"Voglio parlarti di me
tu cosa hai saputo di me?
mi manca mancare a qualcuno
vieni, ti porto dove si parla di te""Fili, Fili dai su, svegliati"
Filippo sospira ancora ad occhi chiusi, allungando il braccio e tastando il materasso accanto a lui per capire cosa sta succedendo e chi lo sta svegliando. Ci arriva in un secondo momento, quando gli torna anche la sensibilità del corpo e sente qualcuno seduto sulla sua pancia, insieme a delle dita piccine che giocherellano con i suoi orecchini. Apre gli occhi lentamente giusto in tempo per vedere il piccolo Oliver, comodamente seduto su di lui, in attesa di vederlo svegliarsi.
"Oh, finalmente!" esclama, buttandosi con la testa nell'incavo del suo collo e solleticandogli il mento con i ricci. Filippo sospira di nuovo, assonnato, mormorando un "ciao" mentre stringe il suo bambino forte a sé. "Pensavo che non ti svegliassi più. Perché sei senza maglia nel lettone?"
"Perché - uhm, ieri mi sono addormentato qui. Di nuovo" sussurra Filippo, optando per una mezza verità. Ed è vero. Da quando sono tornati da Monza è stato difficile riuscire tornare a non vivere insieme, separarsi la sera e rivedersi la mattina dopo, ma ce l'hanno fatta. Ieri però è stata una serata particolare, Ollie è stato tutto il pomeriggio con lui a provare per la recita e la sera Filippo è rimasto fino a tardi per distrarlo, essendo l'unico a sapere cosa farà stasera. Ad Einar non lo ha detto, hanno deciso entrambi che sarà una sorpresa. Fatto sta che si è fatto veramente tardi, si sono messi nel lettone tutti e tre e quando Ollie si è addormentato ed Einar è andato a rimetterlo a letto, alzarsi e lasciare Einar da solo in questo letto gli sembrava un peccato madornale. "Tutto okay, amore? Dov'è papà?" gli domanda dolcemente, accarezzandogli il collo e tirandolo per dargli un bacio leggero sulla fronte.
"Ho paura per stasera, non voglio fare una brutta figura" sussurra Ollie, rimettendosi seduto e abbassando gli occhi imbarazzato.
"Ma no, pulce, non farai alcuna brutta figura. Abbiamo provato il pezzo centomila volte e sei bravissimo, te lo giuro" lo rassicura dolcemente Filippo, scostandogli i ricci dalla fronte e accarezzandogli una guancia con dolcezza. "Dico davvero, piccolo. Mi emoziona tantissimo sentirti suonare."
"Ma io sono bravo perché ci sei tu" ribatte Ollie, mordicchiandosi le labbra nervoso. È adorabilmente agitato, mentre se ne qui seduto sulla pancia di Filippo, con la maglia blu del pigiamino che gli scende morbidamente sulle gambe e i pantaloni di pile abbinati. I ricci tutti imbrattati, gli occhietti rossi e con quest'aria tipica che ha quando è sveglio da poco. "Io lo so che devo essere bravo lo stesso però posso tipo, essere bravo lo stesso la prossima volta senza di te? Stasera voglio che tu sia lì."
"Ma certo che stasera sarò lì, pulce. Non mi perderei la tua recita per nessun motivo al mondo" lo rassicura prontamente Filippo, afferrandolo per i fianchi e facendolo stendere sul letto affianco a lui. Lo tiene fermo per i fianchi, mentre Ollie traccia con il dito il tatuaggio 6311. "Ascoltami, l'intervista a Milano è alle due. La recita è alle sei. Io e Lori ci andiamo in macchina, sarò da te in largo anticipo, okay? Lo so che ti avevo detto di essere libero in questo periodo ma mi hanno imposto di fare questa cosa, non ho potuto proprio rifiutare perché è il mio lavoro però sarò da te in tempo. Te lo prometto."
"Okay" sussurra Ollie, con un filo di voce.
"Okay" ripete Filippo, sporgendogli per dargli un altro bacio sulla fronte. "Me lo dici dov'è papà?"
"In bagno a lavarsi, tra un po' deve andare a lavoro."
"E tu a scuola, quindi fila a lavare i dentini piccola pulce" gli dice, solleticandogli i fianchi fino a che Ollie non si ritrova a saltare giù dal letto per disperazione. Filippo se ne sta fermo a letto un altro po', dopo un minuto si alza e decide di raggiungere i due in bagno. Si sofferma sulla soglia della porta a guardare Einar aiutare Ollie ad asciugarsi la bocca, non lo sa perché ma questa visione lo fa sorridere.
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Tra le nuvole e fumo
FanfictionQuando Filippo Fanti (in arte Irama) entra a far parte di Amici non solo porta nella scuola se stesso e le sue canzoni ma anche la sua anima, i suoi scheletri nell'armadio, l'isola che gli è cresciuta dentro insieme a lui, i suoi ricordi, la sua ani...