Tra le nuvole e fumo

Una rosa senza spine

"Fil, lavo i denti che devo scappare" gli dice Einar a mo' di scuse, quando entra in bagno senza bussare e sapendo benissimo che Filippo stia sotto la doccia da almeno dieci minuti.

Non che la cosa gli crei imbarazzo, anzi: sono giorni che lui e Filippo hanno cominciato a fare cose. E per cose si intende che se il lenzuolo del loro letto nella camera dei maschi potesse parlare, direbbe cose che i minori non potrebbero ascoltare. È stato bello, insomma, è bello, perché Einar aveva paura di non saperci fare, di essere quello meno esperto tra i due cosa che effettivamente è, ma non c'è stato un vero momento in cui questo gli è pesato. Con Filippo è tutto così naturale, spontaneo, tutto quello che c'è stato tra loro è nato da un bacio che si è trasformato in qualcosa in più, che si è arricchito di passione e voglia di appartenersi e da allora non sono esistite regole o uno più bravo tra loro due ma soltanto loro due e basta, le loro mani seguono l'istinto, rincorrono il desiderio fino a che non l'hanno afferrato con tutte le loro forze per soddisfarlo e poi frenarlo e non esiste un manuale per questo, per l'istinto, per la voglia che hanno l'uno per l'altro. Al massimo sono i loro corpi a dettare le regole e seguirle non è mai stato così facile.

Quindi no, non c'è stato imbarazzo ma soltanto il consolidamento di un legame su cui nessuno avrebbe scommesso neanche un centesimo. Stanno bene insieme e stanno vivendo una settimana davvero fantastica, sotto ogni aspetto. Sia sentimentale che lavorativo.

Sì perché passano gran parte delle loro giornate in sala prove, Einar ha scoperto di sentirsi più sicuro se prova le canzoni che ha da preparare in duetto con Filippo. Sente che rispetto alla settimana scorsa sta migliorando tantissimo grazie a lui, sente che sta imparando a lasciarsi andare una volta e per tutte, e sente che comunque andrà la finale farà una bellissima figura.

Oltre a dare il meglio di loro alle prove si stanno anche divertendo, Einar non ha mai riso così tanto, neanche quando erano al pomeridiano e condivideva la stanza sia con Filippo che con Simone. Sarà che si sente spensierato adesso come non si è mai sentito prima, sarà che si sente spensierato proprio adesso che è il momento meno adatto, perché non dovrebbe, perché dovrebbe avere un migliaio di pensieri per la testa ma il pensiero che questi siano gli ultimi giorni con Filippo lo stanno incoraggiando ad ignorarli e a viversi fino in fondo ogni istante. Alla vita reale ci penserà quando ci tornerà, non ora.

"Devo assolutamente finire di provare la canzone di Cremonini perché ho la sensazione che oggi ci verranno a prendere e ci porteranno da qualche parte, lo fanno ogni anno con i finalisti e non riuscirei a godermi la giornata pensando di aver lasciato in sosp- Filippo!"

Einar non riesce a fare in tempo a finire la frase, perché mentre si sta asciugando la bocca sente delle mani familiari afferrarlo per i fianchi e delle labbra morbide attaccarsi al suo collo. Solleva la testa giusto in tempo per vedere lo spettacolo che si presenta alle sue spalle: Filippo ha lasciato il getto della doccia aperto perché se l'avesse chiuso avrebbe attirato la sua attenzione, ha aperto silenziosamente l'anteprima della doccia e lo ha aggredito alle spalle. Sì, aggressione. È l'unica parola che ad Einar passa per la testa mentre guarda attraverso lo specchio Filippo alle sue spalle, completamente bagnato e con le sue dita fredde che lo stanno accarezzando sotto la maglia del pigiama. Questo ragazzino lo manderà fuori di testa prima o poi. Dura comunque tutto appena qualche istante, perché Filippo lo fa voltare e lo fa sedere sopra la lavandino. Fa scendere le dita giù sotto l'elastico dei suoi boxer mentre si infila tra le sue gambe e finalmente lo bacia.

"Joder" geme Einar, nascondendo la testa nell'incavo del suo collo mentre Filippo gli bacia il suo.

Improvvisamente lo vede bloccarsi, sollevare la testa e guardarlo curioso. Ed è troppo tardi quando capisce da cosa deriva quella luce che ha negli occhi. "Che hai detto?"