Quando rientro in camera é ora di pranzo.Ignazio mi guarda - ciao.-dice accennando un sorriso.
- ciao.
Sta tastando il territorio - Gianluca mi ha detto che pranzano in hotel e se vogliamo andare anche noi.
-io vado. E tu?
Annuisce - si. Voglio dire...se a te sta bene?
Addirittura il servizievole? Riflettere fa bene.
Annuisco -si, okay. Vado a fare la doccia.
Mi sorride - hai bisogno di una mano?
Mi dispiace parecchio per me stessa ma di andare in bianco te lo meriti. Che cosa ti aspettavi? - no, grazie.
Sì imbroncia, io me ne vado in bagno.
E quando ho finito metto l'intimo ed esco dal bagno in accappatoio.
Ignazio é ancora seduto sul letto e mi guarda, io gli sorrido con indifferenza.
Te lo meriti.
E poi, sotto il suo sguardo, mi sfilo lentamente l'accappatoio e mi spalmo un po' di crema idratante.Ignazio sospira, l'effetto desiderato eccolo qui.
Lo guardo - mi spalmi un po' di crema sulla schiena?
Lui scuote la testa mentre prende la crema - tu mi vuoi fare morire.-borbotta.
Io rido sotto i baffi mentre la sua mano mi sfiora piano la schiena.
-Puoi andare anche più giù?Sospira di nuovo mentre si avvicina al fondoschiena.
Io devo trattenermi dal ridere.E quando finisce lo guardo - grazie.
Lui mi restituisce La crema -di niente. Ora scusa ma mi stanno scoppiando i pantaloni. - dice mentre se ne va in bagno e mette la musica ad alto volume.
Te la sei cercata amore mio.
Un po' di tempo dopo esce dal bagno dopo essersi fatto la doccia, io aspetto che si vesta e poi scendiamo a pranzo.
E quando arriviamo a tavola io vado a sedermi accanto a Gianluca. Franz e Piero sono fuori in veranda. E Ignazio va da loro. Avrà capito l'antifona?
Gianluca mi guarda - tutto bene?
- insomma. Ha passato la notte fuori.
- lo so. Era da me.
Scuoto la testa -lo immaginavo.
- e adesso?
-diciamo che l'astinenza fa ragionare
Lui scoppia a ridere - tu ne sai una più del diavolo.
Alzo le spalle - L'ho aiutato a rendersi conto.
Ignazio dice qualcosa a Piero, che annuisce e viene verso di noi.
Mi sorride - ciao Amelia.
-Ciao. Ti ha mandato via?
-Ha detto di voler parlare solo con lui
Lo guardo - posso chiederti una cosa?
Lui annuisce.
-Ce l'hai con me?Mi guarda serio -assolutamente no. Non c'entri nulla tu e non c'entro nulla io. Sono cose tra loro due. Lo so benissimo che tu non hai fatto nulla per incoraggiare mio fratello, me lo ha raccontato. E quindi è giusto che ne parlino perché a quanto ho capito tu sei stata molto chiara.
Gliene sono grata. Il mio timore era soprattutto che la scenata di Ignazio avrebbe potuto provocare una reazione in Piero.
La nostra attenzione si focalizza sui due che parlano fuori.
-Che cosa gli starà dicendo? - chiede Gianluca.-Non ne ho idea ma mi tengo pronta nel caso partano i pugni.
Piero ride - ma quali pugni, mio fratello é un discepolo di Gandhi.
Lo guardo - tuo fratello si. Ignazio lo conosci, no?
Lui ci pensa un attimo -Gianluca stiamo attenti. Che il naso nuovo anche no.
Rido - ma dai sto esagerando. Credo che abbia intenzione di scusarsi.
-Sì credo anche io. O di buttarlo dalla terrazza. Vediamo che succede.
E proprio in quel momento i due si stringono la mano. E a me esce un sospiro di sollievo.
-Menomale. - sentenzia Piero sedendosi a tavola.
Io mi sono di proposito seduta tra Piero e Gianluca e di conseguenza i due posti liberi sono per i due zucconi in piedi.
Quando rientrano si sentono osservati da noi. E se all'inizio sono parecchio ingessati, l'atmosfera della serata a poco a poco migliora e si ritrovano a ridere come li ho visti fare fino a qualche sera fa.
A un certo punto Ignazio mi guarda e io ricambio lo sguardo.
E poi mi fa l'occhiolino e io rido.
La strada per il perdono é lunga però.Dopo pranzo risaliamo in camera. E lungo il corridoio mi da una pacca sul fondoschiena.
Mi giro a guardarlo sconvolta, lui ride sotto i baffi.
- sbaglio o mi hai appena toccato il culo?
Alza le spalle - assolutamente no.
Sollevo un sopracciglio - sarà stato Francesco, no?
Lui scuote la testa - non credo. È un bravo ragazzo lui.
Mi scappa una risata -che faccia tosta che hai.
Allunga un braccio e mi ha attira a sé stampandomi un bacio sul collo.
Mi divincolo ridendo -lasciami andare.
Lui mi trattiene- mai.
Poi mi guarda negli occhi - scusami. Sono stato un idiota. Puoi perdonarmi?
Mi lascio abbracciare -vedremo. Dipende da varie cose.
-tipo?
- tipo, quanto sei stanco? Perché io non ho nessuna intenzione di fare un riposino pomeridiano.
Ride - non sono mai stanco.
- interessante.
-sai cosa è interessante? Un porno che ho visto tempo fa. Potremmo rimetterlo in scena.
-é qualcosa di strano o feticista?
-no, è solo un po' acrobatico.
Sollevo un sopracciglio -se riesci a tenere il ritmo...
Ride - posso anche cantare nel frattempo se vuoi.
Corrugo la fronte - anche no.
E va bene, forse ti ho perdonato.
Holaaaa. Oggi capitolo bonus! Dal prossimo vi darò il countdown per la fine. A quanto pare Ignazio ha solo passato la notte da Gianluca. Ci credete? E cosa pensate di come si è risolta la questione? Fatemi sapere, vi bacio.
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Non esiste altra via, che non sia tua e mia. Ignazio Boschetto.
Fiksi PenggemarTutto cambia nella vita di Amelia quando una notte di Settembre si perde per le strade di Torino e si rifugia in un bar in cerca di un cellulare funzionante. Un incontro a tema ''stronze" le farà conoscere un ragazzo che per lei é uguale a tutti gl...