Come mille lame

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La hall dell'albergo stamattina sembra la sala d'attesa di un aeroporto poco prima della partenza, è piena di ragazzi che vanno da un'altra parte all'altra, trascinando trolley e parlando a telefono per approfittare di queste ultime ore in cui potranno usufruire del loro cellulare prima di andare al serale. Se, ci andranno al serale. Gli esami di ammissione continueranno nella puntata di oggi e purtroppo per qualcuno di loro queste saranno le ultime ore nella scuola, si vedranno strappare via un sogno proprio ora che sono ad un soffio per realizzarlo. Perché sì, andare al serale significa esibirsi in prima serata, essere giudicato da artisti importanti, famosi, essere sotto l'occhio attento di discografici ed esperti, l'esperienza del pomeridiano è stata bella ma non era altro che una scuola, dove studiavano, venivano interrogati e dovevano rispondere con la loro musica ma adesso è diverso.

Accedere al serale significa che la preparazione del pomeridiano è stata così completa che adesso potranno cavarsela da soli con le loro forze, come dei veri e propri professionisti.

Einar se ne sta seduto su uno dei divanetti della hall e ha appena finito di parlare a telefono con un suo amico, quando all'improvviso sente delle braccia scivolare sulle sue spalle e delle labbra posarsi sulla sua tempia. "Ciao Ein."

"Fil" lo chiama lui, a sua volta, posando le mani sulle sue braccia e girandosi a guardarlo.

"Era lei?" gli chiede Filippo, spezzando per un attimo la magia perché lo deve sapere. Ora, ora che si è svegliato con ancora impresso nella testa il sapore delle sue labbra e dopo una notte in cui si è quasi illuso che potesse essere soltanto suo.

"No, no. Non parliamo da quando abbiamo litigato" gli dice Einar, sincero. Tralasciando quella volta in cui erano al campetto e Valentina ha provato a telefonarlo, davvero non si sentono da quando hanno avuto quella lite al telefono tempo fa. La sera del suo primo bacio con Filippo. "Tu? Non telefoni nessuno? Guarda che dopo non abbiamo molto tempo, mi sa."

"Magari non passo l'esame e parlo con tutti da vicino, che ne sai?" la butta lì Filippo, scavalcando il divano per sedersi accanto a lui.

"Non dire cazzate Ira, se non ci arrivi tu al serale rinuncio pure io, do fuoco agli studi e... scendo in piazza a protestare perché seriamente se non lo meriti tu, nessuno di noi può meritarlo" gli dice Einar, convinto e nonostante Filippo detesta questa cosa che si sottovaluti sempre così tanto, ama il fatto che sia sempre così buono, puro, che sia altruista e mai egoista, che sarebbe capace davvero di compromettere il suo percorso per fare ciò che lui reputa la cosa giusta. Sembra così innocente eppure allo stesso tempo invincibile. Filippo sente di aver veramente perso la testa per lui.

"Oh, voi qua state!" esclama Biondo, avvicinandosi e sedendosi esattamente in mezzo a loro. "Scusate, devo fare il terzo incomodo fino alla fine. Sono stanco morto raga"

"Emma?" gli chiede Filippo, dolcemente, dandogli una gomitata leggera per farlo riprendere. Si vede che è stanco perché ha dormito poco come quasi tutti loro, ma si vede anche che l'idea di essere spaventato da Emma lo terrorizza. Si guarda velocemente intorno e vede che è lo stesso anche per le altre coppie che si sono fermate, sono tutti spaventati, e poi ci sono lui ed Einar che stanno facendo del loro meglio per non pensarci. Non lo sa quanto la cosa possa esserli d'aiuto, magari farà più male dopo non pensarci adesso, ma almeno si stanno godendo questi ultimi momenti insieme al meglio.

"Abbiamo passato tutta la notte a parlare, io non lo so Filì. Non lo so, voglio essere fiducioso e pensare che non ci separeranno" mormora, nascondendo il viso tra le mani come se questo potesse servire a farlo scappare dalla realtà per qualche momento. Filippo gli posa la mano sulla spalla in un vano tentativo di consolarlo ed Einar fa lo stesso, si guardano e per un solo momento sembra che stiano pensando entrambi alla stessa cosa. "Se finiamo tutti e tre nei blu insieme però spacchiamo, il serale lo comandiamo noi" aggiunge, per sdrammatizzare ed è questo il bello di Simone, non si abbatte mai e risolve tutto con una battuta e una risata.

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