Sono Vivo

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T/N'S POV

È ormai passata una settimana da quando Levi è partito, e più il tempo passa più mi manca.
È assurdo come l'assenza di una persona possa logorarti l'anima.

-t/c? T/n t/c?-

Una voce femminile mi chiama e una cadetta che non conosco mi si avvicina.

-sì sono io, dimmi.-

-ecco...le è arrivata una lettera, non ha mittente.-

Una lettera? Che sia Levi? Eppure è strano che mi mandi delle lettere... O no?

-d'accordo, grazie, puoi andare-

Dico prendendo la lettera e richiudendo la porta di camera mia... E di Levi... Un'altra cosa che me lo fa venire in mente.

Mi affrettò a sedermi sul letto e ad aprire la lettera.

Ciao t/n.

Ti ricordi di me? Sono Miyu Irino, il ragazzo con cui giocavi da bambina.

Chi?? Cos... Ma...

Sono sopravvissuto non so come all'attacco avvenuto dal Gigante Colossale e l'altro giorno, passeggiando, ti ho visto tra le file della Legione Esplorativa...
Non so perché ti sto scrivendo questa lettera, però da bambini lo facevamo spesso, ricordi?
Non so nemmeno se tu ti ricordi di me.

Mi ricordo.

Volevo complimentarti con te e dirti che, magari, un giorno ci rivedremo.

Un bacio.

Ps. (Come facevamo tempo fa) non mi firmo.

Sono estremamente confusa da questa lettera, tutti mi sarei aspettata... Ma lui?!

Miyu era un bambino con cui giocavo da piccola, viveva 3 case più in là della casa in cui Vivevo con la signora.
A volte uscivo di nascosto la notte tardi, dopo essere andata a letto, per parlare e giocare con lui.
Non potrei mai dimenticarmelo.
Era il mio migliore amico, pensavo fosse morto o si fosse trasferito... Ad un certo punto, compiuti 15 anni la signora si è accorta di questo mio vizio e ha cominciato a chiudermi a chiave in camera perché io non uscissi... Non l'ho più rivisto.

Mi ha fatto piacere rileggere una sua lettera, da quando non ho potuto più uscire abbiamo cominciato a scriverci, ma per non far sapere (in caso di problemi) i nostri nomi agli altri non ci firmavano mai alla fine di una lettera. Il vizio sembra essere rimasto ad entrambi.

Mi affretto quindi a rispondergli.

Ciao Miyu, mi ricordo di te.
Non potrei mai dimenticarmi.
Sono stata contenta di leggere la tua lettera e anche di sapere che sei vivo!

Hai intuito bene, sono caporale nella legione esplorativa, sono contenta di aver finalmente trovato una famiglia, persone che mi vogliono bene.

Spero che la tua stia bene! Come ti va la vita?
Sarei più che felice di rivederci un giorno, magari la settimana prossima, mercoledì ho un giorno libero e potrei fare in salto da te, basta che mi dici dove sei, oppure puoi venire tu. Noi qui siamo sempre disponibili... Più o meno... Insomma se ti apre Hanji sei apposto, con Erwin forse rischi un interrogatorio.

Sono stata molto male quando la signora mi ha impedito - anni fa - di venire di nuovo da te.
Ora rincontrarci sarebbe stupendo! Anche se non siamo proprio in un bel periodo.

Anche io ho preso l'abitudine di non firmarmi mai. Solo nelle lettere ufficiali sono obbligata a farlo.

Un abbraccio.

Piego con cura la lettera e la ripongo sopra la scrivania per spedirla la sera stessa.

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LEVI'S POV

È assurdo come debbano ancora portarmi quei cazzo di pennuti. È snervante.

Sono già passati 8 giorni e devo ancora parlare con t/n. È assolutamente orrendo non poterla sentire solo perché quei cazzo di cadetti non sanno fare il loro lavoro.

Toc toc

Chi cazzo è ora?!

-chi sei e cosa vuoi?!-

sono più sgarbato e freddo del solito.
Senza di lei a cambiare il mio umore sono ritornato ad essere lo stesso di un tempo. So che quando tornerò  mi ci vorrà quale giorno prima di tornare com'ero prima.

-h-heichou sono Petra... Sono arrivate le colombe che aspettava.-

Non me lo sono fatto ripetere due volte, sono uscito di corsa dalla stanza, senza guardare nemmeno Petra, diretto al posto dove teniamo gli uccelli.  Petra fa spesso avanti e indietro dal quartier generale dove c'è T/n e questo qua. Ha il compito di passare le informazioni confidenziali.

Arrivato mi affretto a prendere un piccione e a legargli alla zampa la lettera che ho scritto a t/n.

-ti sto affidando una parte di me piccoletto...-

Sussurro prima di lasciarlo volare nel cielo.
Come vorrei saper volare, essere libero in una società di gabbie e maschere, libero da tutto, libero da tutte le cose brutte e ingiuste in questo mondo, libero da queste mura che si ergono tutto intorno a noi.
Ho sempre voluto essere libero, noi abbiamo sempre voluto essere liberi, quando correvamo nei campi verdi, dopo essere scappati da quella città che ci ha tenuto prigionieri per anni.
Rinchiusi da un muro e accerchiati da una gabbia, non erano due i muri da superare. Erano di più, i miei non erano solo fuori, erano dentro il mio cuore, dentro la mia anima.
Ed è stata lei.
Lei a distruggerli solo soffiandoci sopra, come niente, come se fosse facile.
Come se non ci avessero provato tutti i miei conoscenti. Tutti.

Vorrei ancora volare, andarmene via come sta facendo quella colomba bianca, però ora vorrei che tu venissi con me, vorrei che ci fossero anche loro con noi. Ma per ora mi basti tu.

Io ci sarò || Levi X Reader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora