Capitolo 6.

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"Dico sul serio, ci promettemmo tutti e cinque che quando avremmo perso la verginità ci saremmo fatti tatuare qualcosa, qualsiasi!" Esclamó Shawn bevendo dal collo della bottiglia di una delle tante birre che avevano portato.

Bevvi anche io ragionando su ció che aveva appena detto.
Il tempo era volato mentre parlavamo di  scuola, interessi vari e i ragazzi avevano cominciato a raccontare degli aneddoti divertenti sulla loro amicizia che dura dalle elementari.

"Tu cosa ti sei tatuato?" Domandai indicando il ragazzo con la bottiglia che tenevo in mano.
Cercai di afferrare un altro trancio di pizza al salame senza montare addosso a Colin visto che si trovava praticamente in mezzo.
Avevamo deciso, alla fine, di mangiare seduti sul tappeto del salotto, con i cartoni appoggiati un po' per terra e un po' sul tavolinetto di fronte al divano.

"Un omino stilizzato" disse sorridendo "Nessuno poteva aspettarsi un omino stilizzato come primo tatuaggio!" Effettivamente non aveva molto senso macchiarsi la pelle a vita per un semplice omino.
I miei genitori non mi avrebbero mai permesso di tatuarmi qualcosa, loro mi permettevano poche cose a dire il vero, peró capivo il motivo per cui lo facevano, il mio bene.

"Tutti pensavamo che Eric si sarebbe tatuato il suo pene e invece ci ha stupiti" continuó il rosso alzandosi per afferrare un'altra birra e appoggiare quella appena finita.
Adam era stato silenzioso per tutta la serata, ma ormai ci avevo fatto l'abitudine, non amava parlare per quanto invece io desiderassi che aprisse bocca.

Spostai lo sguardo su Eric domandandogli con lo sguardo che tipo di tatuaggio si fosse fatto e lui senza pensarci troppo si alzó una gamba dei jeans per mostrarmi un disegno sul polpaccio.
Tre uccelli che volano.
"Che significato ha?"
"Libertà, credo, ogni uccello equivale agli orgasmi raggiunti quel giorno" prese fiato e poi sospiró profondamente sotto il mio sguardo disgustato.
"Giornata indimenticabile!" Esclamó infine.
"Sei disgustoso" commentai facendo una smorfia.
Avevo già compreso quanto Eric fosse pervertito ma non immaginavo a quei livelli.
"Passiamo a Ethan?" Domandó Colin sviando il discorso, lo ringraziai mentalmente per avermi catapultato in una realtà dove non si trovavano Eric e i suoi orgasmi.

Ethan imitó il gesto di Eric solo che anzichè alzarsi i jeans, si alzó una manica della maglia mostrando un tatuaggio tribale sull'avambraccio.
"Questo è stato il primo di tutti" raccontó osservando l'inchiostro sulla sua pelle
"Credo sia stato il giorno peggiore della mia vita" scoppió in un'immensa risata contagiosa. Tutti quanti lo seguimmo, anche se non capii bene il motivo della sua affermazione.

"Amico, cosa ti aspettavi a quattordici anni?" Shawn intervenì cercando di riprendere fiato.
"Aveva delle belle tette, quello lo capivo eccome"  per poco non mi andó di traverso la birra.
Spalancai gli occhi cercando di non morire... Come aveva potuto perdere la verginità a quattordici anni?
E per di più farsi un tatuaggio!

"Colin?" Domandai speranzosa nel mio amico, lui non poteva deludermi.
"Mi sono tatuato una nota musicale sul polso, la musica è la mia passione quindi era una bella idea"
"Grazie Signore per aver donato un cervello a questo ragazzo" farfugliai alzando gli occhi al cielo.
Mi ero sempre chiesta come facesse Colin a trovarsi insieme agli altri ragazzi, esternamente poteva sembrare come loro ma io sapevo che interiormente era molto diverso, non era superficiale e non era nemmeno poi così tanto ribelle.

Si trovava dov'era perché voleva bene ai suoi amici, era evidente, si conoscevano da una vita e non potevano fare altrimenti.

"Io mi sono tatuata il ritratto di Audrey Hepburn sulla mia amica sinistra?" Si intromise Carmen.
"Amica sinistra?" Confusa mi chiesi che cosa intendesse con quelle parole, ma capii non appena con lo sguardo mi indicó il seno e Adam diede segni di vita.
Trattenne una risata mentre gli altri non ci provarono nemmeno.
La casa si riempì di risate e gridolini, tutto per una domanda!
"D'accordo basta, non chiederó più nulla" alzai le mani in segno di resa sotto lo sguardo divertito dei miei amici ancora rossi per lo sforzo.
"Manca Adam!" Esclamó Shawn indicandolo così che tutti spostassero lo sguardo da me a lui.
Il moro sbuffó alzando gli occhi al cielo. A volte aveva un caratterino...

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