Ci Dividiamo?

6.7K 279 358
                                    

Levi è quasi guarito del tutto... È ancora un po' debole ma è passata quasi una settima e ora sta meglio.
Erwin mi ha permesso di assentarmi dagli allenamenti per badare a lui.
In fondo si è preso una bella influenza... Ha avuto 38 e mezzo per almeno tre giorni.
Ora ha 37 e mezzo ma è ancora un po' debole, poi fa il frignone per avere più attenzioni, ma io gli dò corda... Alla fine a me non dispiace avere una scusa per stare più tempo con lui.

Entro in stanza ed è disteso sul letto a pancia in giù, con le mani sotto il cuscino. Mi metto sopra di lui, mettendo le gambe ai lati della sua schiena e poggiando il peso sulle ginocchia, mentre da sopra cercavo di scuoterlo per svegliarlo.
Lui non si smuove.

-avanti! Andiamo a fare qualcosa  oggi. Non è che se sei ammalato devi stare chiuso qui tutto il tempo-

Lo scuoto ancora ma nulla.
Vuole il gioco duro? Non oggi. Non ho voglia.
Decido quindi di stendermi a pancia in giù su di lui, mettendo le mie mani sulle sue spalle e appoggiando la testa alla sua scapola destra.

-mhh tesoro dai-

Riprovo io dopo un po'. Sì... Tesoro...
Ora lo chiamo così... Alla fine lo è. È il mio tesoro.
A lui non piacciono molto i nomignoli però il suo "mocciosa" c'è sempre.

-mocciosa togliti, stai rompendo le palle-

-uao. Che dolcezza- dico alzandomi da lui, mettendomi al suo fianco.

Lui gira la testa verso di me, con i capelli tutti spettinati e i suoi inconfondibili occhi color tempesta.

- io non ho voglia di andare in giro... - dice facendo gli occhi dolci. Sì. Ha imparato a fare gli occhi dolci. Sta imparando a fare troppe cose ora che è malato.
Troppe.

-no. Oggi non funziona.- dico assottigliando lo sguardo e scompigliandogli i capelli color carbone, già abbastanza arruffati di loro.

-se non esci. Esco io. Ciao.-

Dico alzandomi dal letto e girandomi, andando verso la porta. Intanto rido silenziosamente  ma lui non mi vede essendo girata.

-la mia stronzetta dovrebbe rimanere qui però-

-e perché sentiamo?-

cambio il tono ma dentro di me sto ridendo come una matta, ora dovrei sembrare alterata... Bah...

-perché io sono malato-

Tossisce due volte, ovviamente falso, e si mette a sedere con le gambe incrociate.

-Levi...-

Dico questa volta seria, sono stufa di stare dentro Quella camera! È una settimana che non esco in giardino!

-lo so che è da tanto che non esci...-

-e allora perché non vuoi venire?-

-per tutti... Soprattutto per la troia-

Si riferisce ovviamente Petra.

-la ignoriamo dai- dico con un tono più dolce.

-e tutti gli altri? Cominceranno a farmi domande e io non ho voglia di rispondere...-

-Se esci ti faccio il tuo the preferito.-

-d'accordo.-

Hahaha so come ricattarlo.

Poco dopo eravamo vestiti e stavamo uscendo dalla camera del nanetto.

-la senti?- chiedo io.

-no cosa?- risponde freddo, come sempre. Anche quando sta con me è freddo. Ma so che non lo fa apposta perché quello che dice non è cattivo, anzi a volte mi dice anche qualcosa di dolce o carino. Ma sempre con quel tono. È raro che lo cambi.
Ma ora che ci penso... È da molto tempo che non lo sento fare un incubo...

Io ci sarò || Levi X Reader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora