Song: Take You
Fort Lauderdale ha delle spiagge fantastiche e ad essere sincera non avrei mai pensato di poter rimanere così meravigliata alla vista di questo oro che si protende verso il mare cristallino.Il volto di Juss illuminato dallo scoppiettare continuo della brace è divino: ogni smorfia assume una sfumatura diversa.
C'è armonia nella compagnia e si nota a primo impatto, ci avviciniamo molto velocemente scansando l'ultimo nugolo di persone alzate.
Non pensavo vi fosse così tanta gente qui, sembra quasi essere un raduno.Lo sciabordio delle onde mi rapisce, mi ritrovo a fissare la luna sferica specchiarsi nel mare.
Deglutisco appena gli occhi di Justin si alzano su di noi, in quel mare nocciola ci vedo una strana luce.
Ha le mani che scivolano lente sulle corde consumate di una vecchia chitarra.
Provo a distogliere lo sguardo ma sembro essere entrata in un campo magnetico, tutti i miei sensi stanno vertendo in quella direzione."So lost, I'm faded." conclude la strofa leccandosi le labbra con i suoi occhi grandi e rossi ancora su di me.
Vengo tirata via con forza da Lena tuttavia i miei occhi non si staccano minimamente da quelli di lui.
La musica viene interrotta, veniemo assalite dai ragazzi esuneranti i quali provano ad afferrare i panini da sbocconcellare.<<Mi servi, Belle.>> Il tono sufficiente di Justin mi sorprende all' altezza del collo, tra sangue e brividi.
Con il nervosismo a fior di pelle tento di restare il più possibile al passo, non vorrei doverlo ammettere ma è un appiglio in questa calca anonima e non è facile scansare ragazzi già ubriachi intenti ad allungare le mani e ad agitarsi intorno privi di lucidità.
La luce dei fuochi scoppiettanti rimanda immagini di gente di cui non conosco l'identità e che illimitata da bagliori fiochi sembra inquietare.
<<Cosa devo fare?>>
È chino di fronte a me, si muove agile in quel costume blu capace di far risaltare la sua figura snella imperlata di sudore nel mentre l'oscurità lo inghiotte.I muscoli guizzano sotto sforzo,nello smuovere alcuni oggetti e nel sollevare scatoloni.
<<Nulla, seguimi.>>
è calmo, non lo comprendo come del resto sempre.
Noto qualcosa di diverso nei suoi tratti, come se finalmente qualche brutto pensiero lo abbia lasciato respirare a fondo.
Faccio per prendere uno scatolone ma di tutta risposta ricevo un'occhiata truce.
Vorrei solo rompere questo muro di solitudine che lo divide dal mondo.
Solchiamo la spiaggia bianca via via sempre più deserta, le urla dei gabbiani, l'oceano che borbotta...
<<Justin, lasciati aiutare.>> azzardo nuovamente.
La sua smorfia di dolore muove in me qualcosa che pensavo fosse sepolto ed è proprio questo che mi manda in bestia: dopo tutto il male reciproco dovrei solo gioirne invece del suo dolore me ne faccio carico inconsciamente, cosa che evidentemente lo disturba come anche le mie premure.
<<Lascia stare.>>
Impila gli scatoloni gli uni sopra gli altri poi ,con un gesto filmineo, asciuga il sudore che dalla fronte scivola verso le guance rosso fuoco.

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Shadows
FanfictionUn amore scelto e voluto da due persone vulnerabili, il destino in accordo con un passato truce. Una vita di eccessi, di litigi, di dipendenze emotive dove amare è ferirsi reciprocamente, volersi a tal punto da possedersi senza remore, scambiando c...