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<<Non ci siamo, non ci siamo...>>
La Monroe continua a fare avanti e indietro in quello che sembra il salotto di non so che casa.
Non vedo molto bene, è come se tutto fosse sfocato, ma la voce e la sagoma della donna sono perfettamente distinguibili.
<<Quell'idiota... si è fatto catturare come se niente fosse e ora parlerà di certo. Meno male che non l'ho informato propio su tutto...>>
Sembra che stia facendo un discorso a se stessa, ponendosi questioni e rispondendosi da sé.
È abbastanza inquietante e il fatto di vedere male mi terrorizza solo di più.
È come se mi fossi tolta gli occhiali da vista, che in realtà non ho mai avuto.
<<La pagheranno, la pagheranno molto cara...>>
Perché mi sto avvicinando?
I miei piedi si muovono da soli nella sua direzione.
Ora sono dietro a quello che penso sia un divano, ma ancora qualche passo e...

<<Elisa!>>
Liam mi strattona leggermente, la sua voce ridotta ad un sussurro.
Mi metto a sedere piano, portando una mano a sfregarmi gli occhi.
<<Tocca me?>>
Come risposta annuisce.

Metto i piedi a terra con l'intento di alzarmi, ma rimango immobile non appena il sogno appena fatto mi torna alla memoria.
<<Che succede?>> mi domanda il beta, con un'espressione incline alla preoccupazione.
<<Niente di grave, solo un sogno.>> gli rispondo scuotendo leggermente il capo, come per scacciare via i pensieri.
<<Sappiamo bene entrambi che i tuoi non sono solo sogni...>> articola, accennando un sorriso.
Ricambio l'ultimo gesto a mia volta, alzandomi dal letto e raggiungendo una posizione eretta.
Prima di andare a dormire mi sono concessa una rapida doccia e mi sono cambiata e anche se mi ha tolto preziosi minuti di sonno, devo dire che ne è valsa la pena.
I capelli profumano ancora di quel dolce shampoo alla camomilla e miele che per sfortuna sta per finire.
L'odore è delicato, così come la mia capigliatura di un biondo cenere dopo l'utilizzo.
Ora capisco come fa Lydia ad avere i capelli sempre così perfetti.
A proposito della banshee...
Mi volto verso il letto, osservando prima il lato vuoto, precedentemente occupato dalla sottoscritta, poi il lato dove la ragazza in questione è serenamente addormentata.
È struccata, gli angoli della sua bocca sono leggermente incurvati all'insù, in un lieve sorriso, le palpebre rilassate, il respiro regolare.
I capelli sono appoggiati alla rinfusa sul cuscino e la posizione del corpo non prospetta certo di essere una delle più comode.
Eppure è incredibilmente bella.
Mi chiedo però il perché non abbia ancora avuto una delle sue visioni.
È come se mi fossi appropriata involontariamente dei suoi poteri e ora, tutto quello che dovrebbe essere capace di vedere lei sono costretta a subirlo io.
Perché si, diciamocelo, senza troppi giri di parole, non è di gran conforto essere una messaggera di morte.

Mezza umana, mezza banshee e mezza lupo mannaro... stento ancora a crederci.

Altra cosa che ancora non mi è chiara è il perché si sia offerta di dormire con me, dato che inizialmente pensavo avrebbe passato la notte con Stiles.
Ho notato che non sono una coppia, come si intuiva dalla serie.
Certo si parlano e vi è un rapporto molto stretto fra loro, ma non capisco il motivo della loro possibile rottura.

<<Se vuoi posso farlo io al posto tuo.>>
La voce di Liam mi riscuote dal turbine di pensieri nella mia testa.
Alle undici di ieri sera, abbiamo decretato che eravamo tutti troppo stanchi e stravolti per fare qualsiasi altra cosa che non fosse riposare, così ci siamo accampati come meglio potevamo.
Io e Lydia abbiamo dormito in quella che ormai è diventata la mia stanza e la rossa mi ha rimproverato per non aver scelto inizialmente quella più grande.
Scott e Stiles hanno occupato la camera di fianco alla nostra e l'ultima stanza da letto è stata presa da Liam, Theo e Corey.
Deaton non ha accettato di rimanere qui per la notte, riferendo che la sua abitazione era più che sicura e che, se ci fossero stati eventuali problemi ci avrebbe certamente avvisato.
Abbiamo lasciato Giacomo legato alla sedia.
Ora che si è scoperto essere una specie di licantropo, anche se ancora sottosviluppato come me, il timore che si possa liberare e scappare è aumentato, quindi le corde sono rimaste al loro posto e in più, tutti hanno dovuto sforzarsi e fare dei turni di sorveglianza.
Ho insistito perché anche io potessi partecipare e fare la mia parte, così ora tocca a me.
<<No, tranquillo. Non preoccuparti.>>
Mi sono presa questo impegno per cercare di contribuire tanto quanto gli altri e intendo rispettare il mio dovere.
<<Che ore sono?>> domando con uno sbadiglio.
<<Le sei, la sveglia è tra un'ora.>>
Annuisco, poi entrambi usciamo dalla stanza, dirigendoci in differenti direzioni.
Lui va nella camera con Corey e la chimera, mentre io mi avvio al piano inferiore.

In Another WorldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora