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Quella notte, mi svegliai in preda a un incubo. Mi tirai bruscamente a sedere, mentre singhiozzavo come non facevo da tempo. Mi sentivo le guance bagnate, infatti quando me le tocca erano piene di lacrime.

Non avevo un incubo così orribile da tempo. Cercai di calmarmi e Piper parve sentire il mio nervosismo, perché mugugno un po' e aggrottò la fronte, stringendosi tra le mie braccia.
Mi posò una mano sul petto, che sembrò alleviare un po' il dolore a esso. - Stai bene? - sussurrò assonnata, ma anche preoccupata per me. - Il tuo cuore batte a mille.

- Sì, principessa - le risposi, asciugandomi le lacrime con il dorso della mano. - É solo un incubo, sta tranquilla.

Lei si strinse di nuovo a me, lasciandomi un bacio sulla guancia che mi fece calmare quel tanto che bastava per far smettere i singhiozzi. Si rilassò tra le mie braccia, mentre le accarezzavo i capelli.

Chiusi gli occhi, traendo un respiro profondo. Il respiro della mia bellissima Piper si fece regolare e schiuse un po' le labbra, poi farfugliò qualcosa che non riuscii a capire. Mi accarezzò il petto, facendomi sorridere mentre la stringevo a me.

Quella notte, nell'incubo, avevo sognato che ci venivano portati via i bambini ingiustamente, non so il motivo. Piper era disperata, nell'incubo. Piangeva a dirotto e continuava a urlare che non potevano portarli via da noi.

I bambini piangevano ancora più di Piper mentre li portavano via da noi. Io non riuscivo nemmeno a muovermi, non sapevo cosa fare, mi limitavo a stringere Piper tra le braccia, che piangeva disperata.

Cercai di non pensarci, accarezzando la mia bellissima principessa, nonché mia futura moglie. Era così bella, pensai. Nonostante mi avesse fatto soffrire più di chiunque altro, mi aveva anche donato ciò che più amavo al mondo: i miei figli.

Ripensai a come fosse stato doloroso scoprire che mi tradiva con un altro, come le mie giornate fossero vuote e piene di silenziosa agonia quando l'avevo mandata via di casa. Qualche volta l'avevo sognata, in quel periodo in cui eravamo stati lontani.

Sognavo i tempi felici: come ci svegliassimo abbracciati la mattina, come si accoccolasse a me quando guardavamo un film, come si addormentasse tra le mie braccia, come facevamo l'amore così innamorati da perdere la testa.

Nonostante per me fosse ormai acqua passata, quando Piper mi aveva detto che dopo tutto quel casino, a casa di mio padre, mi aveva tradito di nuovo era stato un brutto colpo. Certo, non così forte da distruggermi come il primo, ma ha fatto comunque male.

Lei era scoppiata a piangere e mi aveva detto che le dispiaceva e che non avrebbe mai voluto farmi male come mi aveva fatto. L'avevo perdonata, anche se certe volte avevo ancora un po' paura che ci ricadesse.

Lo sanno tutti, le figlie di Afrodite la maggior parte delle volte sono delle traditrici. Ti fanno stare bene per un po', poi ti spezzano il cuore solo per divertimento. Piper però era sempre stata diversa dalle altre figlie di Afrodite e poi, al cuor non si comanda.

Da quando era successo tutto quel casino, ero molto più geloso per quanto riguardava lei. Lo so, forse é normale dopo un tradimento come quello, ma cercavo comunque di nasconderlo.

Durante quell'orrendo periodo dopo che avevo accettato di ricominciare, ogni volta che guardava un altro qualcosa dentro mi faceva male, come se avessi paura che qualcun altro potesse portarmela via di nuovo.

Abbassavo lo sguardo e deglutivo come se volessi mandare via il dolore insistente al cuore che tornava ogni volta che guardava troppo un altro. Le stringevo forte la mano, inconsciamente, così lei se ne accorgeva e distoglieva lo sguardo.

Senza Te Non VivoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora