Perché Lo Hai Fatto?

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Non so se voglio che Levi inizi a raccontarmi il suo passato qui. In un'infermeria, quando si è appena svegliato dopo essere rimasto ferito.

Lui continua a balbettare frasi sconnesse, forse per l'agitazione... È la prima volta che lo vedo agitato veramente.
Non è tanto il posto a crearmi problemi, più il fatto di non poterlo toccare, di non riuscire ad avvicinarmi troppo a lui. È da quando ha iniziato a parlare che vorrei abbracciarlo, baciarlo sul collo, sulla mandibola, sugli occhi, sulla bocca... Però non posso, ho sempre paura di fargli male.

-Levi... Senti-

Si gira e sembra risvegliarsi da uno stato di transe.

-t-tu... Io non sono sicura di voler parlare di questo argomento qui e ora-

-cosa? Ma... Perché?-

-è solo Che-

prendo un respiro profondo, per incoraggiarmi.

-è solo che non posso avvicinarmi a te, questa è una cosa difficile da dire per te e non avere la possibilità di sedermi sopra di te ed abbracciarti, non avere la possibilità di sentire il tuo respiro sul mio collo... Mi sta uccidendo non riuscire a toccarti per paura di farti male-

Nel suo viso passa un'espressione di sollievo, come se si fosse liberato da un peso.

Poi annuisce ed è quasi divertito.
Non so con che coraggio sono riuscita a dirgli quelle parole così apertamente. Non sono mai brava a dire chiaramente quello che penso, più che mai se sono argomenti imbarazzanti.

-si, ho capito, mi dispiace che tu ti senta così per colpa mia-

-cosa è successo?-

-che?-

-lo sai, come è successo tutto questo?-

Gli sto porgendo una delle milioni di domande che mi frullano nella testa.
Come siamo finiti qui? Su un lettino di un'infermeria? Ho sentito la versione dei soldati che erano con Levi, ma non ho mai sentito la versione del diretto interessato.

Abbassa lo sguardo. Brutto segno.

-c'era un gruppo di giganti che non avevamo avvistato e ce li siamo trovati alle calcagna senza rendercene conto. Io... Io sono andato da solo, c'erano due classe 15 e uno di loro è riuscito a colpirmi. Sono andato da solo perché non volevo che i miei sottoposti si ferissero e volevo fare tutto in fretta. È stata per la fretta che il gigante mi ha preso. Non speravo alte che tornarmene a casa il più veloce possibile e non ero concentrato del tutto, volevo tornare da te.
Quando sono tornato la gamba sanguinava e Sasha se n'è accorta. Mi ha chiesto spiegazioni, ma io ho continuato a galoppare nonostante stessi perdendo sangue e la gamba mi facesse male.-

-e perché lo hai fatto? Potevi fermarti e non rischiare tutto ciò, potevi cavartela con un osso rotto e sarebbe stato tutto più semplice-

-volevo tornare da te. Non speravo altro che risentire il tuo profumo... -

Non mi guarda negli occhi e arrossisce leggermente dicendo quelle parole.

-sbrigati a guarire, che poi ne riparliamo-

Gli sorrido e poi gli dico che sarei tornata subito, devo andare a salutare Mikasa e Sasha ora che mi sono accettata che il caporale stia bene.

Esco dall'infermeria e mi dirigo nella stanza di Mikasa. Busso, ma non risponde nessuno.

La prima cosa a cui collego Mikasa è Eren e vado quindi a bussare anche nella sua stanza.

-Eren? Sono io, il caporale T/N.-

Sento un gran fracasso dentro alla stanza, attraverso la porta riesco a sentire gente che corre e vari mormorii agitati.

-Arrivo!-

Mi urla Eren, sento cassetti scorrere... Ma che cosa stanno combinando?

Finalmente mi aprono la porta, come immaginato trovo Mikasa, c'è anche Armin, insieme ad Eren.

-hey ragazzi, che stavate combinando? con tutto quel casino avreste potuto far preoccupare chiunque-

-niente di che, stavamo solo mettendo un po' in ordine.-

È Eren a parlare e alla frase segue una risata nervosa che non mi fa pensare a niente di buono. Lascio correre e ignoro tutto quello che ho sentito prima di entrare nella stanza.

-Buongiorno caporale T/N!-

-Ciao Armin! Mikasa come stai? Come è andato il viaggio? Sono venuta a vedere come stavi dopo essere tornata-

-tutto bene, ma non dovresti essere preoccupata per me. Ero terrorizzata per il Caporale Levi, mentre stavamo tornando non gli ho tolto gli occhi di dosso un secondo, vedevo il sangue che scendeva e ne perdeva a litri... Come sta?-

-sì, mi ha detto come è successo, è stato... È stato stupido. Tutto qui. Ora sta abbastanza bene, si è svegliato. Hanji l'ha operato con successo, ma non potrà venire in spedizione per qualche mese. Insieme ad Erwin abbiamo concordato che rimarrà qui e il suo compito sarà guidare ed istruire i soldati e i cadetti.-

-ho capito, speriamo che guarisca in fretta, digli che è stato un irresponsabile anche da parte mia.-

è stato Eren a parlare.

Rido ma poi gli dico che forse non sarebbe il caso di farlo, dato che ha un non so che contro Eren. Forse gelosia, ma quest'ultima parte l'ho tenuta per me.

-Sono solo venuta a controllarvi ragazzi, ora che ho accurato che state bene posso andare a vedere anche Sasha. Riposatevi in questi giorni.-

- ci vediamo T/N-

esco dalla camera di Eren e mi dirigo da Sasha. Voglio fare in fretta e tornare da Levi. Anzi, voglio chiedere ad Hanji di trasferirlo nella nostra stanza, magari in un letto a parte, però non voglio che rimanga in quel posto. È triste e non lo aiuterà a guarire.

Spazio me🙀

Mi dispiace tantissimo di non aver aggiornato per così tanto tempo, ci sono state le vacanze di Natale e non go avuto un minuto libero, ero sempre in giro! Poi mi sono ammalata ed ora eccoci qui, mi dispiace veramente tanto. Devo fissare dei giorni per aggiornare in modo da essere obbligata a farlo. Scusatemi ancora.

Io ci sarò || Levi X Reader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora