18...Ti amo

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Mia madre mi da le chiavi della macchina e mi fa l'occhiolino.
Ultimamente lo fa spesso.

È chiaro che vuole darci un po' di privacy.
Poi usciamo e saliamo in auto, io sul sedile del conducente, Ignazio su quello del passeggero.

Sì volta verso di me e sorride - tua madre si fida di me?

-si. Ha ragione a farlo?

- decisamente.

- e io? Faccio bene a fidarmi?

-Certo. Ormai sei mia.

Lo guardo, i suoi occhi sono dolci e intensi come sempre. E di nuovo questa parola non sembra un'idiozia da dire.

-Bene. - dico mettendo in moto- allora dovrai proteggermi per bene.

-A costo della mia vita - fa lui ingrossando la voce.

Io rido mentre metto la retromarcia e esco dal parcheggio. - dove vuoi andare? - chiedo.

Alza le spalle - dove vuoi. C'è un posto dove si può stare tranquilli?

-vuoi mangiare ancora?

-No, per carità. - si affretta a dire - intendo qualcosa tipo un bar o qualcosa così che non sia troppo affollato.

-beh...a quest'ora gli unici bar carini sono pieni di ragazzi, quindi direi che non va bene.-Lui conferma con un gesto del capo, io continuo - il pub sará strapieno, e anche se è buio è piccolo e soffocante, la musica fa schifo ed è ad un volume sconcertante, e tutti fumano dentro, quindi poi dovremmo infilarci dentro la lavatrice coi cappotti. Quindi no, nessun posto carino. - mi fermo un attimo, poi mi viene in mente una cosa -hanno aperto da poco un piccolo locale. Un lounge bar con sala ristorante. Non ci sono mai andata ma è poco frequentato. Che ne dici?

Alza le spalle - perché no?

Raggiungiamo il locale e parcheggio nelle vicinanze.
C'è poca gente in giro e nessuno sembra notarci troppo.
Qualcuno mi saluta con aria sorpresa del tipo "con chi era l'impenetrabile?".

Entriamo e l'ambiente è elegante, con le luci soffuse e l'arredamento moderno. - Buona sera - ci saluta una ragazza dietro il bancone.

-salve - risponde Ignazio.
Io lenso che adesso lo riconoscerà e gli chiederà un autografo, ma se anche lo riconosce non lo da a vedere, o comunque non è interessata a lui.

-vi accomodate in sala?

-Sì, grazie.

-Prego, Il cameriere arriva subito per le ordinazioni.

Le sorridiamo mentre scendiamo gli scalini.

Mi guardo intorno - é bello qui.

Anche Ignazio sta osservando il locale- si, infatti.

Lo guardo, lui si volta verso di me e sorride- che c'é?

-Niente. Ho pensato che magari vai in posti più eleganti di questo nei tuoi giri intorno al mondo.

-Ci vado in effetti, ma non perché voglio andarci io. In genere ci invitano e noi ci accodiamo. Ma cerco sempre di andare nei posto che mi fanno sentire a mio agio quando sono da solo.

Gli sorrido, poi un cameriere ci fa strada verso un tavolino con un morbido divanetto dietro affiancata al muro. - cosa vi servo?

Ignazio mi guarda - Cosa ti va?

Alzo le spalle, non ho fame dopo l'abbuffata di questa sera - un succo di frutta alla pesca.

Ignazio annuisce in direzione del ragazzo - due.

-ve li porto subito.

-Grazie. -risponde Ignazio, poi si volta verso di me-allora-dice -che mi vuoi raccontare?

Io rido - Che cosa.

Corruga le sopracciglia - mmh?

-Sì dice che cosa mi vuoi raccontare -sussurro.

Lui ride - mamma mia uno non può sbagliare una virgola. Ma fai così con tutti?

-No. Solo con le persone con cui sono in confidenza.

Lui mette su un sorrisetto -allora correggimi tutte le volte che vuoi.

Sorrido abbassando lo sguardo, lui mi prende la mano. - scusa se prima ti ho messa in imbarazzo coi tuoi.

Io sollevo gli occhi su di lui - non lo hai fatto. Sono io che tendo a essere molto riservata. Mi è sembrato di essere troppo esposta, tutto qui. Ma ho apprezzato il tuo gesto, davvero.

Lui intreccia le nostre dita- mi piace stare con te. È una sensazione che non provo spesso.

Gli sorrido, il cameriere porta i succhi di frutta.
Mentre li sorseggiamo, Ignazio mi abbraccia e mi attira a sé.

Mi guardo intorno, c'è poca gente e le luci sono soffuse, ma comunque non siamo soli.

-E se ti riconoscono?Che succede se ti vedono con me?-sussurro.

Lui corruga la fronte - Mi invidieranno a morte.

Io rido - ma finiscila. ..dico davvero. Se ti riconoscono poi che succede?

Ride - che c'ava succedere? Al massimo scrivono qualcosa su internet.

-Quindi non ti importa se scoprono che sei qui..che sei con me.

-No. Se non lo sa nessuno stiamo più tranquilli e non rompono la min...non ci disturbano.-Io rido lui continua -ma se lo scoprono pazienza. Ora ce lo godiamo questo tempo in cui siamo soli o poi amoreggiamo davanti ai tuoi nonni?

Nonostante siano tre giorni che è arrivato i momenti in cui siamo stati completamente soli sono stati pochi.

Rido- Forse è meglio qui.

Sorride -menomale.

Mi stringe a sé e mi bacia sulla guancia - prima ti stavo dicendo una cosa ma poi tuo fratello ci ha interrotti...

Non esiste altra via, che non sia tua e mia. Ignazio Boschetto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora