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Tre ore.
Tre lunghe ore passate a girare per l'intera Beacon Hills, alla ricerca del misterioso ragazzo che a mio parere, oltre che misterioso, è anche invisibile.
Seguirne l'odore è stato inutile alla fine, poiché era sparso dappertutto, seppur in poca quantità, ma l'alpha non ha voluto arrendersi.
Ci siamo divisi per ampliare le ricerche, io ho passato il tempo insieme a Scott e Stiles.
Sono davvero simpatici e invidio l'evidente rapporto di fratellanza che si è instaurato fra di loro, ma a mio discapito non credo che quest'ultimo si fidi molto di me.
<<Sai che c'è Elisa?>>
Appunto.
<<Non riesco capire come tu sia già praticamente nel branco nonostante ci conosciamo da due giorni.>>
<<Davvero?>> domando stupita, non cogliendo il sarcasmo.
<<No ovviamente, ma tutta questa situazione mi pare un grande dejavu.>>
Sono sbucata dal nulla e mi sono subito intromessa nelle loro faccende, perciò capisco bene a cosa si riferisce e in effetti non ha tutti torti.
<<Lei non è come Theo, Stiles. Lo ha detto anche Deaton, se questo può rassicurarti.>> lo ammonisce l'alpha alzando gli occhi al cielo.
Il ragazzo in questione mi scruta diffidente dallo specchietto retrovisore.
<<Deaton si era fidato anche di Theo all'inizio. E come è finita? Tu sei quasi morto!>>
Sono il soggetto principale della conversazione eppure mi sento completamente esclusa da essa.
<<Prima di tutto Theo è cambiato, o almeno ci sta provando. Lo abbiamo ripetuto più volte Stiles, non discutiamone più. E poi Elisa si è diversificata da lui sin dall'inizio.>>
<<Ovvero?>> domanda l'umano scettico, rendendo me curiosa della risposta.
<<Quando l'abbiamo trovata nel bosco, sai qual è la prima cosa che ho fiutato? Paura.>>
Abbasso lo sguardo riflettendo.
Ha ragione, ero terrorizzata e anche se penso sia stata una cosa in un certo senso normale, mi fa sentire debole.
Io odio avere paura, perché quando ho paura non riesco a ragionare lucidamente, perdo la testa, divento impulsiva.
Di solito ragiono sempre tanto e su tutto e non riuscire più a farlo demolisce ogni granello della mia forza e del mio coraggio, rendendomi fragile ed indifesa ed io odio sentirmi in tal modo.
<< Troveremo una soluzione.>> mi rassicura Scott protendendosi dal sedile anteriore per stringermi una mano.
<<Te lo prometto.>>

Improvvisamente le sue vene si espongono maggiormente, colorandosi di un nero intenso, ma prima che possa anche solo preoccuparmi, accade l'impensabile.
Spalanco gli occhi trattenendo il respiro.
Non vedo più niente, come se fossi diventata cieca di colpo e fatico a respirare, come se qualcuno stesse tentando di soffocarmi.
Che cosa sta succedendo?
Lo sfondo buio che blocca la mia vista si schiarisce e inizio a vedere delle immagini.
Figure scure, sfuocate, non riesco bene a distinguerle.
Sento Stiles imprecare e urlare a Scott di staccarsi, ma non riesco a vederlo, non riesco a percepirlo.
In compensò però, vedo delle armi, tante armi.
Pistole, fucili, coltelli, tutte riposte ordinate su degli scaffali grigi, ma prima che possa anche solo pensare di fare qualcosa, tutto d'un tratto torno a respirare.
Torna anche la vista e osservo ancora stordita Scott in preda ad una crisi epilettica.
Stiles lo chiama a gran voce, scuotendolo brutalmente, ma non sembra funzionare.
Gli occhi mi bruciano e nonostante stia ancora annaspando in cerca d'aria, scuoto la testa cercando di riprendermi.
Devo fare assolutamente qualcosa.
<<Scott!>> urlo sporgendomi e toccandogli un braccio.
Prima che possa fare qualcos'altro, quest'ultimo caccia un urlo, mescolato ad un ruggito, poi si accascia svenuto sul sedile.
Stiles appoggia la testa sul suo petto e tira un sospiro di sollievo quando sente il suo cuore battere ancora e solo ora mi sembra davvero di tornare a respirare.

<<Scendi dalla Jeep.>>
Il tono freddo dell'umano mi fa rabbrividire.
Deglutisco forte mentre apro la portiera, scendendo dalla macchina senza alcuna protesta.
Il ragazzo fa lo stesso, facendo dei respiri profondi e mettendosi le mani fra i capelli.
<<Che cosa hai fatto?>> articola quasi in un sussurro.
Non so cosa rispondergli, poiché non ne ho la più pallida idea, ma questo lo altera maggiormente.
<<CHE COSA HAI FATTO!?>> ripete urlando.
Sto iniziando seriamente ad avere paura.
<<I-io...>> balbetto, senza sapere effettivamente come rispondere.
<<TU COSA, EH!?>>
<<Cos'è successo?>>
Theo, Liam, Mason e Corey scendono velocemente dalle loro auto avvicinandosi.
Devono averci raggiungo dopo aver sentito il ruggito del loro alpha.
<<CHIEDETELO A LEI!>> sbraita Stiles avvicinandosi in modo minaccioso.
Liam e Mason si avvicinano per bloccarlo, costringendolo a darsi una regolata, mentre Theo viene da me, controllando che io sia tutta intera.
<<Sto bene.>> dico per rassicurarlo, pur non essendone del tutto certa.
<<Sicura?>>
Annuisco, l'agitazione palpabile agitata, ma un verso trattenuto di dolore fa voltare tutti verso la jeep, da dove Scott sta scendendo a fatica, con una mano poggiata sulla testa.
Subito tutti corrono verso di lui, me compresa, ma Stiles mi ferma.
<<Stagli lontana!>> mi avverte truce, ma il suo tentativo di intimidirmi viene bloccato.
<<Non è stata colpa sua Stiles.>> articola l'alpha ora ripresosi.
<<E tu come lo sai?>> domanda il suo migliore amico con la solita nota di scetticismo.
<<L'ho visto.>>


In Another WorldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora