Pagina bianca

7.1K 208 46
                                    

Uno scrittore americano di nome George David Aiken, una volta disse che se un giorno ci svegliassimo e fossimo tutti dello stesso colore, della stessa razza e dello stesso credo, troveremmo comunque un'altra causa di pregiudizio entro mezzogiorno.

Einar ha letto questa frase da qualche parte, forse in passato su un libro di scuola o magari scorrendo semplicemente la home di qualche social network, ricorda di non averla mai capita fino in fondo ma in questo preciso momento, mentre vede i suoi compagni riversare nella loro conversazione pregiudizi su pregiudizi si ritrova a capirla fino in fondo. Einar per la prima vera volta da quando è entrato in questa scuola comprende a pieno quel clima di competizione che tutti hanno cercato di nascondere da quando sono entrati, perché nonostante siano divisi in due squadre diverse, Ferro e Fuoco, la competizione della puntata è soltanto una facciata. Fuori da quello studio loro stanno sempre insieme, nello stesso hotel, divisi in stanze che sono comunque sullo stesso piano. Consumano tutti i pasti della giornata insieme, escono insieme, provano insieme, si divertono insieme. Einar l'unico clima che aveva avvertito era quello di amicizia e sintonia che si era creato tra di loro, ma adesso, in questo preciso momento, ricorda che in fin dei conti sono all'inizio di un lungo percorso che vedrà come vincitore soltanto uno di loro. Di un lungo percorso che li vedrà sfidarsi e non più per gioco, la vittoria di uno sarà la sconfitta di un altro ed è giusto così, sono qui per questo, ma Einar deve ammettere che non gli dispiaceva. Il pensiero di portarsi fuori da questo programma non solo un'esperienza professionale e di vita ma anche degli amici, qualcuno di importante che potrebbe rimanere pure dopo. In fondo un po' ci spera ancora che sia così.

Eppure eccole qua, le maschere che cadono ora, che siamo verso la fine di gennaio e oggi hanno visto un nuovo alunno entrare nella scuola.

Irama, si chiama così il ragazzo dagli occhi di ghiaccio che ha spiazzato e conquistato un'intera commissione. È entrato nello studio e Einar è rimasto subito colpito dalla sua presenza, dal suo modo di parlare, dalla sua fatica ad esprimersi talmente adorabile che sembrava quasi studiata. Maria lo ha presentato, riassumendo brevemente la sua storia partendo dal suo esordio a Sanremo. Irama (che tra l'altro è un nome d'arte. Filippo Fanti, è così che si chiama) con un sorriso imbarazzato ha detto alla commissione che probabilmente penseranno che sia un pazzo, perché ha strappato un contratto discografico di cui in realtà non gli interessa se poi gli impedisce di fare quello che più gli piace, di fare la sua musica, di esprimersi come vuole. Balbettava, era impacciato e si mangiava le parole, eppure era perfetto così. Li ha conquistati anche per questo, beccandosi quattro sì, una felpa ed un banco nella squadra del Fuoco.

La puntata è finita da un bel po' e i ragazzi sono ancora tutti spaparanzati sui divanetti della sala relax, a recuperare energie, a smaltire un po' di quella solita adrenalina e... a sparlare del nuovo arrivato. Pregiudizi, soltanto una valanga di pregiudizi su un ragazzo che non ha ancora avuto l'occasione di dimostrare qualcosa, di farsi conoscere davvero.

"Ragazzi ma dai, ancora vi state chiedendo come abbia fatto ad entrare?" domanda Filippo, mentre si coccola Carmen che sta stesa accanto a lui. "È raccomandato."

"Certo, sicuramente" ci riflette su Carmen, trovando questa ipotesi quella più appropriata. "E da chi secondo voi?"

"Lo avete sentito, no? Ha detto che ha perso Sanremo nell'anno di Gabbani. Lui poi ha fatto carriera, potrebbe averlo raccomandato benissimo anche lui."

"Ma anche Ermal, eh. Potrebbe essere possibile."

Einar sbuffa, senza riuscire a trattenersi. Non è per niente d'accordo con quello che stanno dicendo i suoi compagni, anzi, in tutta onestà pensa che se Irama avesse avuto occasione di farsi raccomandare adesso non sarebbe qui, ma avrebbe continuato la sua carriera, con il suo contratto discografico e tentando di andare avanti con le raccomandazioni. Se invece è arrivato al punto di strappare quel contratto significa che non aveva alternative. Che era rimasto solo.

Tra le nuvole e fumo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora