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Fui svegliata dal Percy che si muoveva nel letto. Aprii gli occhi mugugnando infastidita, per poi sbadigliare e stiracchiarmi. Mi girai verso Percy che dormiva tranquillo rannicchiato nel letto.

- Sei così carino che non riesco ad arrabbiarmi - gli dissi, sorridendogli mentre gli accarezzavo i capelli. Mi sdraiai di nuovo accanto a lui, a guardarlo dormire.

Emise una specie di sbuffo, rannicchiandosi come un bambino. Mi fece quasi ridere. Gli stampai un bacio sulla testa e gli feci mettere la testa sul mio seno, cosa che adoravo fare.

Mi piaceva un sacco stringerlo a me, sentire che era lì con me, che non aveva paura di accoccolarsi a me come facevano i nostri figli. Sapevo che farlo gli ricordava sua madre, ma Percy sapeva che volevo solo farlo stare bene come meritava di stare.

Gli accarezzai i capelli, per poi spostare lo sguardo sulla sveglia sul mio comodino. Era ancora presto, quindi potevo anche riaddormentarmi. Diedi un bacio al mio amore e mi sistemai meglio con la testa sul cuscino.

Lui mugugnò qualcosa di incomprensibile e si strinse al mio seno, facendo un lungo sospiro. Sorrisi e lo strinsi a me, per poi chiudere di nuovo gli occhi. Era sabato, perciò potevamo dormire quanto volevamo.

Mi chiesi perché mi fossi svegliata così presto, ma non trovai una risposta valida perciò cercai di riaddormentarmi. Sospirai e chiusi gli occhi, mentre Percy si muoveva e metteva la testa lui cuscino.

Colsi l'occasione per sistemarmi tra le sue braccia e lui mi strinse nel sonno facendomi sorridere. Chiusi gli occhi e mi godetti il suo calore, sospirando tranquilla tra le sue braccia.

Erano sempre state il posto più sicuro del mondo, per me. Adoravo dormire tra le sue braccia, immersa nel suo profumo e nel suo calore, anche se d'estate faceva caldissimo. Dopo forse dieci minuti, le mie palpebre cominciarono a diventare pesanti.

Mi addormentai, poi fui svegliata dai miei bambini, che saltarono sul letto gridando: - Mamma! Papà! Sveglia! - Percy mugugno infastidito e si resse con il gomito. Si stropicciò gli occhi, mentre Michael gli saltava al collo.

Sorrise ancora assonnato e strinse il suo bambino a sé, scompigliandogli i capelli. Zoe invece si accoccolò a me sul mio seno, facendomi sorridere. Le accarezzai i capelli, mentre lei si stringeva alla sua mamma, cioé io.

- Ehi, piccoli! - li salutai dando un bacio ad entrambi. Micheal rimase tra le braccia del padre mentre Zoe mi abbandonava e andava dal papà, che diede un bacio a tutti e due.

- Come mai siete venuti a svegliarci? - chiese loro Percy, stringendoli entrambi a sé. Un po' mi pesava il fatto che quando eravamo tutti insieme si accoccolassero tutti a lui e non a me.

Pensai che Percy fosse nato per fare il padre. I bambini lo adoravano e volevano sempre che giocasse con loro. Erano la luce nei suoi occhi, come del resto anche la mia.

Michael si strinse nelle spalle, mentre anche Tommy saltava sul letto. Leccò tutti noi in faccia e fu l'unico ad accoccolarsi a me per un po' di coccole. Eravamo tutti nel lettone di mamma e papà.

Gli accarezzai la testina nera, mentre mi metteva le zampe sul petto. Guardai il mio bambino, che faceva a gara con sua sorella a chi si sarebbe aggiudicato papà.

- Ehi, piccoli! - li chiamai, sporgendomi verso Percy che aveva due bambini tra le braccia. - Perché non venite da mamma? Anche lei ha bisogno di coccole, sapete?

Percy mi sorrise e posò una mano sulla schiena di Zoe, per poi darle un bacio. - Vai da mamma, principessina - le disse, tirandosi a sedere con il piccolo Michael in braccio. - Ha bisogno di coccole.

Senza Te Non VivoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora