<<Siamo arrivati.>> annuncia Isaac parcheggiando il veicolo, seguito da quello di Theo.
<<Finalmente!>> esclama Liam e mi trovo completamente d'accordo con lui.
Grazie all'episodio avvenuto al motel ho potuto riflettere su svariate questioni, tra queste una è riguardante il mio branco.
Mi sono affezionata a tutti, a qualcuno un po' di più, a qualcun altro un po' di meno.
Questi ragazzi mi hanno insegnato tanto e mi hanno donato l'accoglienza e l'affetto che avevo sempre desiderato e sono vogliosa di ricambiare.
Voglio fargli capire che, come loro ci sono e ci sono sempre stati per me, io ci sono e ci sarò sempre per loro.
Voglio abbracciare Lydia, ringraziandola di essere stata la migliore amica che non ho mai avuto.
Voglio abbracciare Scott, ringraziandolo per avermi insegnato a trovare il lato positivo in ogni cosa.
Voglio abbracciare Stiles, per avermi insegnato ad essere forte nonostante le mie debolezze.
Voglio abbracciarli e ringraziarli uno ad uno per quanto sono stati meravigliosi e magnanimi nei miei confronti, sento il bisogno di provargli tutto il bene che gli voglio, di dimostrargli la mia presenza e spero davvero di riuscire a farlo il prima possibile.<<Ragazzi, c'è qualcosa che non va.>> ci riferisce Giacomo mentre siamo intenti a salire le scale.
Non mi ha rivolto parola per tutto il resto del viaggio e non sembra ancora intenzionato a farlo, ma la sua espressione preoccupata mi allerta.
Sondo l'aria con l'olfatto, riscoprendo l'acida aroma della paura mischiata a quella della polvere da sparo.
Riprendo velocemente a salire le scale, sentendo le voci dei miei amici che mi implorano di fermarmi, ma non posso dargli ascolto, non quando il resto del branco potrebbe essere in grave pericolo.Apro con violenza la porta scorrevole di metallo del loft, riscoprendo una scena raccapricciante.
La grande finestra è quasi completamente rotta e i suoi pezzi di vetro sono sparsi ovunque, i mobili distrutti ed è presente del sangue secco spalmato sulle pareti e sul pavimento.
Quasi mi viene un infarto quando sento i passi svelti di qualcuno che scende le scale a chiocciola, ma un sospiro di sollievo mi abbandona quando noto una folta chiama biondo fragola sbucare alla fine di esse.
Corro incontro alla banshee e senza neanche darle il tempo di salutarmi gli salto addosso, stringendola in un abbraccio soffocante.
<<Che cosa diamine è successo qui!?>> esclama la chimera entrando nell'appartamento, seguita dagli altri.
Facce sconvolte evidenziano i loro volti.
<<Siamo stati attaccati dai cacciatori qualche ora fa.>> ci comunica l'alpha scendendo anche lui dalle scale.
Lo vedo trattenere il respiro quando incontra lo sguardo di Isaac.
Lo seguono anche Mason, Jackson, Ethan, Derek e Peter, ma qualcuno manca all'appello.
<<Dov'è Corey?>> chiedo sempre più preoccupata.
Lo sguardo basso del ragazzo di colore e la lacrima solitaria che gli percorre lentamente la guancia mi fa intuire la risposta.
La Monroe ha rapito qualcuno, di nuovo.
Un mostruoso senso di rabbia divampa dentro di me e mi viene voglia di ritirare tutte le riflessioni compiute la notte precedente.Forse Scott ha davvero ragione.
Scott, colui che percepisce la gentilezza in uno schiaffo, colui che è stato ripetutamente ferito e che nonostante tutto sorride ancora, colui che vede del buono in tutto e tutti.
Lui si è arreso tempo fa all'idea che forse non proprio tutti si posso salvare.
Ha tradito uno dei suoi più profondi ideali per colpa di quella maledetta donna.
Magari c'è stato un tempo in cui l'animo di quest'ultima era gentile, ma a quanto pare quel tempo è finito.<<Elisa...>> mi richiama Liam, ma la sua voce è lontana.
Sono troppo concentrata nel trattenere la rabbia per rispondergli; gli artigli conficcati nella pelle, l'odore di sangue fresco che torna a riempire l'aria.
<<Elisa, i tuoi occhi...>> ritenta di catturare la mia attenzione il beta, ma anche questa volta fallisce miseramente.
Le mie gambe poi iniziano a muoversi quasi da sole mentre mi dirigo verso la porta.
Scendo le scale velocemente, seguita da tutti gli altri che tentano di fermarmi.
Mi dispiace, non è mia intenzione farli allarmare, ma ho bisogno di sfogare la mia ira.
<<Dove stai andando!?>> mi urla dietro Ethan cercando di prendermi per il braccio, ma io con facilità lo scanso.
<<Ad uccidere una persona.>> rispondo senza smettere di camminare.
<<Mi dispiace signor Clifford.>> articolo fermandomi e voltandomi verso il diretto interessato, provocando una reazione a catena.
<<Le chiedo scusa, ma penso propio che non mi fermerò. >>
Detto questo mi volto nuovamente e inizio a correre.
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In Another World
FanfictionE se ti ritrovassi improvvisamente catapultato nel mondo di Teen Wolf? Dal testo: > ammette tornando seria. Ha lo sguardo di chi sa che cosa accadrà, lo sguardo che solo una portatrice di morte può avere e con queste poche parole, riesce a spaventar...