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Stavo andando in farmacia a prendere i test di gravidanza.
Mi ero decisa, l'avrei fatto. Se fosse venuto positivo... Non so cosa avrei fatto.

Come l'avrei detto a Percy?Cos'avrebbe fatto lui? Mi avrebbe lasciato o mi sarebbe rimasto accanto? Sperai tanto che mi rimanesse accanto. Non l'avrei sopportato se mi avesse lasciato. Ma che diavolo pensavo? Certo che sarebbe rimasto con me. Lui non é tipo di ragazzo che lascia una ragazza incinta solo per il suo egoismo. Come potevo anche minimamente pensarlo?

Come se non mi fidassi di lui.

In più ciclo era saltato quel mese, avevo molto spesso la nausea, ero molto più gelosa e irascibile e mi era anche aumentato il seno. Era ovvio che fossi incinta. Avevo tutti i sintomi di una gravidanza. Niente ciclo, nausea, sbalzi d'umore e seno più grande, ce li avevo tutti!

Eravamo a Los Angeles ed era passato solo un mese da quando io e Percy eravamo tornati insieme. I sintomi erano arrivati due giorni dopo che ci eravamo riappacificati. Percy e mio padre erano andati in spiaggia mentre io avevo detto che non mi sentivo molto bene.

Presi il numero e feci la fila. Grazie al cielo non c'era tanta gente. Passò una mezz'ora e finalmente fu il mio turno. - Tre test di gravidanza.- dissi alla farmacista.

Lei annuì e mi guardò in modo strano, come se si chiedesse come una diciannovenne potesse anche solo pensare di essere incinta.

Vabbè contando che poteva essere mia madre, visti in suoi quarant'anni sicuri. Ai suoi tempi i figli si facevano molto più tardi, verso i venticinque-trent'anni.

Dovevo ammettere di essere molto giovane comunque. Una mia collega aveva ventisette anni ed aspettava il suo primo figlio, quindi io potevo considerarmi ancora una bambina dal punto di vista di una quarantenne.

Mi diede la busta e io feci per andarmene, ma mi bloccò. - Quanti anni hai, tesoro?- chiese mentre metteva i test nella busta.

- Diciannove da poco. - risposi timida, prendendo la busta in mano. Mi posai una mano sulla pancia, pensando al probabile bambino che stava crescendo dentro di me.

- Immagino sia stato un incidente. - disse scrivendo qualcosa al computer. Mi lanciò un'occhiata gentile, abbassando lo sguardo sulla mia mano sulla pancia piatta. 

Io annuii. - Già. - risposi, accarezzandomi la pancia. Mi sentivo un po' strana, forse mi stava già venendo la nausea.

- Posso sapere il tuo nome? - mi chiese, alzando lo sguardo dal computer. La guardai storta, un po' titubante. Non so perché ma ero molto strana in quel periodo, non solo perché forse ero incinta. - Perché?

Lei digitò qualcosa al computer, ma poi tornò a guardarmi negli occhi. - Perché se il test é positivo posso già sapere cosa darti. Tipo antismagliature e roba del genere.- spiegò, sorridendomi.

- Piper McLean. - mi arresi, passandomi una mano tra i capelli. Mi sentivo come se tutto nello stomaco si stesse rivoltando. Mi posai una mano sulla pancia.

Lei digitò il nome e poi sgranò gli occhi, guardandomi come se fossi un fantasma. - La figlia dell'attore? Tristan McLean? - chiese, con una reazione del tutto esagerata.

Rimasi un po' interdetta per la sua reazione decisamente esagerata.
- Sì. La figlia dell'attore. - il mio stomaco fece un rumore strano. Sperai che non avessero sentito nulla. - Potrebbe fare in fretta? Credo che mi stia venendo la nausea.

Alcune signore dietro di me dei versi quelli delle fangirl impazzite. - Quel McLean é un bell'uomo Mi sorprende che non sia diventato un sex symbol.- fece una di loro.

Senza Te Non VivoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora