Capitolo 42.

127 10 2
                                    

"Dio Cassandra Taylor, sembra che tu sia uno zombie!" aveva esclamato Ethan vedendo me e Carmen arrivare. I ricordi di quella notte continuavano a tormentarmi e girarmi per la testa all'infinito. Dopo aver dormito un'ora non mi reggevo nemmeno in piedi. Quella mattina appena "sveglia" temetti che ciò che avevo vissuto fosse stato solo un sogno, ma tutto era così vivido nella mia immaginazione che stentai a credere che l'avessi solo sognato. Adam non era arrivato e una parte di me sperava che non venisse a scuola, sarebbe stato imbarazzante e la situazione che si sarebbe creata sarebbe stata difficile da sopportare in quanto ricca di tensione e incertezze. Quella stessa mattina, non appena realizzai ciò che avevo detto e fatto la notte, mi vergognai e mi pentii di essere stata così sincera. Non avrei dovuto accettare, anche se è stata una delle notti più belle della mia vita.

"Sì, Carmen russa talmente tanto da farmi dormire malissimo" scherzai. I ragazzi erano ormai a conoscenza della gravidanza di Carmen e anche del fatto che ormai vivesse da me. Avevano subito accolto la notizia con gioia assicurandole che per qualsiasi cosa ci sarebbero stati. Era sempre stato così per loro, sin dall'asilo c'erano sempre stati gli uni per gli altri.

"Io non russo! Tu piuttosto parli nel sonno!" Si vendicò la mia amica facendomi una linguaccia.

"Ah io? Dovrei ricordarti quando l'altra notte hai praticamente fatto sesso nel sonno con Shawn?" ribattei rivolta verso di lei "Perché sì, loro lo fanno anche nel mondo dei sogni" Mi rivolsi invece al resto dei ragazzi che stavano ridendo a crepapelle. Shawn fece un sorriso malizioso alla sua ragazza soddisfatto di questo piccolo segreto che avevo appena svelato.

"Ho sentito dire che le donne incinta sono più attive" Si intromise Eric difendendo Carmen. Marion che si trovava tra le sue braccia fece una smorfia disgustata.

Mi risultava difficile non pensare al fatto che due delle mie amiche erano andate a letto col ragazzo dei miei sogni, mentre io potevo limitarmi a guardarlo solo senza maglietta, in rare occasioni.

"Amore sono contento che tu pensi a me così tanto " Disse dolcemente Shawn raggiungendo Carmen e attirandola in un abbraccio. "Io non ti penso così tanto..."

"Sì che lo fai" farfugliò tra i suoi capelli.

"Tu non mi sogni mai?" domandò allora Kacey a Ethan che si trovava al suo fianco.

"Certo che ti penso, solo che in situazioni più... Pudiche" Sorrise alla ragazza dai capelli rosa sistemandosi meglio lo zaino sulla spalla.

"Mi sento così single in questa situazione" Disse allora Colin facendo ridete tutti noi.

"Bè lo sei" lo rimbeccò Ethan attirando a sé Kacey per farlo arrabbiare. Sì, Colin e Adam erano gli unici single del gruppo, fortunatamente, ma non era poi così importante avere un ragazzo o una ragazza, insomma... Bastava pensare in che situazione mi ero cacciata io.

"Potresti provarci con... Quella là" Rispose allora Eric indicando la porta alle mie spalle che era stata appena spalancata da una ragazza.

Lunghe gambe color latte erano fasciate da un paio di jeans aderenti che proseguivano con un dolcevita bordeaux altrettanto attillato che segnava perfettamente le sue curve. Sulle labbra carnose un rossetto del medesimo colore in netto contrasto con gli occhi color ghiaccio e i lunghi capelli neri come la pece. Sfoggiava un sorriso furbo mentre con lo sguardo studiava tutti quanti, e tutti i ragazzi le sbavavano praticamente dietro.

"Dio è tornata l'oca numero due" Sbuffò Carmen alzando gli occhi al cielo. Marion le lanciò uno sguardo fulminante in quanto, a parere della riccia, oca numero uno.

"Chi è quella?" Chiesi notando le espressioni tirate e allo stesso tempo sorprese di tutti quanti.

"Alexis Smith, sorella stronza e gatta morta di Noel Smith" Spiegò sempre Carmen.

THIS- Something beautiful   Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora