Non Fare Così

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Dopo poco mi ributto di peso sul letto e faccio un sospiro profondo.

-ha ragione... Non dovevo costringerlo a dormire, sapevo che non dormiva... Ma non immaginavo fosse per questo motivo- dico tra me e me.

Rimango ferma a fissare il muro per un tempo indeterminato. Però poi mi rendo conto di essere in ritardo per il mio allenamento. Mi vesto in fretta e vado da Hanji.
È ovviamente sorpresa di vedermi lì e non con Levi.

-hey Hanji!-
-ciao t/n, perché non sei con Levi?-

Preferisco non entrare nei particolari, quindi le dico che Levi mi ha detto di fare l'allenamento con lei. Rimane un po' sorpresa, ma alla fine mi dice di unirmi agli altri.

✴️✴️✴️✴️✴️

Il mio pensiero fisso durante l'allenamento è stato: "come mi scuso?". Ora sto andando in mensa e ho ideato un bel piano per farmi perdonare da Levi

-hey t/n- mi dicono I miei amici, si finalmente posso dirlo. AMICI.

-ciao ragazzi! - rispondo sedendomi al tavolo vicino ad Eren che poi dice:

-che fate sta sera?-

Io avevo previsto di scusarmi con Levi, ma ovviamente non posso dirlo

-niente- rispondono tutti in coro.
-bene! Vi voglio tutti da me alle 9! Inviterò anche i caporali! - urla Eren.
Quel ragazzo urla sempre.

-ooookay a fare?- chiedo

-uhm, faremo qualche gioco come "obbligo o verità" o "non ho mai", ovviamente renderemo tutto più interessante - dice con un sorrisetto preoccupante sul volto.

-d'accordo! Io ci sono- e diciamo addio al piano.

✴️✴️✴️✴️✴️

È ormai arrivata la sera, sono le otto e io voglio sapere se i caporali verranno.

Forse vuoi sapere di uno in particolare...?
Forse...

-hey Erwin, Hanji, verrete questa sera?-

-Ooooovvioooo!! - dice Hanji.

-Sì, io ci sarò, sto cercando di corrompere Levi in qualche modo, si sta rifiutando di venire- replica Erwin.

-mmh... Ci posso provare io se vuoi! -

No! Perché l'ho detto!

-d'accordo, grazie, è nella sua stanza-

Mi incammino, quindi, verso la sua stanza.
Cavolo ma perché devo sempre imbucarmi in queste situazioni?

Busso alla sua porta con apparente decisione.

-nome, squadra e grado!-

La sua voce, sempre fredda e decisa sorpassa la porta e arriva alle mie orecchie.

-sei nudo?- rispondo io con un altra domanda.

-... No... Se è fondamentale entra-

Penso abbia riconosciuto la mia voce, perché il suo tono crudo è cambiato, diventando scocciato.
Entro e lo trovo sulla sedia a leggere.
Abbasso lo sguardo e richiudo la porta, per poi avvicinarmi al nanetto, senza mai alzare gli occhi.

-siediti. Lì in piedi mi dai fastidio-

Ubbidisco senza discutere, cosa molto strana in questo periodo per me, sedendomi sul letto. Lui non ha mai alzato lo sguardo dal suo libro e io cominciavo a sentirmi a disagio. Poi ho preso coraggio.

-Levi io... - ma lui mi interrompe mettendomi una mano tesa davanti alla faccia.

-se stai per scusarti, non continuare, non sei tu ad aver reagito in modo sbagliato-
-invece sì! Non interrompermi mentre parlo, dovevo rispettare la tua decisione, senza insistere. E non so nemmeno io perché ci tenevo tanto a farti restare lì, forse pensavo che ti servisse dormire. O forse, dormire, serviva a me. -
ora la mia voce è un po' più sicura e decisa e Levi mi sta ascoltando, invece di leggere.
-io non so cosa hai sognato e... Sì... Forse mi piacerebbe saperlo, Ma tanto non te lo domanderò-

Mi interrompe di nuovo.

-loro-
dice indicando la cornice sul comodino
-ho sognato loro-

Forse, anzi, certamente me lo sono immaginato, ma mi è sembrato di sentire una nota di insicurezza nella sua voce.
Mi alzo dal letto e mi avvicino alla sua sedia, dicendo dolcemente:

-presumo... Presumo che loro... - annuisce, cercando di mantenere quello sguardo freddo che lo contraddistingue, ma allo stesso tempo fallendo e mostrando un lato di lui percettibile solo in quel momento, un lato dolce, un lato bambino. Che nessuno si sarebbe immaginato di trovare lì, dentro di lui, dentro quel cuore di ghiaccio che pian piano sto cercando di sciogliere, senza successo per ora, ma che si sta scaldando. Si sta rompendo pian piano quella corazza di tristezza e solitudine che col tempo gli si è formata intorno. Si sta rompendo lui.

Ha intuito il significato della mia frase prima che io l'abbia terminata.

L'ho "colpito" nel suo punto debole con quell'affermazione, per quello ha reagito così. Prima. E ora.
Per lui è doloroso e fa sfumare la tristezza in rabbia che rigetta contro la prima persona che gli capita davanti.
Lo vedo stringere i denti ed abbassare lo sguardo.
Non è quello che volevo ottenere.
Il cuore sovrasta il cervello e una mano va ad alzare la testa  del corvino, che ora mi si trova davanti.

-Levi- dico mentre mi avvicino a lui e lo avvolgono un un abbraccio.
Lo stringo forte a me e intanto sento il libro che teneva in mano cadere a terra, abbandonato.
Ricambia il mio gesto, stringendomi I fianchi e circondandomi di quel calore che prima non avevo mai provato, il suo. Di quel calore che avevo immaginato molte volte, stesa sul letto della mia "casa". Quel calore che ora ho sotto il naso e che mi piace. Cazzo se mi piace.
Lo sento rilassarsi e avverto il suo respiro sul mio collo.

-Levi, non fare così, ti prego. -
dico io con un filo di voce rotta.
Forse avevo preso Levi come un punto di riferimento, lui è "il caporale forte" il ragazzo a cui ispirarsi per riuscire ad esserlo, a diventarlo a sua volta. Forte. Perché io di forte non ho niente. Nemmeno il cervello. Nemmeno il cuore. Perché non ho la forza di dirgli quello che penso? Perché?

Ma mi è sfuggito qualcosa, perché non mi sono accorta, non mi sono soffermata a pensare quale sia il SUO punto di riferimento. E forse l'ho trovato.... È il dolore.

Ha smesso di rispondermi da un po' e ora è appoggiato al mio petto con la testa, mentre io gli accarezzo dolcemente i capelli corvini.
Potrei rimanere qui per il resto della mia vita. Stesa su questo letto con lui qui. Peccato che lui in questo momento non sia felice, anzi, sta combattendo per non piangere lo sento dai respiri rotti che fa e dal modo di fare. Lo vedo. E lo sento.

Ma allora lo ammetti!
Cosa?
Ti piace il caporale!
Cos? No! Si... Ecco... Io non lo so! Non so se provo qualcosa di più per lui... Che non sia solo un forte senso di protezione nei suoi confronti
E perché hai questo "senso di protezione"
Non lo so
Ecco appunto.

Angolo me-

Levi: io odio lo sporco.
Cosa c'entra ora?
Levi: lo sporco c'entra sempre
*si allontana camminando all'indietro*
Levi: ricordatelo!

Ooookay.... D'accordo con questo posso andarmene... Ciau

Io ci sarò || Levi X Reader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora