Mi sveglio se possibile ancora più stanco di quando sono entrato nel letto.
Dorcas è partita per un incarico speciale dell'Ordine stanotte.
È uno dei nostri elementi più importanti e una delle poche che ancora lavora al Ministero, diventato un covo di vipere, nonostante la spietata repressione di Crouch che sta sbattendo ad Azkaban un numero indefinito di sospetti; i Blackwood sono stati arrestati tutti, dopo che Remus ha ucciso uno di loro, e buttati in pasto ai Dissennatori senza processo, anche se probabilmente solo due o tre di loro erano Mangiamorte.
Tutti i piani sono cambiati dopo la morte dei fratelli Prewett: Dorcas e Moody stanno cercando di stanare i Lestrange e la mia cara cugina insieme agli Auror; Remus, sfuggito per miracolo alla morte, ha ricominciato a dare una caccia senza sosta a tutti i Mangiamorte latitanti; Peter e molti altri sono sempre alla ricerca di nuove informazioni e non li vediamo quasi mai; invece io e James siamo rinchiusi in uno dei rifugi dell'Ordine, precisamente a Godric's Hollow, per "dare soccorso in caso di bisogno".
Luglio ormai è agli sgoccioli, è passato un mese e dopo gli assalti ai rifugi, sicuramente una vendetta per la carcerazione dei Blackwood, non è più successo nulla. Abbiamo perso così tanti compagni che ho perso il conto, mentre i Mangiamorte accrescono sempre di più i loro ranghi.
Voldemort sta aspettando qualcosa, ne sono certo, o sta cercando qualcuno di impossibile da prendere.
Mary, Frank e Alice sono ancora alla Casa Infestata di Remus.
Le nostre spie sono ridotte all'osso e i pochi rimasti sono abbastanza furbi da non farsi beccare.
Ma ho sempre un sospetto che cresce ogni giorno di più, un pensiero talmente sinistro da provocarmi i brividi.
Tra di noi c'è un traditore, ne sono certo, ma non ho idea di chi possa essere.
James sbuffa nervoso, odia rimanere rinchiuso a non fare nulla più di me: si alza, inizia a passeggiare per il soggiorno seguito dallo sguardo preoccupato di Lily, poi si risiede su una sedia. Pochi secondi dopo ricomincia il giro. Di nuovo. E di nuovo.
Sto iniziando a pensare di lanciargli contro un Impedimenta, quando suona il campanello. La mia mano va immediatamente alla bacchetta così come quella di James ed entrambi andiamo all'ingresso.
Spingo indietro con un braccio il mio migliore amico, che mi guarda interrogativo, poi un lampo di comprensione gli attraversa le ibridi nocciola e fa un passo in avanti per sorpassarmi e raggiungere la porta, ma lo blocco e accenno a Lily, ormai prossima al parto.
-Vado io, Progs- affermo perentorio.
Lui sbuffa e sta per ribattere qualcosa di molto nobile e stupido, ma poi davanti alla fermezza del mio sguardo capisce che con me non l'avrà vinta, e mi lascia passare.
Gli incantesimi intorno alla casa sono potenti, ma difficilmente respingerebbero un numero elevato di maledizioni. Il punto debole della difesa è proprio la porta d'ingresso, che però è facilmente difendibile nel caso di attacco. Nel senso che potrebbe dare a James e Lily di andare all'Armadio Svanitore nascosto dietro il nascondiglio nel camino.
Se dietro la porta ci sono i Mangiamorte, il primo della fila cadrà ancor prima di alzare la bacchetta e poi succeda quel che succeda.
Mi appiattisco contro la parete alla sinistra della porta e James sulla soglia del soggiorno.
-Chi è? - chiedo alzando la bacchetta.
-Frank Paciock, sono un Auror, marito di Alice Prewett, risiedo nella Casa Infestata di Remus Lupin e tu, Sirius, mi hai dato l'indirizzo di questo nascondiglio.
-Frank- dico e appoggio una mano sulla maniglia, ma la voce di James mi blocca: -Fermo Pad!
Lo guardo sorpreso, lui mi fa cenno di tornare indietro.
Non ne capisco il motivo, ma, se James ha fiutato qualcosa di sospetto, meglio essere cauti; lui conosce Frank meglio di tutti.
Un lampo di paura mi attraversa le ossa: se quello fuori non è il vero Frank, e che la Casa Infestata è già caduta nelle mani dei servi di Voldemort. E che per Mary e gli altri è finita.
Per un attimo la terribile immagine del Marchio Nero sul rifugio mi attraversa la mente.
-Frank, qual è la tua torta preferita? - chiede il mio migliore amico.
Completamente spiazzato guardo prima James, che adesso ha l'accenno di un sorriso sulle labbra, poi la porta d'ingresso.
-Torta alla melassa.
-È Frank- dice James sicuro.
Con un colpo di bacchetta fa girare la maniglia e la porta si spalanca: gli stipiti della porta fanno da cornice ad un Frank in mantello da viaggio, parecchio, ma parecchio agitato.
-È nato! È nato! - grida prima di abbracciarmi e farmi staccare da terra.
Non sono mai stato una persona particolarmente espansiva, anzi, le uniche due persone che hanno il permesso di abbracciarmi sono Dorcas e James, ovviamente in circostanze diverse. Ma non credo di avere mai abbracciato Frank in vita mia, almeno non da sobrio.
Ho l'impressione di avere qualche costola ammacca quando ritorno a terra e Frank inizia a stritolare James.
Lily nel frattempo ci raggiunge in corridoio, con gli occhi verdi pieni di sorpresa e gioia, che contrastano con la bacchetta che stringe in mano.
Mai abbandonare le armi, questa è la prima regola di questa guerra.
-Alice ha avuto il bambino?! - chiede Lily entusiasta, con James che le passa un braccio intorno alle spalle, per essere sicuro di sorreggerla nel caso cadesse, probabilmente.
-Sì! È un maschio! L'abbiamo chiamato Neville! Ho qui una fotografia! - esclama entusiasta.
Inizia a frugare all'interno del mantello, nella fretta tira fuori la bacchetta, uno strumento argentato simile ad uno Spioscopio e un'ampolla che contiene un liquido simile al fango.
-Eccola!- esulta.
La foto immortala un bambino con un ciuffo di capelli scuri in testa, avvolto in un fagotto rosso e oro come se fosse protetto da un bozzolo; non ci sono molti dubbi sulla sua futura Casa di appartenenza a Hogwarts.
-Com'è bello- commenta Lily entusiasta.
-Sa già quali sono le cose importanti della vita- commento accennando alla coperta.
-Assolutamente, bisogna brindare! Accomodati Frank, vado a prendere l'idromele! - annuncia James partendo di corsa alla volta della cucina, salvo poi tornare indietro per accompagnare Lily fino al divano.
Evoco quattro calici di vetro sopra il tavolino che vengono immediatamente riempiti dalla bottiglia di idromele barriccato appellato da James.
-A Neville Paciock! Che sarà un grande mago!- affermo alzando il mio bicchiere.
-E orgoglioso e leale Grifondoro!- aggiunge James.
A questo brindisi ne seguono altri, sembra incredibile che sia successo davvero qualcosa di bello in un mondo tetro come il nostro.
-A chi somiglia il bambino? - chiede Lily, mentre James toglie il gatto dalla sua portata e me lo piazza sulle gambe. Nonostante la mia natura canina, non gli sto particolarmente anticipatico, anche perché di solito è troppo impegnato a mangiare o fare le fusa per essere malvagio, a differenza di molti altri felini violenti e dal pessimo carattere, prima tra tutti Mrs Purr.
Frank si è lanciato nel frattempo in un'accurata descrizione di suo figlio, di come i suoi occhi siano uguali ai suoi e per il resto sia l'esatta copia di Alice, cosa di cui il bambino sarà estremamente felice in futuro.
-Tu invece Lily quando avrai il bambino? Ali mi ha chiesto di domamdartelo- chiede Frank.
Lily apre effettivamente la bocca per rispondere, ma è la voce di James a chiedere: -Oggi che giorno è?
-31 Luglio 1980, Progs- ghigno.
So quello che sta per succedere, e mi darà il pretesto di prenderlo in giro per una settimana, cosa che lui sa perfettamente, e questo lo rende ancora più divertente.
-Quindi calcolando che Lily è rimasta incinta a metà Novembre, il bambino dovrebbe nascere...
-James...
-Un attimo amore, sto facendo i calcoli dei giorni esatti che mancano- dice Progs con un'espressione concentrata, come se stesse cercando allo stesso tempo di risolvere un problema di Aritmanzia e di preparare una Pozione Mimetizzante, se non fosse che James era un disastro nel fare i calcoli quasi quanto lo era a mantenere una pozione dentro il paiolo.
-La data è oggi- sorrido mellifluo.
James spalanca gli occhi di colpo e salta in piedi, incredibilmente agitato, si passa una mano tra i capelli e probabilmente il suo cervello ora sta cercando di trovare una spiegazione per il fatto che suo figlio non sia nato esattamente nel giorno programmato, ma poi il suo sguardo si posa sul mio ghigno malandrino che proprio non riesco a trattenere, facendo crollare tutta la recita nel vuoto.
-Quando meno te l'aspetti, Padfoot...
-Mancano tre settimane amore, stai tranquillo- lo rassicura Lily con un sorriso sulle labbra.
Vedere James impazzire calcolando le date, le possibilità di anticipi o ritardi e persino congiunzioni astrali mentre tenta di indovinare il giorno, e magari l'ora esatta, della nascita del bambino è esilarante, quasi meglio dei suoi attacchi di follia per gli allenamenti di Quiddich e gli schemi da far provare alla squadra di Grifondoro.
Ai tempi era tutta più semplice, più bello. Mi mancano Remus e Peter, mi manca la nostra vita ad Hogwarts, dove la nostra più grande preoccupazione era quale scherzo pianificare ai danni delle serpi e le notti di luna piena, passate a scorrazzare nella Foresta Proibita trasformati, ebbri di libertà.
Nello sguardo di James riconosco la mia stessa malinconia, e Frank ai affretta ad attirare la mia attenzione.
-Sono passato da Hogwarts stamattina, per iscrivere Neville, e ho parlato con Silente- annuncia.
-Cosa ha detto?- chiedo.
-Che presto ci sarà bisogno di noi, una nostra spia ci ha riferito che i Mangiamorte stanno pianificando un attacco.
-Quando? Dove?- domanda James.
-Non sappiamo precisamente dove, ma sappiamo quando: il prossimo plenilunio- racconta Frank ora funereo.
Sento la tensione salire nella stanza.
-Perché proprio al plenilunio? - chiedo, anche se so già la risposta, che è a dir poco terrificante.
-A condurre l'attacco saranno un piccolo gruppo scelto di Mangiamorte, guidati dal Mostro, insieme a Fernir Greyback e...
Frank lascia la frase a metà, ma quello che vuole dire è chiaro: un branco di Lupi Mannari sarà scatenato da qualche parte. Nessuno meglio di me e James sa quanto un Licantropo trasformato sia forte e pericoloso, soprattutto se affamato; Remus si sforzava sempre di mangiare il più possibile la sera che precedeva le notti di luna piena, nonostante la nausea tremenda che lo assaliva.
-Silente vuole che diamo una mano a fermarli? - chiede Lily preoccupata.
-Sì, tutti i membri dell'Ordine sono stati avvisati.
-Ma potrebbero essere ovunque!- protesta James.
-Silente ha sicuramente un'idea di dove possano avvenire gli attacchi- afferma Lily, che poi sussulta e si massaggia la pancia gonfia.
-Ti fa male amore? - chiede James preoccupato.
-Non è nulla- replica lei.
James la guarda dubbioso, ma poi ricomincia ad ascoltare Frank, che sta elencando alcuni punti sensibili.
-E il San Mungo- conclude.
-Voldemort sarebbe così codardo da lanciare un'offensiva contro l'ospedale? - chiedo schifato.
Nessuno cadrebbe mai così in basso, nemmeno la feccia peggiore del mondo potrebbe attaccare persone inerti e ferite, dei bambini malati.
Però l'effetto che si otterrebbe sarebbe di aumentare in modo considerevole il panico.
-Vado a fare un tè, qualcuno ne vuole una tazza? - propone Lily.
Ne vogliamo naturalmente e, dopo aver convinto James a restare sul divano e non accompagnarla, Lily entra in cucina e inizia a canticchiare.
-Ti fermi a cena Frank? - chiede James, tentando di apparire allegro.
-Mi piacerebbe, ma devo tornare a casa, ho lasciato Alice e gli altri con mia madre e non credo che possano resistere a lungo, anche se ormai dovrebbe essere arrivato anche Remus- spiega Frank.
-Moony è al rifugio? - chiede James di nuovo entusiasta.
-Se tutto è andato liscio sì.
-Allora verrà qui! Se arrivasse anche Wormtail potremmo fare una vera rimpatriata di Grifondoro, una volta che Alice potrà venire qui- propone James entusiasta.
L'idea è talmente magnifica che non riesco a non sorridere come un idiota; sto già pensando a cosa servirebbe per organizzare una festa memorabile, quando un urlo, seguito dallo sferragliare di pentole cadute, arriva dalla cucina e ci fa scattare tutti e tre, con le bacchette in mano.
-Lily! - urla James.
Appena entrato perlustro la stanza, alla ricerca del pericolo, puntando la bacchetta in ogni angolo.
-Tutto bene amore? - chiede James.
-Sì, ma credo mi si siano rotte le acque- annuncia Lily con tono affannato.
James rimane paralizzato come se fosse stato colpito da un Petrificus Totalus e Frank trattiene rumorosamente il fiato; io non so bene quale reazione bisognerebbe avere in una situazione simile, ma l'unica cosa che riesco a pensare è che questo bambino sarà davvero identico a James.
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The Order of the Phoenix
FanfictionSecondo libro della trilogia. Fino a che ci sarà qualcuno che si opporrá al male, l'Ordine continuerà ad esistere e noi non smetteremo di combattere, e risorgeremo dalle ceneri come la Fenice (Silente)