78. Buon compleanno.

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Vengo svegliata da una fastidiosa canzoncina nelle orecchie.

- Daniele smettila o ti uccido.-borbotto non ancora sveglia.

- Ti verrà difficile. - ride mio fratello.

Mio fratello? Apro gli occhi di colpo, Ignazio ride mentre regge il cellulare con mio fratello e mia madre in videochiamata.

- Buon compleanno! -dicono in coro.

Mi stropiccio gli occhi -grazie.

Dopo gli auguri di Daniele e mia madre, arrivano quelli di Ignazio, decisamente più calorosi.

E poi mette sul letto un vassoio con su una torta e un bel mazzo di Nontiscordardime.

Lo guardo - un'altra tradizione?

Ride - immancabile.

- mi vizi troppo.

- ti vizio troppo poco.

Gli stampo un bacio -grazie. Sei un amore come sempre.

- sei tu il mio amore. E questo compleanno sarà il più bello della tua vita.

Rido - ho imparato che quando ti metti in testa una cosa del genere non c'è modo di dissuaderti.

- tutto per la mia Scricciola. Stasera andiamo a mangiare fuori solo io e te, va bene?

Annuisco - volentieri.

Sorride - e poi...-si alza dal letto.

Ed ecco che starà per prendere uno dei suoi regali da milionario.

E come volevasi dimostrare, ecco che prende un pacco gigante e infiocchettato.

Mi copro gli occhi -che dicevi sul troppo poco?

Ride - non è niente. Apri, su.

Mi tiro su e tiro il fiocco alla scatola, che risulta essere piena di varie altre scatole.

Lo guardo - stai scherzando?

Scuote la testa - è un kit completo.

- un kit tipo un robot da cucina?

- qualcosa del genere.

Apro il primo scatolino e dentro trovo un paio di orecchini.
- era l'unico gioiello che non ti avevo ancora regalato. -ride.

Rido anche io - sono bellissimi, grazie.

-di nulla, vai avanti ad aprire.

- Ignazio sono già troppo questi orecchini.

- shhh apri.

Scuoto la testa, mentre tiro fuori gli scatolo più piccoli.
Una collana, un bracciale, un profumo.
Il mio sgomento cresce ad ogni scatolo aperto.

E poi rido quando trovo un completo intimo.

Ride anche lui - questo in realtà è per me.

Sollevo un sopracciglio - con molto piacere.

- mi sono fatto dire le tue taglie da tua madre.

Scoppio a ridere - cioè hai detto a mia madre "mi dici la taglia di mutande di Amelia? Voglio regalarle un completino sexy."

Ride anche lui- no. Le ho detto che volevo regalarti un vestito da sartoria e lei mi ha dato le tue taglie.

Rido ancora - così ha più senso.

Ci sono ancora un paio di scatoli.

Uno è un paio di scarpe, sandali aperti con tacco. E l'ultimo ovviamente, non poteva essere altro che un vestito.
Scuoto la testa - tu sei pazzo.

Non esiste altra via, che non sia tua e mia. Ignazio Boschetto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora