Capitolo 36.

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Mi piacerebbe poter dire che tornare a scuola dopo quelle settimane di vacanza fosse stato bello, ma i rientri non sono mai belli.

Certo mi mancavano i miei amici, i quali avevo un po' trascurato dopo la festa di fine anno, volevo passare del tempo con Justin e le vacanze mi sembravano il momento più adatto, dopodiché sarebbe ricominciata la frenesia.

"Buongiorno signorina Wilde" un coro mi sopraggiunse alle orecchie e dovetti alzarmi in piedi come il resto della classe.
Il mio cuore batteva all'impazzata, se non fosse che Adam aveva cambiato banco, si era spostato in seconda fila, accanto alla finestra.

"Buongiorno classe!" Esclamó con la spensieratezza di chi riusciva a vedere il mondo tutto rose e fiori, simile a quella che provano i drogati alle prese con qualche pasticca.

Ci sedemmo non appena giunse alla cattedra e sistemò le sue borse sopra di essa, prima di appoggiarvisi rincorrendoci con lo sguardo.
Era come se scattasse giorno per giorno una foto, aveva paura che di lì a poco non si sarebbe più ricordata i nostri volti? O magari a lei piaceva vederci così: giovani.

"Sono lieta di annunciarvi, e ringrazio la preside per avermi dato questo compito, che anche quest'anno gli studenti dell'ultimo anno e quindi anche voi, vivranno una settimana in campeggio."
E subito si alzarono dei fischi e partì un applauso.
"Ma, a dire il vero, mi dispiace dirvelo con così poco preavviso in quanto la data della partenza è prevista per il 28 gennaio, tra esattamente venti giorni. Ecco mi piacerebbe e dovreste dirmi chi ha intenzione di venire così da poter organizzare ogni cosa"
Poi quasi tutta la classe alzó la mano, dando conferma della propria presenza.

Guardai Adam pensarci un po' per poi alzarla.

"Ehi, Cass, pss" mi voltai verso Colin.
"Che fai? Non vieni? Guarda che ci sarà da divertirsi"
E detto ció mi convinse ad alzare persino la mia mano.
La Wilde fece un rapido conto per poi segnarsi il numero esatto dei presenti con tanto di nome e cognome.

Bridget Covinghton
Fred Jenkins
Paula Robinson...

C'erano quasi tutti, a parte alcuni degli asociali...

"Bene, se siamo a posto così comincerei la mia lezione. Dickens non si spiega mica da solo, oddio, a dire il vero sì, ma capirete meglio ora"

•••

Il suo sapore mi avvolgeva le papille gustative mentre quel bacio si approfondiva sempre di più. Appoggiai una mano sul petto del mio ragazzo, Dio faceva così strano persino pensarlo, e lo bloccai.
Sorrisi cercando di tranquillizzarlo, sapevo che quella mossa l'aveva turbato.

"Siamo in corridoio, potrebbe passare chiunque e i ragazzi del primo ci stanno facendo le foto" dissi guardandolo seria.

"Hai ragione, che ne dici se oggi a pranzo stiamo insieme?" Cambiò discorso Justin.
"Mi piacerebbe davvero tanto, ma non credi di correre un po'? I miei amici devono ancora metabolizzare tutto questo" spiegai dispiaciuta.

"Adam come l'ha presa?"
Non sembrava preoccupato per il ragazzo, piuttosto era curioso di sapere quale fosse stata la sua reazione.
"Mmmm bene, non credo di interessargli più, sono passate settimane da quando non ci parliamo" lo tranquillizzai appoggiandogli le mani sulle spalle al che lui mi afferró per i fianchi e mi attirò a sè per darmi un bacio sulla fronte.

"Per quanto riguarda il pranzo... Potrei sempre venire io da te, così mi presenti i tuoi amici" proposi sorridente.
"Ottima idea!" Ma proprio in quell'istante suonò la campanella.
Justin alzó gli occhi al cielo sbuffando.

"Vuoi che ti accompagni in classe?"
"No, tranquillo. Vai, altrimenti arriverai in ritardo" lo esortai con un sorriso sul volto.
Era passata solo una settimana da quando ci eravamo messi insieme, eppure io stavo così bene con lui...

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