Capitolo 19.

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Da quella sera mi sentii particolarmente diversa.
Si avvicinava Halloween e a scuola non si parlava di altro.

Alcuni ragazzi più piccoli si erano preoccupati di organizzare un ballo in maschera nella palestra della scuola con tanto di premio al costume più bello, ma temetti che non avrebbe avuto un gran successo viste le partecipazioni alla festa di Kendall.

Avevo ricevuto l'invito ufficiale tramite Facebook, abbastanza carina l'idea di invitare solo persone di un certo ceto sociale all'interno della scuola.

Avevo evitato di accettare l'invito, cliccando semplicemente sul "mi interessa", avrei lasciato un po' di suspence per quelle povere persone che non vedevano l'ora di vedermi a quella dannata festa.
No, non sto parlando di persone casuali, bensì di Carmen.

"Ti dico che è importante" gridó esasperata rincorrendomi per i corridoi.
"Carmen, ne ho abbastanza!"
"Fallo per me se non lo vuoi fare per te stessa" pregó ancora una volta bloccandomi nel bel mezzo della folla.
"Perché mai dovrei invitare Colin?" Domandai sbraitando e gesticolando con le mani.
"Perché lui è figo"
Schioccai la lingua muovendo repentinamente il dito a destra e sinistra.
"Motivo non valido"
"Perché è dotato" sorrise con perversione beccandosi una smorfia di disgusto.
"Che c'è? Sei gay per caso?"
Sbuffai irritata riprendendo la mia fuga.

"Lui non ti farà soffrire al contrario di Adam" mi gridó alle spalle facendo sì che mi bloccassi all'istante.
Non mi mossi di un solo millimetro pensando che forse avevo sentito male.
"Prego?" Domandai voltandomi verso la ragazza.
"Cass conosco quel ragazzo da una vita e tutte le ragazze che ha avuto, almeno quelle serie, hanno sofferto a causa sua" disse avvicinandosi a me tanto da riuscire a parlare normalmente senza attirare l'attenzione.
"Non sei tu che decidi per me" e detto ció girai i tacchi.

Il brusio dei ragazzi che chiacchieravano si era ormai diffuso tanto che avevamo cominciato ad alzare la voce per permettere a l'altra di sentire ció che stavamo dicendo.

"D'accordo scusami" disse poco prima che mi allontanassi.
Mi bloccai ancor prima di aver sentito ció che avesse detto.
Il fatto era che non mi importava, avrei sofferto, okay.
Mi stava bene.
Mi sarei sentita un po' meno colpevole probabilmente se a soffrire fossi stata io e non lui, perché l'avrei abbandonato, senza pensarci, nessun cambio di programma.

"Non inviterò Colin, altrimenti a soffrire non saró io, ma lui" dissi semplicemente avvicinandomi a lei tanto da smettere di alzare la voce perché mi sentisse.

"Raccontami un po'" cambió repentinamente discorso come era solita fare di fronte a ogni minimo e misero problema che le si poneva dinnanzi.
"Com'è andata la tua serata al cinema?" Domandó sorridendo amichevolmente cercando di riparare a ció che aveva detto poco prima.

Era dispiaciuta, glie lo leggevo negli occhi, così decisi di imitare il suo comportamento e passarci sopra.
Ripensai alla meravigliosa serata trascorsa in compagnia di Clark, di quanto fosse stata diversa dalle altre volte e sopratutto dall'appuntamento con Noel.
Sentivo di riuscire a parlare di tutto per infinite ore con quel ragazzo.

"Divinamente..." sorrisi mordendomi il labbro inferiore.
"Ragazza innamorata a ore dodici" scherzó affiancandomi prima di ricominciare la nostra camminata verso il corso di Scienze Naturali.
"Non sono innamorata di Clark, mi trovo solo bene in sua compagnia, il che è differente dal momento che non potrà mai esserci nulla tra di noi"
Già, ammetterlo era dura, ma era la verità.
"Andiamo altrimenti superiamo il limite di ritardi" scherzó trascinandomi via.
Risi per il suo cambio assai veloce di discorso.

•••

Come sempre la mensa era gremita di studenti che viaggiavano coi loro vassoi tra le mani, diretti al loro tavolo, dai loro amici.
Io mi trovavo già seduta in mezzo ai miei che non avevano perso occasione per chiacchierare animatamente
"Non è una sfida accettabile!" Sbottó divertito Shawn sbattendo le mani sul tavolo.

Eric rise di gusto vedendo la reazione dell'amico che, provocato da Adam, avrebbe dovuto accettare qualsiasi sfida gli avesse proposto.

"Come no? Dovrai semplicemente scoparti la rossa" rise Clark.
Gli lanciai un'occhiataccia infastidita dal termine da lui utilizzato.
Maschi.

"E poi avete entrambi lo stesso colore di capelli, sareste perfetti insieme, a letto" aggiunse Eric dando una pacca amichevole sulla spalla dell'amico che invece lanciava occhiate furtive a Carmen.
La ragazza a tal proposito si limitava ad alzare  gli occhi al cielo e a fingere qualche risata, ma sapevo che la questione la infastidiva.

Nel frattempo si stavano avvicinando al nostro tavolo Kacey e Marion.
"Avanti, non fare l'insopportabile e siediti"
Borbottó Kacey beccandosi un'occhiata trucida da parte della spilungona.
"Ehi amore!" Esclamó poi sedendosi accanto al suo ragazzo che non tardó a stamparle un bacio sulle labbra.
La bionda titubante e con l'aria ancora infastidita si sedette proprio accanto alla sua amica, che, per puro caso, si trovava vicino ad Adam.

Accanto a me Eric per poco non si strozzò.
Lo guardai confusa, ma lo capivo bene, nessuno l'avrebbe voluta al tavolo con noi.

"Di che stavamo parlando?" Shawn ruppe il silenzio che si era creato riportandoci alla realtá.
"Di nulla, stavamo giusto cambiando discorso" sputó acida Carmen fulminandolo con lo sguardo.

Era persa di quel ragazzo!

Notai Adam avvicinarsi all'orecchio di Marion e sussurrargli qualcosa.
La ragazza gli sorrise sincera annuendo con la testa.
Rimasi sconvolta notando l'apparente amicizia che si era istaurata tra i due nel giro di pochi minuti.
Che fosse andato ancora a letto con lei?

Era una domanda inevitabile, viste e considerate le occhiate dolci che lei gli riservava e i sorrisi complici con cui lui le rispondeva.

Un moto di rabbia si diffuse lungo tutto il mio midollo, arrivando quasi a prudermi le mani, ma mi trattenni.

"Marion tu verrai alla festa di Halloween?" Chiese Eric più impacciato del solito.
La ragazza timidamente annuì catturando non solo la mia attenzione, ma anche quella di Clark che la guardava come se fosse un alieno.

Certo anche io avevo creduto che lo fosse, vita la grazia e la timidezza con la quale si era presentata lì.
La bionda tornó a guardare Adam con uno sguardo da cucciolo smarrito suscitandomi ancora più irritazione, così decisi di distrarmi.

"Allora Eric che mi racconti, come va con la ragazza misteriosa?" Domandai abbassando la voce così che gli altri non mi potessero sentire.
Per la seconda volta gli andó l'acqua di traverso.
"B-bene" balbettò guardandomi meravigliato.
Non si aspettava forse la mia domanda?

"A te con il ragazzo del vestito?"
Alzai le spalle scuotendo la testa.
E chi lo sapeva.

"Scusa, Marion, potresti passarmi il sale?" Domandó cortesemente Colin.
La ragazza incerta afferró la saliera e si allungó per passarla al nostro amico.
Nel fare ció la manica della sua camicetta si alzó mostrando un bracciale, e che mi venisse un colpo era lo stesso bracciale che Eric aveva comprato alla ragazza misteriosa.

La ragazza misteriosa era Marion quindi?

Non riuscivo proprio a capacitarmene, Eric si era dimostrato un tipo divertente e carino, ma lei, lei era decisamente il contrario.

Marion Williams era la classica ragazza a cui piaceva stare al centro dell'attenzione, vestiva con abiti costosi, aveva i capelli sempre in ordine e la frangia perfetta.
Risi dentro di me per l'ironia della sorte.
Eric era innamorato di Marion.

//Spazio Autrice//
Allora allora, non uccidetemi,
So che il capitolo è non corto, di più, ma è più che altro un capitolo di passaggio perció non vi preoccupate che rimedieró nel prossimo 😏
Buonanotte cuoricini ♥️
-JS

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