"Che poi se si potesse resetterei il cuore
parlando un'altra lingua sarei un colore
e poi se si potesse ti porterei altrove
dove questi palazzi diventano un fiore"Filippo non è mai stato un grande ottimista, nella vita.
Guardandolo da una prospettiva superficiale di lui non si direbbe questo, sembra sempre così tranquillo, così spensierato (ed è incredibile come riesca a sembrare tale e al contempo perennemente pensieroso) ma la verità è che proprio il suo essere così tanto pessimista che lo spinge a viversi la vita in questo modo, alla giornata, come se ogni giorno fosse l'ultimo. Pensava di averlo sempre fatto, di aver vissuto sempre intensamente, ma mai come in questi giorni sta realizzando di non averlo mai fatto così tanto. Di non essersi mai sentito, in questo modo.
È pessimista perché mancano pochi giorni all'inizio del serale e sente che, semmai ci arriverà, lui ed Einar verranno divisi in squadre diverse e saranno costretti a vivere quasi tre mesi l'uno lontano dall'altro. Alla fine non è poi così tanto e in fin dei conti potranno vedersi una volta usciti dal programma, ma sa che sarà completamente diverso quando torneranno alle loro vite, quando verranno travolti da quello che li aspetta fuori e sentiranno di non avere abbastanza spazio per poter stare vicini. Sta cercando di non pensarci ma lo sta avvertendo nel profondo che qualcosa sta per finire. E indipendentemente da come andranno le cose da ora in poi, non sarà più lo stesso. Non mangeranno più la pizza in una camera d'albergo alle tre di notte, non sarà svegliato bruscamente per uscire quando la città sta dormendo, non sarà circondato da disturbatori che gli rubano la penna quando scrive e al contrario non avrà Einar vicino che passa la notte sveglio con lui a leggere i suoi versi. Non ci sarà più niente di tutto questo e ora che si sta avvicinando la fine sente che, nonostante siano stati due mesi bellissimi, non li abbia vissuti davvero fino in fondo come avrebbe voluto.
Non ha baciato Einar, ad esempio.
Lo ha baciato lui quella volta quando erano ubriachi eppure nonostante l'alcol e i baci che gli annebbiavano la testa trovò la lucidità di fermarlo appena in tempo e dirgli che non era ancora pronto, trovò una lucidità che non aveva mai avuto, mai, neanche da sobrio, che non avrebbe mai pensato di avere proprio con qualcuno che voleva così tanto come voleva Einar in quel momento. Stando con lui però ha scoperto che, per quanto il desiderio certe volte possa essere imbattibile e infinito, c'è qualcosa che sa essere anche più forte dell'attrazione: la protezione, il conforto. La consapevolezza che per quanto sia stato bello e intenso tutto ciò che hanno vissuto non è un film, ma è la vita reale e forse non sono ancora pronti.
E questa cosa comunque dovrebbe farlo scrivere, lui vorrebbe scrivere ma il solo pensiero di distogliere lo sguardo da Einar per abbassare la testa e concentrare tutta la sua attenzione su un foglio bianco per la prima volta lo fa sentire come se significasse sprecare solo tempo. Esattamente non lo sa da quando ha cominciato a pensare questo, sa soltanto che di Einar vuole godersi ogni momento e sa che ad oggi è la sua più grande fonte di ispirazione: si aggrapperà a tutte le sue forze a quella penna quando lui non ci sarà.
Una delle tante cose che ha imparato ad amare di Einar, è che non è molto bravo a rispettare i suoi spazi. Lui non riesce mai a capire quando è il momento in cui vuole stare da solo, no, lui irrompe all'improvviso e anche se in quel preciso momento Filippo è tentato quasi dal mandarlo via, cambia idea esattamente due secondi dopo quando lo vede fare lo scemo e sorridere in quel modo buffo e contagioso. Da quando conosce Einar sta lentamente dimenticando cosa significhi voler restare solo, anche adesso che se ne sta qui in disparte non sta facendo altro che aspettarlo, sperare segretamente che si accorga di lui e lo raggiunga per spazzargli via questa malinconia nel tempo di un sorriso.
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Tra le nuvole e fumo
FanfictionQuando Filippo Fanti (in arte Irama) entra a far parte di Amici non solo porta nella scuola se stesso e le sue canzoni ma anche la sua anima, i suoi scheletri nell'armadio, l'isola che gli è cresciuta dentro insieme a lui, i suoi ricordi, la sua ani...