"Ragazzi sono serio, voi degli scherzi simili a quelli di ieri sera non me li dovete fare più o giuro che comunico alla redazione che i miei compagni esercitano bullismo su di me e che, per questa ragione, sono costretto a cambiare stanza" ripete Einar per quella che forse è la centesima volta da stamattina. Lui, Filippo e Simone stanno camminando verso la sala prove pronti a cominciare questa nuova giornata ma lui niente, è fermo a ieri sera e sembra che non abbia alcuna intenzione di smuoversi da lì. "Il fatto che l'interruttore della luce del bagno sia fuori la porta non vi autorizza a spegnerla per spaventarmi mentre io sono sotto la doccia!"
Simone e Filippo scoppiano a ridere, ripensando a ieri sera. Con Einar si divertono proprio tanto, è permaloso e suscettibile e fare scherzi ad uno come lui è molto più divertente che farseli tra di loro. La verità è che Simone è davvero tanto contento di questo nuovo entrato nella scuola, perché ha un compagno di giochi e soprattutto qualcuno che infastidisca Einar insieme a lui. Insomma, non potrebbe essere più divertente di così la loro forzata convivenza.
"Dai Ein, non ci pensare" gli dice Filippo, lasciandogli una carezza tra il ciuffo che Einar avverte molto come una presa per il culo. Così sbuffa, spostandosi e allungando il passo per allontanarsi da questi due ragazzi che da quasi una settimana a questa parte si prendono gioco di lui.
"Siete proprio antipatici, basta vi odio" sbuffa, mettendosi a braccia conserte e inscenandosi offeso e infastidito. E questa è la parte più divertente perché Einar che si lamenta non è poi così raro ma fa ridere comunque.
"No bro guarda come corre! Oddio che lo perdiamo" esclama Simone, prendendo palesemente in giro Einar. E ovviamente Filippo non ci pensa due volte a rincarare la dose, saltando sulla schiena di Biondo e urlandogli di correre. Sentono una mezza risata di Einar mentre lo raggiungono di corsa e questo da la conferma ad entrambi che alla fine Einar non ce l'ha poi così tanto con loro, così continuano a prenderlo in giro fino a che non entrano nella scuola e mettono piede in corridoio. E a quel punto smettono soltanto perché dalla sala relax sentono Zic, che con il microfono aperto, dice qualcosa del tipo: "Come Einar, ti rendi conto?"
Il silenzio cala improvvisamente sui tre ragazzi, mentre si guardano tra di loro e percorrono il corridoio a piccoli passi. Il tono di voce di Zic non sembra affatto gentile ed Einar se n'è accorto, perché sembra piuttosto stranito e anche dispiaciuto di poter sentire qualcosa che non gli piacerà. E infatti.
"Io stimo tantissimo Carlo come professore ma non può venire e giudicare la mia musica, quello che sono. Insomma, viene qui e mi dice che io ho la voce, forse ho pure tecnica ma che non trasmetto. Non emoziono perché non sono profondo e che forse dovrei essere un po' più come Einar. Mi ha detto che un po' di umiltà non mi farebbe male, che persino quello lì, Irama, sta cercando di ispirarsi a lui. Einar nelle sue canzoni ci mette la sua storia, si fa forza sul suo dolore, si fa il solito piantino ed è ovvio che trasmetta. E pensa un po' che stupido che sono stato a venire qui e a credere che mi avrebbero giudicato per la mia voce e per la mia tecnica e non perché non ho una storia, e invece? A quanto pare non conto più di uno che non ha voce né tecnica e che non farà mai strada."
Intanto tutti e tre arrivano fuori alla sala relax e restano fermi davanti alla porta ad ascoltare tutto il resto, e in realtà Filippo non sta ascoltando nemmeno così bene, non ha la più pallida idea di quale storia parli Lorenzo, riesce solo a sapere e ad avvertire e a vedere che Einar ci sta male per quello che ha sentito. Simone sussurra un "che testa di cazzo" mentre lui se ne sta in silenzio a fissare Einar, Einar che sta zitto come lui, Einar a testa bassa, Einar con gli occhi lucidi e il respiro tremolante. Einar che non si merita questo perché sì, Filippo lo ha capito che la tecnica non è il suo punto forte, che non è perfetto, ma ha capito anche che arriva come pochi. Che è come un temporale che non è preciso e mai nemmeno potrà essere considerato come tale, ma che arriva forte e chiaro e fa tremare tutto. Ed è terribile che ci siano persone al mondo che non abbiano la sensibilità necessaria per cogliere la poesia di tutto questo, la poesia di ciò che è perché in questo universo dovrebbero essere capaci di tremare ed emozionarsi davanti a una canzone cantata come la canta lui, che ci riversa dentro tutto ciò che è e tutto ciò che sente. Invece evidentemente non è così ed Einar deve sempre essere messo da parte, accusato, denigrato, quando andrebbe soltanto esaltato perché è spettacolare e meriterebbe davvero che tutti la piantassero di ascoltarlo con le orecchie e giudicarlo e che cominciassero un po' a farlo con il cuore perché per quello è decisamente imbattibile. È col cuore che Filippo lo ha ascoltato la prima volta e da allora non è stato più lo stesso. E gli fa male vedere Einar stare così male, respirare pesantemente, rischiare di crollare e non ce la fa più, non può starsene fermo, non sa come si fa. Così senza dire una parola irrompe nella sala relax, trovando Lorenzo seduto su un divanetto insieme a Sephora. Si alza di scatto e sgrana gli occhi quando vede Einar e Simone dietro di lui e capisce che forse, sicuramente, hanno sentito tutto.
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Tra le nuvole e fumo
FanfictionQuando Filippo Fanti (in arte Irama) entra a far parte di Amici non solo porta nella scuola se stesso e le sue canzoni ma anche la sua anima, i suoi scheletri nell'armadio, l'isola che gli è cresciuta dentro insieme a lui, i suoi ricordi, la sua ani...