Quando tutti hanno finito di mangiare sono più o meno le 21.
E considerato che abbiamo iniziato alle 18.30, di tempo ne è passato.
Nella pausa dopo il dolce mentre i fumatori escono sul patio e mia madre, le zie e la nonna vanno a spettegolare un po' in cucina (di me e Ignazio perlopiù).Noi due ce ne andiamo di sopra correndo su per le scale in una gara a chi arriva prima.
Ci gettiamo sul mio letto ridendo, io a pancia in giù, lui di schiena.
Mi appoggio sui gomiti e lo guardo, lui mi sorride e allunga un braccio verso il mio viso accarezzandomi la guancia.
- direi che siamo pari.-dice, poi mi attira a sé e io lo seguo mentre avvicina il mio viso al suo e mi bacia.Le sue labbra sanno ancora di cioccolato fondente, il ripieno del panettone.
Mi stacco da lui- sai di cioccolato. - sussurro sulle sue labbra.
Lui ride - anche tu. E hai sempre quel profumo che mi fa impazzire.
Io ridacchio e affondo il viso nell'incavo del sui collo.
Lui sospira - resterei con te per sempre. Qui, in questa casa, in questo paese sperduto nel nulla. Solo io e te senza il resto del mondo.
So che è una cosa bella quella che ha detto, ma mi fa venire in mente che non sarà così, che non è possibile, che i giorni volano via veloci e presto anche lui volerà da qualche parte.
Mi allontano da lui sollevandomi dal letto.
Ignazio corruga la fronte- Che succede?
Mi alzo e metto il cellulare in carica nella presa accanto al comodino nel tentativo di prendere tempo - niente.
Anche lui si tira su -non è vero. altrimenti non ti saresti azzittita così.
-Sì dice zittita non "azzittita"-rispondo secca.
Lui ridacchia e si alza dal letto
-Che fiscale questa professoressa -dice per poi abbracciarmi da dietro le spalle allacciando le sue braccia alla mia vita.Mi bacia sulla guancia- ricordati che io ti capisco.
Mi sfiora il collo con le labbra e un brivido mi percorre.
Resto immobile mentre lui comincia a lasciare piccoli baci dietro al mio orecchio.
Un calore mi pervade, identico a quello di quando mi ha chiuso il vestito.
Io sospiro nel tentativo di nascondergli ciò che provoca in me semplicemente sfiorandomi.-Non ti trattenere -sussurra, facendomi voltare.
Mi guarda negli occhi - che ti prende?-dice con dolcezza.-Niente.
Alza gli occhi al cielo -miiii che cammurria. Me lo vuoi dire o no?
-no.
-però me lo dici lo stesso -sorride.
Alzo un sopracciglio - ah si?
-Sì.
-e come pensi di fare?
Lui fa un'espressione di ovvietà. - non puoi resistere al mio fascino.
-Ma per favore. - rido- lo sai come mi chiamano?
-come?
Strizzo gli occhi -l'impenetrabile.
Scoppia a ridere - con gli altri forse, non con me.
-con tutti. - discorsi da bambini.
Ignazio scoppia a ridere, mi prende il viso tra le mani e si avvicina a me sorridendo.- quanto si bedda.
-le lusinghe non ti aiuteranno.-rido.
-Non sono lusinghe. -sussurra per poi baciarmi leggermente le labbra.
STAI LEGGENDO
Non esiste altra via, che non sia tua e mia. Ignazio Boschetto.
FanfictionTutto cambia nella vita di Amelia quando una notte di Settembre si perde per le strade di Torino e si rifugia in un bar in cerca di un cellulare funzionante. Un incontro a tema ''stronze" le farà conoscere un ragazzo che per lei é uguale a tutti gl...