiti.
Il soggiorno è illuminato da tante minuscole lanterne avorio, le candele dorate al loro interno creano maestosi giochi di luce.
Ai muri stralci d'abete penzolano coreografici; sull' enorme tavola rivestita di broccato ed oro svettano delle ampolle in cui galleggiano petali scarlatti e lumini aromatici che spandono nell' aere un lieve aroma di vaniglia; tutto riccamente ricercato e con un effetto scenico unico .
Stringo la mano di Jace varcando la soglia .
Charlie mi squadra leggermente e mi abbraccia con genuino entusiasmo.
Stasera lei è la signora del maniero.
Magnifica in un pregevole abito cremisi corto e con ampie maniche in voille a sbuffo.
Gli invitati arrivano ed a gruppetti conversano; dei camerieri piuttosto impettiti, portano tartine e drink analcolici, in attesa della cena.
Ad un certo punto mi sento strattonare, seguo la direzione che questa forza motrice impone al mio corpo, mi arrendo fissando la mano di Anne Lee Ming stringere la mia.
La porta del bagno di servizio viene chiusa a chiave e lei vi si appoggia contro.
Trattiene un cellulare tra le mani, me lo porge, uno sguardo mesto.
Non incrocia il mio sguardo.
《 Ascolta, ti prego!》 abbassa il capo e prendo l'apparecchio fra le mie.
Visualizzo un messaggio vocale di sette minuti da parte di Clarissa , sorrido premendo il tasto: riproduci.
Ascolto esterrefatta man a mano che la voce accorata di Clarissa mi parla, in un crescendo di emozioni.
Alla fine del messaggio, la Ming mi tende un pacchetto non più grande di un uovo e mi lascia sola.
Chiudo gli occhi ed espiro profondamente, recependo ed assimilando le parole di Clarissa.
Esco dal bagno conscia nuovamente che questa ragazza, che tanto sa di me, sta cercando a distanza di essermi vicino, di proteggermi.
Raggiunta la sala e fingendo una serenità che non provo stringo la mano di Jace: guardiamo gli ultimi invitati radunarsi attorno alla tavolata per la cena.
In ritardo ed in palese imbarazzo si presentano Megan Arbrait ed il suo ragazzo Kevin, ultimi: Brian ed un ospite inaspettato.
Osservo attenta i padroni di casa accogliere questi e manifestare un malcelato stupore all' ultima coppia non proprio prevista. Charlie avvisa il personale di servizio, in tempo affinché la sala accolga anche il nuovo, non contemplato commensale.
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Around
ChickLitKallie non vuole nascondersi, ma è esattamente quello che fa; quando sua madre parte per una nuova produzione cinematografica, lei non può fare altro che trasferirsi a casa del produttore, il quale ha due figli: Byron e Stephen. Per Kallie non sar...