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ATTENZIONE! PRIMA PARTE CAPITOLO UN PO' VIOLENTA.

Uno dei tre uomini mi spinse contro il muro, svuotandomi i polmoni.

Era freddo e mi fece salire dei brividi per tutta la schiena. Ebbe anche un effetto paralizzante. Se fossi stata lontano dal muro, molto probabilmente avrei fatto qualcosa, ma quel freddo improvviso mi impedì fare qualunque cosa. Mi spinsero i polsi sopra la testa e mi bloccarono.

- Che ci fai tutta sola col buio, bambolina?- chiese quello che mi stava davanti.

Non risposi, non riuscivo nemmeno a muovermi, figuriamoci​ a parlare. Non sapevo perché fossi così terrorizzata. Avevo combattuto mostri, dei e Giganti, ma non era mai stata così terrorizzata da non poter neanche parlare. Se ci fossi riuscita avrei potuto usare la lingua ammaliatrice e ordinargli di lasciarmi andare. Ma le corde vocali non rispondevano.

Avevo il fiato corto e sentivo la paura impossessarsi del mio corpo. Non avevo neanche la forza di urlare. Riuscivo solo a tenere gli occhi chiusi. Mi rifiutavo di aprirli, non volevo vedere le loro facce. Sapevo già cosa volevano farmi.

Mi maledii per la mia stupidità. Percy mi aveva detto che se volevo tornare a casa, avrei fatto meglio a prendere un taxi. Non che pensasse che non fossi in grado di difendermi da sola, ma si preoccupava parecchio. Lui girava molto spesso da solo per i vicoli di New York di notte, ma lui era maschio e per di più un maschio molto forte. Non avrebbe avuto problemi a stendere quegli stupratori che mi trovavo davanti. Ma io, anche se avevo sconfitto una dea della terra con la lingua ammaliatrice, non ero molto forte fisicamente. E poi non c'era da sottovalutare la paura. La paura sarebbe riuscita anche a paralizzarmi completamente, impedendomi di parlare. E l'aveva fatto. Cercai di urlare ma la paura mi aveva bloccato anche le corde vocali.

- Dai, non avere paura. - disse uno dei due che mi tenevano ferma. Tremavo dalla testa ai piedi, il cuore batteva a mille e avevo il respiro affannoso.

- Ci divertiremo, vedrai.

- Stronzo.

Pensavo di aver solo pensato quella parola, invece l'avevo detta. E anche ad alta voce.

Senti un dolore bruciante alla guancia destra e capii che mi aveva dato uno schiaffo, e bello forte.

- Stupida puttana - sputò con disprezzo. - Vedrai quanto ti faremo male se non chiudi quella fogna. Non sarai neanche più in grado di fare sesso senza che ti faccia male.

Strinsi i denti. Il disgusto che provavo per quegli uomini, se si potevano definire così, era enorme. Decisi di non dire più niente, avrei solo peggiorato la situazione. Se solo avessi ascoltato Percy.... Stupida me! Perché non lo ascolto mai? Ha sempre ragione in qualche modo. Non poteva neanche aiutarmi lui era a casa a due isolati di distanza, era notte fonda e nessuno avrebbe sentito le mie urla.

Ero nella merda.

Trovai la forza di aprire gli occhi e vidi che quello davanti a me, che doveva essere il capo, mi stava guardando come se fossi carne da macello. Iniziò ad avvicinarsi e riuscii a vederlo meglio. Sembrava sui venticinque anni, alto e tozzo. Indossava una giacca da motociclista nera nello stile di Ares. Gli occhi erano neri, neri come il buio che ci circondava.

Si stava avvicinando troppo. Cercai di divincolarmi, mandai anche dei calci, ma non servì a nulla, ero bloccata al muro.

Mi baciò e mi costinse a schiudere le labbra, entrando nella mia bocca a forza. Mi morse il labbro forte, provocandomi dolore, ma facendolo anche sanguinare.

L'unica cosa che riuscivo a pensare era: "Che schifo". Mi impediva anche di urlare.

Finalmente scese sul collo ma non mi baciava, mi mordeva. E faceva pure male. Cercai di divincolarmi di nuovo, ma c'erano gli altri due che mi tenevano i polsi e il capo che mi teneva i fianchi, graffiandomi. Non riuscivo a urlare nemmeno adesso, il dolore mi lasciava un po' senza fiato e la paura mi impediva di far uscire la voce. Tremavo tutta. Mi aveva strappato la maglietta di dosso ed ero solo in reggiseno. Non eravamo proprio in estate quindi faceva freddo.

Senza Te Non VivoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora