Strani incontri

3.6K 128 29
                                    

《 Buonasera...》 vedo una figura seduta sull' angolo del tavolo.
Credo di assumere tutti i toni possibili ed immaginabile del rosso.
《 Buonasera !》 La mia voce esce flebile.
《 Diamoci del tu, possiamo!?》
Annuisco.
《 Matthew...》 si presenta.
《 ....Kallie! 》
《 Ovviamente !》 replica.
Apro e chiudo la bocca ...
Ride.
Il suono della sua risata è piacevole, diverso da quello cui sono abituata di solito.
Non riconosco la persona che ho davanti...
Lo guardo, in realtà ci studiamo entrambi.
Indossa dei jeans neri , una camicia rosa pallido ed un cappotto corto di lana grigio scuro. Non porta gli occhiali ed i capelli castani leggermente ondulati mettono in risalto, in contrasto con le sue iridi chiare, il viso squadrato.
Si alza e mi si affianca.
《 Cosa stai leggendo? 》
Il cigolio della porta mi obbliga a girarmi in quella direzione.
《 La cena!》 Squittisce Molly.
Si ferma di sasso quando vede una figura al mio fianco.
《 Ci vediamo dopo .... 》 ed esce in un lampo, portandosi via la mia cena.
Resto basita.
《... la mia cena?!》mugulo.
Lui ride.
Una risata forte contagiosa, quasi fanciullesca.
Gonfio le guance.
Molly se n 'è davvero andata.
《 Pensavo che potessimo parlare davanti un caffè ma non posso lasciare una fanciulla morire di fame per colpa mia...ti porto a mangiare un boccone?!》
Non è propriamente un invito, sembra un garbato imperativo.
Manca il sarcasmo stasera...
Si avvia alla porta e non mi resta che seguirlo.
《 Dove andiamo?》 chiedo.
《 Voi ragazzi generalmente andate al Glam o al Faro...giusto? Dal momento che al Glam ci sarà la bolgia post partita opterei per il Faro , e prima che replichi che è una gelateteria ti preannuncio che conosco il proprietario, ti farà qualcosa da mangiare....》 mi tiene aperto il portoncino.
Lo chiudo e tengo in tasca le chiavi. Sono quelle di Molly.
Mi scorta alla sua auto. Sono piuttosto in imbarazzo. Ed a disagio.
La guardo e scaccio il pensiero che mi ha attraversato la mente, guardandola.
I danni che ha subito a causa mia...
Mentre lui guida, all' autoradio musica jazz, invio un messaggio uguale a Molly e Byron...
" imprevisto...vi raggiungo appena posso."
Mentre parcheggia gli chiedo se non si faccia problemi a farsi vedere in mia compagnia...
《 La gente ha la bocca per parlare Kallie, perlopiù a sproposito ...comunque no.》
Salto giù dall' auto prima che magari faccia il giro e pensi di essere cortese aprendomi la portiera.
Il locale è deserto.
Solo un altra coppia oltre noi .
Il cameriere sollecito ci raggiunge.
《 Dei maccheroni...per la signorina, con ...un milkshake?》 Mi guarda e scuoto il capo.
《 Una tazza gigante di caffè nero.》 dico.
Sorride.
《 Per me un whisky doppio malto e dí a Tony di darmi quello buono...》 aggiunge.
《 Allora...eccoci qui》 aggiunge.
Guardo la sala vuota.
Fuori tira un forte vento.
《 Devo essere io a chiedertelo...o pensi di dirmelo..》 Mi guarda. Ha appoggiato il mento sulle mani. I gomiti sul tavolo.
Mi mordo il labbro inferiore.
《 Non lo so ...in realtà. 》
《 Kallie...non capisco. Cosa ti aspetti da me esattamente?》 Aspettativa nel tono di voce.
《 vede Prof ..》 Mi interrompe.
《 Matthew, basta Matthew, almeno al di fuori dell' istituto. A scuola per te sono il professor Saltzman. 》
《 Non lo so perché le sto affidando i miei pensieri, forse vorrei che qualcuno sapesse come sono andate le cose, che questo anno non venga poi cancellato con un colpo di spugna...qualcuno deve sapere e ricordarsi di me.》 dico tutto d 'un fiato stringendo il bordo del tavolo.
Si passa una mano sul viso, non so cosa si aspettasse, non so bene neanche io cosa sto facendo .
Annuisce.

Il mio pasto arriva.
《 Ti racconterò una storia mentre mangi...》 mi dice.
Con la sua voce ipnotica inizia il racconto.
Parla di un ragazzo , innamoratosi al college , lei era bella...una fantastica violinista, lui aveva potenziale, le parole sgorgavano a fiumi dal suo cuore, scrisse il suo primo libro, un bestseller aveva solo 20 anni.
Stette in vetta alle classifiche americane per 72 settimane nei 20 libri migliori della nazione.
Cos' altro poteva volere?!
Decise di sposarla.
E continuare a scrivere...era tanto quello che il suo cuore e la sua anima avevano da dare al mondo.
Lei lo sposò
Rimase incinta.
Per le complicanze di un parto anomalo morirono madre e figlia.
Il deserto prese piede nel suo cuore inaridendo la sua vena creativa e facendolo diventare ostile al mondo.
Viaggiò alla ricerca della pace interiore..ma non trovò quello che cercava e dopo un paio d' anni decise di cercarsi un lavoro.
Stare a casa lo avrebbe ucciso.
Insegnò per due università prestigiose ma queste menti già formate urtavano la sua sensibilità ferita.
Se ne andò.
Scelse una scuola superiore, e prese il nome da nubile della madre.
Poteva forgiare nuovi scrittori con la sua esperienza, dalla loro freschezza attingere voglia di vivere.
Ma questo non capitò. Anzi divenne acido e disincantato verso questi adolescenti ignoranti e noncuranti della vita...di quale bene prezioso essa sia.
.........Fino allo scorso mese in cui una ragazzina saccente con un passato pesante ed un futuro molto incerto non si è presentata alle sue lezioni.
Ignara della sua reputazione, dei suoi modi e del suo palese astio.
《 Credevo sapessi cosa stai facendo, ti ho osservata nelle ultime settimane, la tua personalità ha potere di fare gravitare attorno a sé persone e situazioni...ti ho visto al ballo, alla partita in cui Covenaugh si è ferito....
Vuoi che sia io a raccogliere i tuoi ricordi e renderli vivi?》
《 Lei è l unica persona a cui posso dare la mia versione dei fatti, vivo questa vita in attesa...non so bene neanche io di cosa. Lei è come un tramite, un ponte che rende tutto questo reale. Ed a volte ne ho bisogno...ho bisogno di scontrarmi contro la realtà per non perdermi definitivamente.》
《 Capisco..... 》
Mi tende una lettera.
La giro fra le mani.
《 Questa lettera è una raccomandazione per la signorina Donovan...per la Columbia, caldeggio vivamente frequenti giornalismo, non scrittura creativa.
Decida lei quando dargliela.》
Parliamo dei suoi e miei viaggi, di letteratura europea, ne siamo entrambi innamorati.
Il mio cellulare vibra.
Mi invita a rispondere.
Byron.
Mi chiede dove mi trovo.
Rispondo il Faro poi la batteria si esaurisce...e cade la chiamata.
Il cellulare non da più segno di vita.
Pace.
L'appoggio sul tavolo.
Mi parla ancora , devo prendere il diploma quest' anno se non voglio lasciare le cose a metà mi suggerisce...
Rifletto sulle sue parole, è un opzione che devo fare mia.
Si scusa ma vuole andare a salutare in cucina l' amico cuoco...solo un istante prima che finisca il turno.
Guardo l' ora sono quasi le 23.
È molto più tardi di quanto avevo pensato.
Mi sono persa la partita, la vicinanza di Byron...la nostra pseudo prima uscita. Chissà se Stephen ha vinto?
Sorseggio il caffè ...freddo..anche così mi piace.
《 Kallie!?》
《 Byron...che ci fai qui?》 gli chiedo alzandomi in piedi.
Non mi guarda.
Scruta la stanza.
《 Sei qui con Jace?》 Il suo sguardo mi trapassa.
Scuoto la testa ammutolita..
《 Il giovane Otello...buonasera signor Covenaugh...》 il professor Saltzman ci guarda.
《 Kallie?》 Byron attende una risposta.
《 Vuole unirsi a noi?... sto parlando con la signorina di un progetto ambizioso: un libro a due mani, e beh le altre belle notizie meglio sia lei a darle.》 dice Matthew a Byron.
Byron si lascia cadere sulla poltrona al mio fianco sembra davvero sconcertato.
《 Forse è il caso vi lasci... giovane Otello ... ricordi che la gelosia finì con l 'uccidere l amata Desdemona...》 dice a Byron.
Matthew  Saltzman si infila il cappotto.
《 Kallie ...mi dica per mera curiosità...quale opera predilige di Shakespeare? 》
《 La dodicesima notte.》 .
Scoppia a ridere.
《 Pertinente direi》 .
E se ne va.

《... sono un idiota ... tu eri qua con lui ed io mi rodevo di gelosia pensando tu fossi con Jace...che mi avessi ignorato per lui.》
Prendo le sue mani fra le mie.
Ho perso l 'occasione di stare con lui stasera, mi dispiace davvero sia sempre in ansia per me.
《 Oh Byron, scusa....dovevamo guardare la partita...》 gli dico con rammarico.
Mi prende il viso fra le mani, punta quei suoi meravigliosi occhi nei miei.
《 L'importante per me è sapere che tu stia bene...il resto non conta.
Otello...eh? Simpatico come un limone andato a male.
Che ci facevi qui con il "gran bastardo"?》
Gli racconto qualcosa ma non tutto.
Le belle notizie a cui Matthew, faceva riferimento prima sono: il diplomarmi quest' anno e la raccomandazione per Molly.
Del libro a due mani...non so che dire credo sia una scusa a beneficio dei miei particolari elaborati a scuola....ma questo lo tralascio.
《 Gli altri sono ancora al Glam?》 chiedo.
《 Vuoi raggiungerli?》 mi chiede.
《 In realtà no...ma non vorrei Molly stesse in ansia piu del dovuto, le ho mandato un messaggio in cui le dicevo l' avrei raggiunta...non pensavo di fare così tardi. 》
Ci alziamo.
Mi abbraccia e bacia teneramente.
《 Dobbiamo festeggiare...se ti diplomi quest' anno con i senior, con me... potremo davvero cercare un college insieme...》 sorride sta metabolizzando la cosa.
《 In effetti...》 dico maliziosa.
Mi solleva fra le sue braccia.
Affonda il viso nel mio collo, mi tengo alle sue spalle.
《 Andiamo al Glam.》
Saliamo sul SUV, avvisa Adam via telefono, sono ancora tutti lì.
Quando arrivo Marissa mi fulmina con lo sguardo.
Stephen sta seduto accanto a Charlie e le tiene la mano sotto il tavolo.
Gli arruffo i capelli, sbuffa ma mi sorride.
Molly aspetta una spiegazione...ma c è troppo pubblico...rimando a dopo.
Stephen su mia richiesta racconta, temo di nuovo, lo svolgersi della partita ...la sua performance da fuoriclasse...Charlie lo prende in giro, fa buffe facce ogniqualvolta lui si vanta.
Ad un certo punto così dal nulla...lui la guarda, lei finge innocenza...all' improvviso la bacia.
Sono così carini.
Marissa mostra segni palesi di nervosismo.
Si decide di andarcene.
Byron resta nel parcheggio con me, Molly, Adam, Stephen e Charlie.
Melissa e Jordan portano a casa una Marissa furiosa.
Connor ed Eric prendono la direzione opposta.
Stephen mi guarda e decide di portare Charlie a casa.
Adam e Molly vanno al molo, siccome vorrei parlarle propongo loro di raggiungerli, Byron si offre di accompagnarmi.

Al molo.
Byron ed Adam siedono su una panca .
Molly ed io andiamo alla staccionata a guardare i flutti marini rincorrrersi sotto il chiarore della luna.
Le racconto dell' inaspettata visita di Matthew in biblioteca....e la sgrido per avermi lasciato senza cena.
Scoppia a ridere...non aveva riconosciuto Saltzman, era nascosto dalla mia figura...aveva pensato si trattasse di Byron, quindi quando lo aveva visto sulle tribune accanto ad Adam era rimasta di sale.
Le rendo le chiavi.
Le prende fra le sue mani.
Vi poso anche la lettera...la prende incerta l 'apre...la scorre velocemente ed inizia silenziosamente a piangere...
《 Molly...》
《 Kallie....come hai fatto? È un sogno che si avvera.》
《 Hai fatto tutto tu...il tuo talento e le tue indubbie capacità .》
Le spiego che entro febbraio Matthew la candiderà anche ad una borsa di studio per meriti scolastici.
Resta attonita.
Corre da Adam si ferma davanti a lui e gli racconta tutto.
Lui sorride e le tiene le mani.
Afferro Byron per il braccio e ce ne andiamo .
Mi cinge la vita.
La notte è ancora lunga ed è tutta nostra.
Prima di salire in auto guardo un ultima volta Adam e Molly seduti vicini.. complici.
Giro attorno al SUV, l 'auto ci nasconde ad occhi indiscreti.
Gli afferro la magliette in pieno petto e lo tiro a me. Lo bacio grata, appagata della sua presenza questa sera e nella mia vita.
Mi stringe forte a sé e ricambia.
《 Andiamo a casa!?》 Mi dice.
Non rispondo.
Casa? La casetta in piscina un po lo è...come un nido, il nostro, chiudiamo fuori il mondo escludiamo tutto e tutti.
Metto il cellulare in carica. Andiamo a letto.

Around Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora