44.Torta al limone.

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Dopo aver pranzato, io e Ignazio usciamo di nuovo. Facciamo un giro del centro storico, visitiamo insieme un museo. Non ero mai stata a Marsala e vederla per la prima volta insieme a lui é meraviglioso. Stiamo fuori fino a dopo che il sole è tramontato, ci sediamo in un bar a prendere qualcosa di caldo.
Quando mi tolgo la giacca e la appoggio allo schienale Ignazio é già seduto e mi guarda, io gli sorrido.

- che pensi?- chiedo.

Scuote la testa e sorride - A quanto è bello vederti qui seduta al bar che frequento da quando avevo sei anni.

-davvero? È il tuo bar preferito?

- certo. E fanno la pasticceria più buona del paese. Perché ti ci portavo altrimenti?

- non ti correggo solo perché poi mi chiami saputella. - rido.

Ride anche lui - in effetti mi è uscita male ma il senso lo hai capito. Ti consiglio di prendere la torta al limone.

Scoppio a ridere - è una persecuzione il limone!

Ride anche lui - già. Da queste parti prendono il limone e la limonata molto sul serio.

Mi copro gli occhi con le mani- aggiudicato.

Un uomo brizzolato viene a prendere le ordinazioni, ma quando si accorge di chi ha davanti allarga le braccia sorridendo. Ignazio si alza e sorride anche lui abbracciandolo - Massimooo. Come stai?- chiede.

L'uomo gli da' un paio di pacche sulla schiena- io bene, invecchio. E tu invece?-lo guarda - sempre chiu siccu.

Ignazio ride - seee tutti così dite.

L'uomo mi guarda - e questa bella signorina?

Ignazio mi guarda - Massimo, ti presento Amelia.

Io mi alzo e gli stringo la mano, lui mi sorride - piacere di conoscerla.

- il piacere è mio. Ignazio dice che fate la migliore pasticceria del paese.

Lui lo guarda - che onore!-ride - ma d'altronde è da quando era alto così che viene qui. Se non la pensasse in questo modo penso lo avremmo già perso da tempo.

Ignazio ride - e che ti pare? Io solo dai migliori vado.

- allora che vi porto? - chiede l'uomo.

- due tazze di té e due fette di torta al limone della tua.

- perfetto! Sempre coi limoni miei la faccio! Arrivano subito.

Noi ci sediamo nuovamente, Ignazio mi guarda e ridacchia.

- che c'é? -chiedo.

- niente. È che piaci proprio a tutti.

-ma dai. È stato solo gentile.

- tu non ti rendi conto Amelia di come le persone ti guardano e sorridono quando ti parlano. Non fanno così con tutti.

- mi parlano così perché conoscono te. È con te che le persone sono così allegre e calorose. E non credo sia perché sei famoso.

Lui alza le spalle - queste persone le conosco da quando ero piccolo, è normale che siano affettuose.

- vedi? Sei tu che ti sminuisci. Ti trattano così perché sei una persona speciale.

Scuote la testa - sei tu che sei speciale e neppure te ne accorgi.

- siamo diventati sdolcinati. Stiamo sempre a farci complimenti.

Lui ride - meglio di così? Cioè ci sono coppie che stanno sempre a litigare tutto il tempo. E noi invece quasi quasi litighiamo per stabilire chi è più speciale dei due. Dico che se continuassimo così tutta la vita saremmo le persone più felici del mondo.

Non esiste altra via, che non sia tua e mia. Ignazio Boschetto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora