Remus cade a terra come una bambola di pezza, James osserva scioccato il punto in cui l'incantesimo ha trafitto il nostro amico, come paralizzato, mentre Moody si è scagliato come una furia contro Gallowey, che riesce a malapena a difendersi dagli assalti del capo della squadra di Auror.
L'incantesimo è arrivato da un punto oscuro, protetto dalle tenebre create dalla sagoma dell'edificio.
Scatto in quella direzione e, appena sono sicuro di essere protetto dal buio, mi trasformo.
I rumori del bosco si fanno immediatamente più nitidi: sento chiaramente i passi degli animali notturni che si nascondono al mio passaggio, l'odore forte del bosco mi invade le narici insieme a qualcos'altro...
Un tanfo che ricorda quello dell'immondizia dei peggiori bassifondi di Londra e dell' alcool a basso costo, unito all'odore aspro del sangue: il mio cervello l'ha già registrato in passato, probabilmente mentre ero in forma umana...poi noto una figura allontanarsi veloce attraverso gli alberi, arranca e sicuramente è ferito, inciampa ed è la sua voce a tradire la sua identità: un suono roco e guttorale che collego subito a una gelida risata.
L'uomo davanti a me è sicuramente Fernir Greyback, che sta tentando la fuga dopo aver vigliaccamente ucciso uno dei miei migliori amici.
Questa volta è finito.
Prima ancora che sia in piedi gli sono addosso e lo azzanno alla spalla, lui lancia un grido di dolore e sorpresa, il sapore metallico del suo sangue mi invade la bocca; il Licantropo fa per estrarre la bacchetta, in un lampo mollo la presa sulla spalla e chiudo le mascelle sul suo polso destro: altro sangue e un nuovo grido lacera il mio udito. La bacchetta finisce tra le mie zampe e con un violento pestone la spezzo in due.
-Maledetto bastardo!! Mollami subito!! -urla il Lupo Mannaro.
Adesso che è disarmato potrei ritrasformarmi in uomo e bloccarlo con un incantesimo, o schiantarlo.
O ucciderlo.
Ma non lo faccio.
Voglia che soffra quanto me, perché nel caso Remus non si risvegliasse più, una parte fondamentale di me morirebbe con lui.
Per questo lascio che il mio istinto animale prenda il sopravvento: lo azzanno su ogni porzione di carne che riesco a raggiungere, anche se Greyback si sta proteggendo la gola e il viso, in particolare è la prima il mio obbiettivo.
Il sangue scorre ovunque e, nonostante il sapore disgustoso, mi inebria.
Il Lupo Mannaro abbassa il braccio che gli protegge il viso, lacerato dai miei morsi, sto per colpire quando la sua mano scatta e sento un dolore lancinante al lato destro della testa.
Guaisco e istintivamente faccio un salto a lato, fuori dalla sua porta: in mano ha un sasso grande quanto una piccola pagnotta. Greyback fa per mettersi in ginocchio, ma solo quel piccolo movimento gli strappa un verso sofferente; l'ho ridotto abbastanza male: ha i vestiti lacerati, le braccia martoriate dai morsi, la gamba destra, ancora appoggiata a terra, lacerata in più punti. Ancora pochi minuti e lo avrei ucciso una volta per tutte.
-Tu...non sei un animale selvatico- butta fuori Greyback.
Ringhio, ancora si sta proteggendo la gola con una mano, mentre nell'altra regge ancora la pietra.
-La tua furia...è dettata dalla rabbia, sei molto simile a me quando sono trasformato- continua.
È arrivato il momento di trasformarmi in uomo, uno schiantesimo nelle condizioni in cui è gli sarebbe quasi sicuramente fatale. Sto per farlo quando un rumore dietro di me mi mette in allarme: una voce terribilmente familiare.
Drizzo le orecchie, quando sento di nuovo quella voce, a circa quindici metri.
La voce è indubbiamente quella di Bellatrix, e questo significa che se mi trovasse qui sarei costretto a combattere contro di lei.
E il dolore alla testa mi suggerisce che attualmente non posso vincere in un duello mortale contro di lei.
E visto come è ridotto e dalla quantità di sangue che ha perso, difficilmente Greyback se la caverá, ammesso che la mia adorabile cugina lo aiuti.
Inoltre James potrebbe aver bisogno di me.
Lancio un ultimo sguardo a Greyback che è mortalmente pallido e sembra sul punto di perdere i sensi, e mi allontano tra i cespugli.
Procedo il più silenziosamente possibile mentre passo oltre la sagoma di Bellatrix, che non sembra del tutto illesa da come si muove, e da questo capisco anche che è furiosa.
E braccata.
Sento i passi di un gruppo di persone dietro di lei, sicuramente un gruppo di Auror che hanno sconfitto gli Inferi di Gallowey.
Greyback è spacciato.
Auguro mentalmente agli Auror buona fortuna e inizio a correre attraverso gli alberi verso l'hotel, dove si trovano ancora i miei amici.
Il tragitto sembra decisamente più lungo, probabilmente prima, complice il brivido della caccia, sono andato ad un'andatura notevole persino per me, e soprattutto ogni tanto mi devo fermare perché il dolore alla testa a intervalli regolari diventa intollerabile.
Appena inizio a percepire il rumore degli incantesimi mi blocco e mi ritrasformo. Mi tocco la tempia e quando mi guardo la mano vedo il sangue. Rabbrividisco, ma Remus è sicuramente messo molto peggio e ha bisogno di me.Gli anatemi volano da una parte all'altra, spesso rimbalzano contro gli alberi e il terreno creando traiettoie imprevedibili e di conseguenza ancora più letali.
Localizzo Remus e James vicino ad un gruppo di alberi circondati da un anello di fiamme; Inferi ormai resi inoffensivi giacciono carbonizzati sul prato; gli Auror tutto intorno scagliano schiantesimi a ripetizione, ma devono stare attenti a non colpire Malocchio, che è ancora impegnato in un duello serrato con il Mangiamorte.
Gallowey non si è accorto di me.
E io devo raggiungere i Malandrini.
Quando una maledizione passa ad un tiro di schioppo dalla testa di James mi decido: punto la bacchetta contro l'evocatore di Inferi e mi ricordo uno dei consigli che Remus ha appreso da Ramirez, quando è entrato a far parte del gruppo di cacciatori di taglie.
-Osservate i movimenti dell'avversario, di solito quando combattiamo ci muoviamo inconsapevolmente: per esempio James, che si esalta mentre combatte in un duello esaltalnte, fa spesso un passo in avanti verso l'avversario, riuscire a cogliere questi movimenti è un tassello iniziale fondamentale per la vittoria.Remus è sempre stato il più ragionevole, non si lancia mai all'attacco senza pensare, e per una volta, rinuncio all'idea di lanciare subito un incantesimo e inizio ad osservare Gallowey, mentre si fa scudo con i pochi Inferi che gli sono rimasti e che continuano a rialzarsi nonostante siano ridotti ad ammassi di carne bruciacchiata.
Il Mangiamorte fa un passo a sinistra, poi arretra e si sposta a destra.
Si sposta zigzagando per evitare gli incantesimi di Malocchio e togliere la possibilità agli altri Auror di avere una linea di tiro precisa.
Io invece ho la visuale chiara: punto la bacchetta e grido lo schiantesimo, che va ad infrangersi tra le scapole del Mangiamorte, che crolla a terra, colpito anche da un incantesimo di Moody; i pochi Inferi rimasti cadono come marionette alle quali sono state tagliati i fili.
-Incantesimi anti smaterializzazione! -sento urlare Dumas.
Alcune corde grigie simili a serpenti avvolgono il corpo esamine di Gallowey.
Mi dirigo velocemente verso James, che è inginocchiato di fianco a Remus, che però sembra aver recuperato un po' di colore, molte delle sue ferite non sanguinano più e la ferita sul torace è coperta da una benda ricavata dalla manica trasfigurata della giacca di James.
-Padfoot! Stai...che hai fatto alla testa?! -grida il mio migliore amico appena alza la testa perforandomi la scatola cranica.
-Greyback, non urlare Progs ti prego- dico mettendomi le mani sulle orecchie.
Mi sento malfermo sulle gambe, ho come l'impressione che fosse solo l'adrenalina a reggermi in piedi, quindi tento di sedermi con finta nonchalance, ma cado pesantemente sul fondoschiena, soffoco un lamento e James sorride.
-Fammi vedere quella ferita, tra poco arriveranno i Medimagi e ti rimetteranno a nuovo, però una fasciatura farà bene- dice il mio migliore amico strappandosi anche la seconda manica.
-Non l'avevi pagata un capitale quella giacca Progs? -chiedo, mentre lui tira fuori la bacchetta e comincia a trasfigurarla.
-Ho lasciato uno stipendio a quel maledetto negozio- risponde.
Mi fascia la testa e poi si risiede, sembra piuttosto soddisfatto del suo operato da infermiera.
-Saresti un'ottima infermiera, Progs- dico dando voce ai miei pensieri.
-Chiudi il becco Padfoot! Al massimo potrei essere un eccellente capo reparto al San Mungo! -risponde lui piccato.
Scoppio a ridere, ma questo mi causa una nuova fitta alla testa.
Dannazione, che male.
James si preoccupa subito: -Tutto bene Pad?
-Tranquillo Progs, nulla che non possa sopportare - replico.
In quel momento il rumore secco di molte persone che si materializzano inizia a propagarsi intorno all'hotel: un stormo di Medimagi nei loro abiti verde acido inizia a correre qua e là come un esercito di formiche.
Quattro di loro vengono verso di noi e uno di loro dà una rapida occhiata alla mia testa, mentre gli altri guardano Remus.
-L'incantesimo potrebbe aver leso un polmone, codice blu- dichiara uno di loro, che sembra il più anziano.
-Dottor Ross, l'altro paziente? -chiede subito dopo.
Ci metto qualche secondo a capire che parla di me.
-Io sto bene! -protesto.
Il giovane medico che mi ha visitato probabilmente è un Tirocinante come Mary e riassume: -Trauma cranico causato da corpo contundente, potrebbe esserci un'emoraggia celebrale.
-Ok, forse non sto troppo bene- ci ripenso, leggermente agitato da quella diagnosi.
-Molto bene, dottor Wine, smaterializzazione congiunta, subito alle emergenze! -ordina di nuovo il primo Medimago.
Un uomo dai tratti orientali e con i capelli neri e arancioni che gli ricadono sulla fronte ordina: -Noi terremo fermo il paziente con la ferita al torace, dottor Ross e signor Auror, voi potreste occuparvi del paziente con la ferita alla testa.
-Nessun problema- risponde James.
Pochi secondi dopo la familiare sensazione allo stomaco causata dalla smaterializzazione sopraggiunge, l'ultima immagine che vedo sono gli Auror che danno fuoco ai corpi degli Inferi e Malocchio che porta via Gallowey insieme a Dumas e pochi altri capitani.
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The Order of the Phoenix
FanfictionSecondo libro della trilogia. Fino a che ci sarà qualcuno che si opporrá al male, l'Ordine continuerà ad esistere e noi non smetteremo di combattere, e risorgeremo dalle ceneri come la Fenice (Silente)