Nel cuore rimane sempre inciso un nome; possiamo provare ad andare avanti, dimenticare, ma il tentativo dei cuori puri fallisce miseramente.
Byron e io abbiamo trascorso un fine settimana riempiendo i vuoti e parlando di noi. Ha colmato la mia sete di sapere: raccontandomi tanto della sua breva ma intensa esperienza a New York: di Melodie, di come l'abbia salvata da alcuni bulli che la vessavano, convinto io avrei fatto lo stesso; di Brice, il fratello di lei; della scuola newyorchese, dei nuovi amici e del difficile rapporto con la madre.
Alternava serate in cui fuggiva dal loro appartamento, sfilando veloce in moto, nelle notti caotiche, per non vedere il viso di colei, tanto amata, che lo ha miseramente preso in giro, a giorni di apatia, rabbia e autodistruzione.
Per quel che è possibile ho cercato anche io di dirgli di me: di questi mesi in cui la sua assenza ha creato una voragine, un vuoto incolmabile. Ho dovuto parlargli quindi anche di Jace, la sua reazione è stata più contenuta di quanto credessi.
Quando ha visto il tatuaggio sul mio fianco è rimasto ammutolito, quasi commosso.Oggi per questa ultima settimana di scuola, prima delle vacanze di primavera, sarà lui a portarmi a scuola. Come concordato,un passo alla volta; come suggerito anche da Clarissa, renderemo la nota storia limpida e vissuta sotto gli occhi di tutti.
Ho forse detto addio a Jace e Carter, ma temo molte persone mi giudichiano e aspettino di vederci ancora insieme a scuola. Pochi sanno o meritano di sapere la verità, ma quei pochi so mi capiranno.
A colazione Byron ha ritirato il suo planning settimanale, accompagnato da tre buste voluminose che mi inquietano non poco; so benissimo il loro contenuto separerà in qualche modo Byron e me. La sua decisione, qualsiasi essa sia, per il college, ci obbligherà a rivedere i termini di questa relazione.
Temo il momento in cui lui me ne parlerà, cosa mi dirà a riguardo e quante aspettative investa in un futuro che, forse, ha i mesi contati.Al nostro arrivo a scuola è una spumeggiante Cam a corrermi incontro.
La mano di Byron scivola dalla mia spalla, e a seguito di un'occhiata complice, raggiunge i ragazzi sotto il gran castagno, lasciandoci sole.
《Devi assolutamente spiegarmi come hai fatto a entrare nelle grazie di Carter Baynes e convincerlo a sostituire coach Davis! Non sapevo vi frequentaste.》
La mia mano scaccia le congetture che partono nella mente di lei, innescate dallo spirito giornalistico investigativo di Camila.
《Siamo solo amici.》Taglio corto io. 《Non c'entro nulla.》Ribadisco con tono fermo.
《Ma..ma?!》Balbetta lei perplessa.
《Cam non lo conosco, davvero. È amico di Connor; ci ha presentato e siamo usciti in compagnia un paio di volte. È venuto a prendermi solo perché... Non so neanche io perché!》Sbuffo.
Si gratta il mento pensosa e sfreccia alla volta di un nuovo indizio, elaborando sicuramente un testo editoriale per il giornalino della scuola.Purché il mio nome non venga nuovamente associato a quello di Carter passo volentieri la patata bollente nelle mani di Connor.
Vedo Camila assillare Connor che di sbieco mi trafigge con lo sguardo, sconfortato dall'insistenza della ragazza .
Sogghigno soddisfatta.
Raggiungo l'ingresso con le mie amiche aggiornandoci sui rispettivi fine settimana. Non ho ancora alcun desiderio di condividere il mio riavvicinamento con Byron. Alcune di loro nemmeno sospettano cosa abbiamo realmente passato, pian piano tutto verrà a galla.
Marissa nonostante le frecciate velenose di venerdì sera sembra in uno stato di grazia, ha raggiunto Nathan e pare averlo ridotto il suo schiavetto personale. Lo guardo portarle i libri alla prossima lezione, un sorriso soddisfatto le piega gli angoli della bocca.
Mi capita di incrociare Jace, ignaro, non può sapere cosa sia successo nella mia vita negli ultimi giorni, scopro di volere condividere con lui queste emozioni.
Come mi ha ricordato Byron, è giusto cerchi di appianare i rapporti con lui: mi manca tantissimo.La mensa risulta quasi deserta, all'esterno è stata approntata una gradevole area ristoro.
Quando raggiungo gli altri con Molly al fianco, guardo perplessa quei piccoli tavoli rotondi da quattro posti, e mi rendo conto questa soluzione non ci consenta di stare tutti insieme. Guardo imbronciata le coppie esitare sedendosi: Marissa, Melissa, Nathan e Jordan occupano un tavolino; Stephen, Charlie, Cam ed Eric un altro.
Byron siede con Adam e io li guardo perplessa, il pranzo serrato al petto.
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Around
Romanzi rosa / ChickLitKallie non vuole nascondersi, ma è esattamente quello che fa; quando sua madre parte per una nuova produzione cinematografica, lei non può fare altro che trasferirsi a casa del produttore, il quale ha due figli: Byron e Stephen. Per Kallie non sar...