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Fui svegliata dal pianto dei miei bambini. Mugugnai e mi voltai verso la culla dei bambini, tirandomi a sedere. Percy si tirò a sé la coperta e si rannicchiò al lato opposto del letto.

Presi Michael che piangeva dalla culla e lo posai sul letto, tra me e Percy. Poi presi anche Zoe, poi li cullai entrambi. - Ehi, bambini - dissi loro, ancora assonnata. - Avete fame, eh, mostriciattoli?

Aprii la zip della maglietta del mio pigiama, tirando fuori entrambi i seni. Avvicinai i miei bambini ai miei capezzoli e loro si attaccarono, iniziando a ciucciare il latte dai miei seni.

- Dai, mangiate, piccoli - dissi loro sorridendo. Mi appoggiai alla parete del letto, sbadigliando. Nonostante fossi stanca, perché erano tre mesi che mi svegliavo nel bel mezzo della notte per allattare Zoe e Michael. - É buono, eh?

- Hanno fame, eh? - domandò una voce, quella di Percy, che si avvicinò a me circondandomi le spalle con un braccio. - Ciucciano tanto?

- Sì - risposi, assonnata. Mi appoggiai a lui, sospirando. - Zoe é molto più delicata di Michael. - sorrisi, accarezzando il viso di mio figlio. Ciucciava tanto. Sorrisi, mentre Zoe ciucciava il latte dal mio seno. - Mi sembra di essere una mucca.

Percy rise leggermente. - Sei più bella di una mucca - mi disse sorridendo. Mi stampò un bacio sulla guancia, cingendomi le spalle con le braccia. - E i nostri figli non sono dei vitellini - sorrise ai nostri bambini. - Sono dei bellissimi bambini.

Zoe smise di ciucciare il latte dal mio seno, così la passai a Percy, che la accolse tra le sue braccia con un sorriso. - Ehi, Zoe - le disse, facendole il solletico sul pancino. - Non hai più fame? La mamma ti ha allattato abbastanza, eh?

Zoe rise. La sua risata era un suono fantastico. Percy continuò e lei sorrise, ridendo in modo adorabile. Tommy saltò sul letto, leccando Percy e la bambina sul volto. Percy rise ma poi lo scansò un po' dalla nostra bambina, ma accarezzandolo comunque sulla testolina nera.

- Ehi, piano, piccolo! - lo fermò dal leccare sulla faccia sua figlia. - Non é un leccalecca, smettila! - Tommy gli saltò addosso, leccandolo sulla faccia.

Rimanemmo un po' in silenzio, poi accarezzai entrambi i miei bambini. - Sai - cominciai, accarezzando la guancia di Michael. - Ieri stavo guardando un film mentre i bambini dormivano. - guardai Zoe giocare tra le braccia del padre e Michael ciucciare il latte dal mio seno. - C'era una donna a cui venivano portati via ingiustamente i figli, senza che lei potesse fare nulla.

Guardai Percy, che mi strinse a se, lasciandomi un bacio sulla tempia. - Non so che farei se succedesse anche a me. Nonostante alcune volte siano fastidiosi e non sia libera di fare molte cose, non sopporterei che mi vengano strappati dalle braccia e portati via, senza che possa fare nulla.

Percy mi strinse forte, guardando i nostri bambini. - Piper, nessuno potrà mai portarceli via. - mi tranquillizzò, mentre le lacrime mi bagnavano gli occhi. - Non permetteremo a nessuno, nessuno, che sia dio, mortale o mostro, di portarci i nostri figli. Su questo ci si può giurare.

Si strinse al petto la piccola Zoe. - La prima volta che li ho tenuti in braccio, entrambi, ho giurato a me stesso che non avrei permesso a nessuno di far loro del male. - mi confidò. Poi sorrise. - Sai, mi veniva da piangere. Era un'emozione così forte, sono riuscito a malapena a controllarmi.

- Non sai com'è stato tenerli stretti a me, quel giorno - replicai, accarezzando il mio bambino, che non smetteva di ciucciare il latte. - Il cuore a cominciato a battermi forte e gli occhi mi si sono riempiti di lacrime. Ho capito subito, solo guardandoli, di amarli più di ogni altra cosa al mondo.

Le lacrime mi rigarono le guance, ma non era per tristezza. Percy lo notò e mi diede un bacio sulla guancia, asciugandomi le due lacrime che mi avevano rigato le guance. - Non piangere, Pip - mi consolò, strigendo tutta la nostra famiglia tra le braccia. - Sono qui con noi, tutti e due. Non succederà loro nulla, nessuno di noi due lo permetterà. Saranno al sicuro con noi, piccola. Guarda Michael come ciuccia il latte, ha proprio fame eh?

Senza Te Non VivoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora