Lo hai voluto tu

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"Ehi, ben svegliato principessa" mormora Lori, quando un Filippo estremamente assonnato entra in cucina e si avvicina prontamente alla macchinetta del caffè. "Mi sono svegliato venti minuti fa, sono andato nella tua vecchia stanza per controllare Ollie e ho trovato tu ed Einar nel letto insieme a lui. Siete seriamente diventati paranoici fino a questo punto?"

"Storia lunga, dopo ti racconto" borbotta Filippo, versandosi del caffè e aprendo il frigo per assicurarsi che Lori abbia comprato il latte per la colazione di Oliver. "Piuttosto, io quando sono arrivato ho trovato Ale. Come, quando e perché è andato via?"

Lorenzo sbuffa, lasciandosi cadere su una sedia e guardando il vuoto per qualche istante. "Si è presentato ieri sera qui a casa. Avrei voluto cacciarlo, ma c'era Oliver e non mi andava di fare troppe scenate davanti a lui. Così l'ho fatto restare, e all'inizio tentavo di tenerlo alla larga con la scusa del bambino ma cazzo Fil, ma quale bambino? Oliver non faceva altro che cercare di lasciarci soli, è un fottuto genio del cazzo - "

"Sì, lo so" soffia Filippo, lasciandosi andare ad un sorriso divertito. "Lo faceva pure con me e con Einar."

"Be' così facendo ci ha fatto parlare, tanto. E sono così incazzato - così incazzato, Filo, perché quello stronzo di merda è venuto fino a qui per chiedermi di venire al suo cazzo di matrimonio. E la cosa peggiore è che me lo ha chiesto dopo avermi bombardato di "mi manchi", "non posso stare senza te". Lo ha fatto passare quasi come un invito carino, capisci? E io non - non capisco mai un cazzo quando me lo ritrovo intorno, e mi mancava così - così tanto Filo, che ho ceduto. Mi ha ricordato che siamo cresciuti insieme, che non sarebbe normale se io non ci fossi in una giornata così importante per lui e alla fine ho accettato per questo, perché prima di essere questo era il mio migliore amico. Non lo so come farò a superare quella giornata. E come se tutto questo non bastasse stamattina mi sono svegliato e lui già non c'era, se non fosse per voi che lo avete visto penserei di averlo immaginato."

"Ce la farai" sospira Filippo, sedendosi a capotavola e sfiorandogli il polso in segno di conforto. "Lori, a prescindere da tutto, devi venirci a quel matrimonio e dimostrare che sei superiore, che sei superiore pure a lui. Io ti starò vicino tutto il tempo, e non soltanto io. Oliver saprà come distrarti, ne sono certo."

Lori si lascia andare ad un mezzo sorriso triste. "E tu ed Einar che cosa ci fate qui, me lo dici adesso? Vi ho rubati il marmocchio ieri sera per potervi lasciare la casa tutta per voi e mi venite a dormire qua?"

"Lascia perdere, Lori" sbuffa Filippo, poggiandosi contro lo schienale della sedia. "Abbiamo litigato."

"Stai scherzando? Avete litigato ieri che sei tornato?"

"Per forza, Lori. Gli ho detto del tour e ha dato di matto, mi ha detto che sono un egoista del cazzo e tanta altra roba che non sto nemmeno qui a ripeterti. Io ho scazzato male e sono venuto qua, lui mi ha seguito e alla fine ci siamo addormentati così. Non so che cazzo fare."

"Be', parlarci magari? Quando puoi mi spieghi meglio come sono andate le cose, che non è che ci ho capito molto" confessa Lori, consapevole del fatto che il suo migliore amico non possa parlare molto con Einar ed Oliver che potrebbero svegliarsi da un momento all'altro. "Be' comunque io il latte per Oliver l'ho preso ieri prima di venire qua, Einar non lo so cosa mangia a colazione, quindi"

"Einar non fa colazione" lo tranquillizza Filippo, posando il suo caffè e alzandosi per andare a scaldare il latte ad Oliver. "Che schifo, Lori. Sarebbe stato meglio farcela quell'ultima data anziché affrettare i tempi."

"Già" sbuffa Lorenzo, lasciandosi cadere con la testa sul tavolo.

***

"Filo tesoro, la pianti di girare come una trottola per casa?" sbotta Patrizia, rimproverando suo figlio mentre tenta di concentrarsi sul bottone che sta tentando di cucire alla giacca del suo nipotino. Ollie intanto se ne sta seduto sul tavolo davanti a lei, con le gambe a penzoloni e gli occhi fissi sulle mani della nonna che gli sta sistemando la giacca.

Tra le nuvole e fumo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora