Quando arrivo in salotto ci sono già i piatti in tavola ma Ignazio e i miei genitori sono ancora in piedi.
Mio fratello arriva dopo di me, così ci mettiamo a tavola.È una cena tranquilla,all'inizio c'è un po' di silenzio, ma la situazione si anima sempre più.
Alla fine mi fanno male gli addominali per il troppo ridere.Quando mia madre fa per alzarsi e iniziare a sparecchiare, Ignazio si alza, e io con lui.
- ci pensiamo noi, signora. -dice prendendole il piatto.Mia madre cerca di opporsi ma alla fine sorride e resta seduta.
Portiamo i piatti e le stoviglie in cucina, quando la porta si richiude dietro di noi Ignazio mi guarda
-allora? Come pensi che stia andando? - chiede facendomi scoppiare a ridere.- benissimo. Non te ne sei accorto?
- no. Cioè si, ma volevo sapere il tuo parere.
- li hai conquistati. Ho paura che vorranno adottarti.
- sarebbe perfetto -ride.
- ovvio che no!
- perché? Staremmo insieme .
-saremmo fratelli.
- macché...faremmo solo finta. - mi fa l'occhiolino, poi si avvicina a me con un sorriso sornione.
- cosa vuoi fare? -gli chiedo.
- tu che vuoi fare?
-sei tu che ti stai avvicinando.
- e quindi cosa vuoi che faccia?
- io voglio sapere cosa tu voglia fare.
-mmmh. Solo perché sei una testona te lo dico.
- mi sta bene -rido, lui mi avvolge le braccia attorno alla vita, attirandomi a sé.
- vorrei baciarvi qui e adesso, signorina.
- e di cosa hai paura?
-non lo capite da sola?
- no. Illuminami.
- ho paura di voi. Ho paura che sfiorandovi vi dissolverete in polvere nell'aria.
- non succederà. - sussurro.
Poi mi bacia. È la seconda sera più bella di questo mese.
Quando si stacca da me, mi sorride
- voglio prendere un pezzo della tua anima e portarmela dietro fino a che non ci vedremo di nuovo. E anche a quel punto voglio tenermela.- è già con te. - gli poggio una mano sul petto -qui. Non la senti?
So che è esattamente il genere di smancerie che un mese fa mi avrebbero disgustata. Ma adesso non sembra tanto sbagliato.
Sorride. - si.-risponde.- portiamo il gelato di là? - chiedo.
- si. - risponde e prende la vaschetta che avevo tirato fuori per fare ammorbidire il gelato.
Prendo le coppette, i cucchiaini e il cucchiaio per il gelato e lo seguo in salotto.
Servo il gelato con la mia fantastica vena artistica da gelataia (si capisce che sono ironica? ) e poi ci sediamo a chiacchierare sul divano.A un certo punto mi accorgo che Ignazio ha preso a guardare l'orologio.
Vorrei far finta di nulla.
Vorrei bloccare il tempo e tenerlo qui per sempre.
Ma poi mi rendo conto di cosa devo fare.-devi andare via?-gli chiedo.
Lui stringe le labbra -mi sa di si.-risponde.
Ci alziamo. Mi guarda - ci salutiamo ora?
- ti accompagno alla porta. - dico.
La malinconia degli addii. Sempre lí.
Non è un addio. Non stavolta.
E tu non lo trasformerai in tale.Ignazio annuisce, poi si volta a salutare i miei.
Stringe la mano a mia madre e poi a mio padre, sorride - é stato bello conoscervi.
Mia madre trattiene la sua mano tra le sue - torna a trovarci quando sei da queste parti, va bene?
Lui annuisce e sorride - cercherò di capitarci presto.
Poi ci avviamo alla porta.
Gli prendo la giacca dall'attaccapanni, prendo anche la mia ed esco. Richiudo la porta dietro di me.
Lui mi prende le mani, sospira
- ci vediamo presto.-lo so.
- sicura? -sorride.
- sicura. Non sbaglierò di nuovo. Ma tu non farmi ricredere, okay?
- ancora non mi credi? -ride - giuro. Croce sul cuore.
Rido anche se non ho esattamente voglia di ridere. - non avrei mai creduto di dirlo a qualcuno ma...mi mancherai.
- anche tu. Tantissimo. Ma ci sentiamo. Continuamente.
- okay.
Mi accarezza il viso, poi mi bacia.
Prima leggermente, poi approfondisce il bacio.
Alla fine mi guarda negli occhi - questo momento. È eterno.- già scolpito nella pietra.
Sorride, mi lascia un altro piccolo bacio, poi sale in auto.
Aspetto che sia partito e arrivato in fondo al vialetto esce un braccio dal finestrino per salutare.
Poi scompare alla vista a causa della strada curva e degli alberi.Che vuoi che siano circa tre mesi?
Solo un'eternità.Ciao a tutti, sono ancora in sessione di esami, è inutile che vi spieghi ancora la situazione 😂
A presto, so che il capitolo è breve e non ci sono alcuni approfondimenti sulla cena per esempio, ma sappiate che è stato fatto di proposito è che queste scene saranno ricordate da qualcuno dei personaggi 😉.
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Non esiste altra via, che non sia tua e mia. Ignazio Boschetto.
FanficTutto cambia nella vita di Amelia quando una notte di Settembre si perde per le strade di Torino e si rifugia in un bar in cerca di un cellulare funzionante. Un incontro a tema ''stronze" le farà conoscere un ragazzo che per lei é uguale a tutti gl...