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Fui svegliata da Percy che mi sgrullava leggermente. - Sveglia, dormigliona - mi disse, mentre aprivo gli occhi e mugugnavo ancora un po' assonnata.

- Già sveglio? - gli chiesi stiracchiandomi, con la voce impastata dal sonno. Mi girai verso di lui, che mi sorrise accarezzandomi i capelli.

- Mi sono svegliato presto per via di un incubo e Tommy voleva che lo portassi fuori, così sono uscito - mi spiegò, mentre gli accennavo un piccolo sorriso.

Mi strinsi di nuovo nel letto, stripicciandomi gli occhi. - Che ore sono? - gli chiesi, guardandolo mentre Tommy saliva sul letto e mi salutava scondinzolando.

- Sono ancora le sei e mezza - mi rispose, sdraiandosi accanto a me. - I bambini non si sveglieranno prima delle sette e mezza, quindi abbiamo tempo per un po' di coccole - aggiunse mettendosi sopra di me.

Risi e gli feci spazio tre le mie gambe, allacciandogli le braccia al collo e baciandolo con passione sulle labbra. Avevamo fatto l'amore la notte prima, perciò io ero nuda, mentre lui si era già tolto la maglietta.

Lui ricambiò il mio bacio con la stessa passione, accarezzandomi le gambe. Abbassai una mano verso i suoi pantaloni, abbassando la zip e sfilandoglieli. Li scalciò e poi li lanciò da qualche parte, iniziando a baciarmi il collo.

Il piacere iniziò a farmi sospirare, mentre tiravo la testa indietro per dargli più pelle da baciare. Mi inarcai, quando toccò un punto molto sensibile proprio sotto la linea della mandibola.

Scese sui seni, prendendoli tra le mani e baciandole ogni millimetro, lasciando anche un paio di succhiotti. Mi mordicchiò i capezzoli, cosa che sapeva mo faceva impazzire.

Sentivo la sua erezione fremere contro l'interno della mia coscia, cosa che mi fece gemere. Lui scese verso i seni, accarezzandomi la schiena dall'alto verso il basso, per poi sfiorare l'inguine e infilare due dita dentro di me.

Il piacere mi diede alla testa. Gemetti forte poi Percy posò le sue labbra sulle mie, per impredirmi di gemere troppo forte e svegliare i bambini. Mi morse il labbro, solleticandomi la femminilità con le dita. Gemetti di nuovo contro le sue labbra e sorrise, soddisfatto dei miei gemiti.

- Percy... - gemetti, mentre abbassavo una mano verso i suoi boxer, dove la sua erezione fremeva. Li abbassai, sfiorando la sua erezione e facendolo gemere. Poi glieli sfilai del tutto.

Percy tolse le dita da dentro di me e mi prese per le cosce, non aspettando oltre. Io gemetti impaziente, seppellendo le dita nei suoi capelli e inarcandomi verso di lui, facendo combaciare le nostre eccitazione.

Percy mi penetrò con una spinta decisa, che mi tolse il respiro mentre una forte scarica di piacere mi accarezzava il corpo. Gemetti forte, stringendolo a me.

Iniziò a spingere, facendomi gemere contro le sue labbra ad ogni spinta. Anche lui gemette un po' di volte, tenendomi per le cosce mentre spingeva in me. Lo strinsi forte a me, inarcandomi verso di lui ad ogni spinta, in una specie di danza di fuoco.

Intanto il piacere aumentava sempre di più, fino a che mi ritrovai a non avere più pensieri in testa. Poi, ad un tratto, il piacere scoppiò nel mio basso ventre come una bomba atomica. Per non svegliare i bambini, mi trattenni dall'urlare mordendo il labbro a Percy, che venne insieme a me riempendomi di lui per poi sdraiarsi sul materasso accanto a me.

Ansimai, ancora tutta formicolante per via del piacere di pochi secondi prima. - Ti amo - gli dissi, accoccolandomi al suo petto. - Sono passati anni e riesci ancora a farmi impazzire.

Percy mi sorrise. - Senti chi parla - replicò, per poi accarezzarmi la schiena con una mano, mentre allungava l'altra verso il comodino, prendendo una foto.

Senza Te Non VivoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora