Inconvenienti

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In macchina l'ansia di Jace mi contagia. Non pensavo stesse così tanto in pensiero per me, non volevo certo angosciarlo più del dovuto.
Nonostante lo rassicuri in mille e più modi non gli va a genio io veda Gabriel. Non trovo le parole per fargli capire quanto io e quel ragazzino rancoroso siamo simili.
Mentre facciamo ritorno a scuola mi spiega come sia riuscito svignarsela: grazie ad una riunione straordinaria indetta all'ultimo minuto che ha coinvolto l'intero istituto, nel marasma generale ha tagliato la corda.
Se i suoi lo beccano saltare un'altra singola ora è rovinato.
Conscia delle sue parole mi rattristo, corre sempre da me, non posso concedermi altri errori.
Arriviamo alla Beacon in un batter di ciglia merito della sua guida spigliata.
Mentre entriamo furtivi Matthew ci accoglie ombroso:
《Voi due, con me subito!》tuona burbero.
Lo seguiamo alla caffetteria dove
Jace viene malamente cacciato e spedito in aula Magna.
《 Vi ho coperti. Ma sia la prima e l' ultima volta, intesi?》mi rimprovera bonario.
Boffonchio un grazie mentre ingurgito la mia bevanda prediletta.
《Ofelia, lascerò l'istituto quando non avrai più bisogno di me!》
Accolgo con stupore le parole di Saltzman ed annuisco stringendo tra le mani la tazza. Non so che dire.
《 Raggiungi il tuo ragazzo ora.》
Tentenno, vorrei dimostrargli la mia riconoscenza e gratitudine ma non so in che modo.

Non voglio perdere anche Matthew.

Tutti gli studenti sono stati convocati per un'assemblea straordinaria: le caldaie dell'istituto necessitano una revisione; le prime classi potranno prendersi la settimana di vacanza, gli allievi degli ultimi due anni di corso faranno lezione in aula di motoria e verranno convocati singolarmente per recuperare insufficienze o fare interrogazioni necessarie da programma.

Maiunagioia

Dulcis in fondo oggi Jace deve trattenersi per un allenamento non previsto ed i nostri piani di trascorrere un po' di tempo insieme saltano bellamente.
Esco nervosa dall'istituto maledicemdo il docente di atletica. Charlie ha gli allenamenti con le cheerleader, Molly sta in biblioteca con Saphia, devono preparare una ricerca. Stephen e Charlie sono spariti.
Cam mi sfila veloce accanto:《 Kallie un tipo ti aspetta fuori.》
Esco non immaginando di trovare poggiato al muricciolo di cinta: Gabriel.
《Hey》
《Hey》
《Ho pensato che non avevo il tuo numero. Sono passato per chiedertelo! 》
《E dopo che fai, mi stalkeri?》gli chiedo strizzando gli occhi.
《Garantito! 》
Scoppiano a ridere.
Clarissa mi passa a fianco in auto abbassa il finestrino e ci guarda.
《Ci troviamo in palestra ragazzi?》chiede.
《 CERTO》conferma entusiasta Gabriel .
《 Ehm...sì.》concedo io esitante.
《Non te la senti vecchietta? 》mi canzona Gabriel.
《Hey marmocchio bada al tono.》
Continuiamo a ridere procedendo verso la strada che conduce al capannone, poco dietro il molo.
Mentre camminiamo rallento e sento il respiro affrettarsi.
Naturalmente Gabriel adatta la sua falcata alla mia, ma mi guarda strano.
Conversiamo su argomenti neutri quelli profondi e pesanti sono ormai archiviati fra noi.
Raggiunto il capannone mi appoggio al muro per riprendere fiato.
《Sei pallida, stai bene?》mi chiede Gabriel.
《Certo. Vediamo che sai fare ragazzino. Vai a cambiarti.》
Clarissa mi è accanto.
《Ti presto qualcosa?》mi chiede lei.
《No. Potresti portarmi a casa?》 Mi scruta perplessa ma annuisce.
Gabriel si è cambiato ed è salito sul ring, Aisha gli trotterella intorno, credo quella ragazza abbia un debole per lui.
《Andiamo.》mi incita .
Clarissa mi anticipa all'auto ed io arranco.
《Sei sicura di stare bene, zoppichi vistosamente e sei cadaverica.》
《Non ho dormito l'altra notte, sono solo stanca.》
Mi lascia fronte villa; dopo due chiacchiere con Moussad raggiungo esausta la dependance, mi è costato uno sforzo sovrumano.
Indosso una magliette oversize come pigiama e mi trascino a letto esausta, nonostante siano solo le sei del pomeriggio.
Verso le 21 Stephen bussa ma gli vado ad aprire assonnata ed allora rinuncia ad un duello alla play; rispondo al telefono e chiacchero poi con Jace.

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