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"Sai che andrà tutto bene" dissi sistemando il colletto del giubbetto di pelle che indossava come se ce lo avesse tatuato sulla pelle.
Adam continuava a guardarsi attorno sbuffando e muovendosi tanta era la sua agitazione.
"Guardami Clark" gli comandai con fermezza aspettando che i suoi occhi si fissassero nei miei con titubanza.
"Mi ricevi?" Domandai scherzosamente scuotendolo appena.
Lui scosse la testa ridendo amaramente per poi tornare a fissarmi.
"Sì, sì ti ricevo" disse con il sorriso ancora sulle labbra.
"Bene, perché ti sto dicendo che andrà tutto bene. Siete fantastici, tu sei fantastico, la tua voce è fantastica e mio zio vi adorerà." Lo rassicurai con un dolce sorriso prima di abbandonare la presa sul colletto e dandogli una leggera pacca sul petto.
In risposta Adam mi afferrò per i fianchi e mi trascino più vicino a sè per potermi stampare un bacio sulla fronte.
Confidavo veramente nel loro talento, erano bravissimi.
Ci trovavamo da Jack, ero riuscita a combinare una serata con mio zio e quando l'avevo annunciato ai ragazzi erano impazziti dall'euforia. Adam era il front man, il sessanta per cento della performance ricadeva sulle sue spalle, era normale che fosse agitato. Ma conoscevo bene mio zio e conoscevo i Black Hole, gli sarebbero piaciuti da morire.
"Speriamo che Kyle Taylor abbia gli stessi gusti di sua nipote" Mi strizzò l'occhio allungando un braccio per prendere la chitarra alle mie spalle.
"Che io sappia ascolta i Three little bears..." scherzai facendo riferimento al periodo della mia infanzia caratterizzato dagli orsi canterini.
Clark rise dandomi una leggera spinta sulla fronte destabilizzandomi.
Gli tirai una gomitata alla quale seguì un'altra spinta e poi un pugno sul braccio da parte mia e uno sgambetto dalla sua fino a quando non gli cascai praticamente in braccio.
"Ti odio" dissi a denti stretti.
"Sì sì" finse un'aria di superiorità facendomi rialzare.
"Non vorrei interrompere questa scena pietosa, ma i ragazzi di là ti stanno cercando per cominciare Adam" disse Marion sbucando dalla porta improvvisamente. Io e Adam ci scambiammo uno sguardo d'intesa prima di incamminarci verso il resto della band e delle ragazze. Il mio ragazzo strinse la presa sulla mia mano con più forza prima di lasciarla andare definitivamente.
"Dobbiamo spaccare, come sempre. Facile" disse Colin rigirandosi tra le mani le bacchette di legno.
Adam stringeva tra le sue, invece, la chitarra con la quale avrebbe suonato e un plettro nero.
"Partiamo da quella, vero?" Chiese Shawn rivolto a Clark e lui in risposta annuì facendomi domandare a quale canzone si riferisse con "quella".
Magari non gli veniva il titolo, fatto sta che Adam afferrò al volo di quale si trattasse.
"Sono come sempre onorato, di presentare una delle band che più apprezzate. Sono quattro ragazzi con una grinta impressionante e non vedo l'ora che anche le new entry possano godere della loro musica"
Ecco che il proprietario cominciava il suo mini discorso come ogni volta.
"Signore e signori, ecco a voi" Adam fece qualche salto carico di ansia "i Black Hole!"
E un applauso si alzò nell'altra sala. I ragazzi cominciarono ad entrare, ma prima di varcare l'entrata in scena, Adam si voltò lasciando tra le mie mani il suo plettro e sorridendomi sghembo.
Ricambiai sussurrando un "Andrà tutto bene, buona fortuna "
Non passò molto prima che le ragazze mi trascinassero via per poter assistere all'esibizione. Quella sarebbe stata di certo la più importante della vita di Adam, ed ero entusiasta di potervi partecipare ma allo stesso tempo riuscivo a sentire il suo nervosismo, le sue paure. Eravamo come una cosa sola.
Individuai mio zio davanti al piano bar e lo raggiunsi. Ecco che le prime note cominciarono a diffondersi per il locale e il vociare delle persone si interruppe."I don't know why
I don't know how
When you are with me
My mind seems free.
I can't remind
The way I lived
Without you is hard
Is hard to breath.But I will see,
You and me
Smiling together
Listening to my new Cds.
Can I stay with you for now
And then like forever?"
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THIS- Something beautiful
Teen FictionCassandra ha diciassette anni, un padre da cui vorrebbe scappare, una città dove vorrebbe tornare e un ragazzo alla quale non puó sfuggire. Adam è l'alternativa, l'incognita, il "se" dopo infiniti "ma". Lui vuole lei, lei vuole una via d'uscita, en...