48.Telefonate ad alta temperatura.

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Quando i miei compagni di classe arrivano io e Federico smettiamo di parlare e andiamo fuori così potrà fumare la sigaretta che si rigira tra le dita da mezz'ora.
Sì, sto rimandando la cosa.
Erminia ci vede e ci raggiunge -hey!-dice- bentornati!

Entrambi la salutiamo, lei si sofferma su di me.
Ecco la prima. Almeno lei è poco interessata al loro gruppo.
- sei diventata famosa!-ride.- parlano tutti di te.

- tutti?-chiedo.-é già così grave?

Ride ancora - e brava Amelia. Che tra l'altro te ne sei scelto uno buono.

Alzo le sopracciglia - già, mi dicono che ho buon gusto.

- ma quindi state insieme?

Che cosa devo dire? Come la stupida che sono non ho chiesto ad Ignazio cosa avrei dovuto rispondere a questa domanda.

- no.-dico.

Lei è perplessa -cioè non vi siete ancora messi insieme?

- no. Nel senso che non siamo mai stati insieme. Siamo amici.

Mi guarda - ma nelle foto passeggiavate per mano.

-non lo fai mai con i tuoi amici?

Alza le spalle - no. Ma farò finta di crederti.

Rido - bene. Speriamo che lo facciano anche tutti quelli che hanno visto quelle foto.

- mi sembra difficile. Voglio dire, a me di lui non frega niente. Quindi semplicemente è la tua privacy. Ma al resto del mondo innamorato di loro come le nostre care amiche non credo che non farà nessun effetto.

- lo so. Beh speriamo vengano colte dalla timidezza e non facciano domande.

Scoppia a ridere - non succederà mai, lo sai?

- lo so. Ma la speranza é l'ultima a morire.

Quando entrambi buttano la cicca delle loro sigarette entriamo insieme in classe.
E ovviamente eccole lí, appoggiate al termosifone come due cozze allo scoglio. Chiaccherano tra loro e quando entro in classe si interrompono e mi guardano.
Io sorrido quando entro rivolgendo un saluto collettivo.
Ma come era ovvio che accadesse si crea un piccolo capannello intorno al mio banco.
- guarda chi si vede! -esclama Marta, una con la quale non parlo quasi mai. - una nuova celebrità.

Le due ovviamente si avvicinano e mentre mi vengono fatte domande implicite ma nessuna esplicita, una delle due mi chiede - quindi lo conosci? E da quando? Perché non ce lo hai detto?- con un sorriso super finto.

- ci conosciamo per caso, amici comuni. - rispondo sul vago.

- e conosci anche gli altri due ragazzi?-fa l'altra.

Adesso cosa devo dire? Se dicessi di no vorrebbe dire che conosco solo lui e quindi potrebbe essere poco credibile la storia che siamo solo amici perché avrei con lui un rapporto esclusivamente. Ma d'altra parte se dicessi che li conosco tutti si potrebbe trarre la conclusione che siamo in una relazione seria e quindi mi abbia presentato tutti.
Alla fine, la genialata. (Sono ironica)
-si.- dico.- mio fratello é allo stesso ateneo di un ragazzo di Marsala e guarda caso lui è cresciuto con Ignazio. E una sera in cui sono stata con mio fratello a Catania c'era anche lui e ci ha detto che li conosceva ma gli altri amici non gli credevano e hanno scommesso. Quindi ce li ha presentati. Tutto qui.

Un attimo di silenzio. Lo so che quando si danno troppi dettagli è esplicitamente una bugia. Ma cosa dovevo fare?

- e tu e lui state insieme? - chiede oca 2.

- nooo. Ovvio che no. Siamo amici. Neppure amici, più conoscenti. Eravamo insieme ad altri ragazzi, un sacco di ragazzi. Ma ovviamente hanno fotografato ciò che volevano.

Non esiste altra via, che non sia tua e mia. Ignazio Boschetto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora