Due occhi color ambra mi catturano immediatamente, è lui.
Dopo aver raggiunto il lido che solitamente frequentiamo e avergli mandato tramite messaggio alcune informazioni sul dove e sul come incontrarci non si è fatto più sentire e ciò mi ha causato non poca ansia.
Cerco di nascondere il battere incessante del cuore e il rossore sulle guance voltandomi verso Lena che dal suo canto sta fremendo dalla gioia.
Se qualcuno ci vedesse probabilmente ci reputerebbe molto carine: gli occhi accesi, il sorriso stampato in faccia e nessuna rughetta espressiva che non sia leggera e pittoresca.
Nel momento in cui l'ennesimo colpo di vento ci sorprende rabbrividisco, sposto i capelli di lato aiutata dalle mie dita tremanti ed ancora una volta lo trovo pericolosamente vicino: se ne sta lì di fronte a me con quel sorrisetto beffardo e le mani grandi nascoste dentro le tasche della felpa grigia mentre quei due occhietti malefici puntano alla parte di me più fragile.
<<Belle.>>
Fa porgendomi il cinque, ho le mani sudatissime per l'agitazione ma lui sembra non importarsene tanto da incrociare la sua destra alla mia e lasciarla ricadere morbida lungo il fianco.
<<Ragazze, frappé?>> chiede James mimando un saluto all marinara.
Scoppiamo tutti a ridere eppure l'assenza di Chad e Lucas mi procura molto dispiacere: non doveva essere un'uscita a quattro, per quanto possa sembrare tale non avevamo programmato nulla di questo genere ,anzi, non vedo neanche l'utilità visto che io e Juss non siamo una coppia.
<<Gli altri?>>
Azzardo nel preciso istante in cui Justin piega il capo sullo schermo del suo cellulare.
Non posso sbirciare la sua reazione per via della visiera del cappellino grigio ma immagino che abbia sorriso.
Odio questo fatto, con chi starà mai parlando?
"Non sono fatti tuoi" mi ricorda il mio subconscio e ha dannatamente ragione.
<<Stanno dormendo.
Abbiamo fatto un casino assurdo per farli svegliare ma niente, c'hanno detto di andare a quel paese.>>
Mette via il cellulare e sta lì a fissarmi: è lo stesso sguardo con cui mi ha guardata il primo giorno ovvero lo sguardo da stronzetto acido.
Noto come lo sguardo scivoli sulla mia figura più volte, scrutando centimetro per centimetro ogni lembo di pelle.
<<Non hai mai visto una bicicletta?>> esordisco in tono di scherno, sorride subito ed è un sorriso sincero.
<<No, sei solo buffa.>>
Risponde tirandomi un buffetto sulla guancia scompigliando i miei boccoli disordinati.
Per l'imbarazzo o forse per il fatto che io tenda sempre e costantemente a scappare da Justin abbasso lo sguardo sul cellulare dove una delle tante notifiche attira la mia attenzione.
Zia🌸:
Potresti tornare a casa? Devo parlarti, è urgente.
Incrocio lo sguardo felice di Justin, è luminoso e profondo forse uno sguardo sincero.
Sono combattuta: lasciare tutto e ritornare a casa oppure ignorare e trascorrere un pomeriggio insieme ai miei amici?
Il mio lato responsabile ha la meglio sugli occhi ambra di Justin Bieber e lo spirito inconfondibile di James.
<<Devo tornare a casa.>> sbuffo procurandomi un'occhiata torva di Justin, una di quelle occhiate che non vedevo da un po'.
<<Ma come, perché?>>
Lena sembra tenerci davvero, cosa dirle? Eppure non riesco a staccare lo sguardo dal viso contratto di Justin, percepisco il nervosismo anche dalle belle mani che tormenta in continuazione.
<<Mia zia, non so cosa voglia...
Posso raggiungervi più tardi e nel frattempo potremmo sbarazzarci di queste?>>
Indico le biciclette che effettivamente pesano e non sono d'aiuto.
Ho segretamente paura della reazione di Justin, eppure so di potermi fidare e lo so per certo perché ora quegli occhi sono immobili su di me come se stessero cercando di capirmi e non giustiziarmi.
<<Non ti preoccupare.>> sussurra.
Ci stiamo man mano riavvicinando e questo è fondamentale per me: finalmente tutto va nel verso giusto, non sono più inadatta.<<Aspetta, ti accompagno.>> fa Justin sotto lo sguardo attento di James che ci trafigge con quei suoi begli occhi blu.
Mi volto di scatto, lo vedo correre verso me con quei fili di grano al vento e gli occhi accesi.
Non so cosa sia cambiato: una settimana fa ci sbranavamo, sette giorni di inferno mentre ora ci comportiamo come migliori amici.

STAI LEGGENDO
Shadows
FanfictionUn amore scelto e voluto da due persone vulnerabili, il destino in accordo con un passato truce. Una vita di eccessi, di litigi, di dipendenze emotive dove amare è ferirsi reciprocamente, volersi a tal punto da possedersi senza remore, scambiando c...