"Nel silenzio di mille parole
c'è chi sogna senza fare rumore"La panchina del parco con il passare degli anni è rimasta sempre la stessa: lo stesso colore marroncino, le stesse scritte sopra con i pennarelli indelebili, le stesse dediche d'amore che una vita fa qualche adolescente ci ha lasciato. Filippo si ritrova a chiedersi se queste persone stanno ancora insieme, se sono diventate grandi, che fine hanno fatto, la parte un po' più inquietante di lui si domanda perfino se sono ancora vive. Pensa a questo mentre se ne sta steso sulle gambe del suo migliore amico, ad osservare il cielo sopra le loro teste e a dividere con lui la terza sigaretta della serata. Sarà che sono entrambi cresciuti, che si sono lasciati alle spalle da tanti anni i tempi in cui andavano in giro a divertirsi, ma quando ha chiesto a Lori cosa volesse fare la sera prima del suo matrimonio la risposta dell'amico è stata immediata: voleva stare da solo con lui, come ai vecchi tempi, come lo sono stati sempre prima che Ale ripiombasse nelle loro vite e gli rubasse il cuore, prima di conoscere Einar, prima di tante cose.
Sì, domani Lori si sposa e a Filippo gli manca un po' il fiato quando realizza che ce l'hanno fatta.
La proposta di matrimonio di Alessandro è arrivata circa sei mesi fa, e con qualche anno di ritardo, ma a quanto pare ci teneva davvero a rendere tutto quanto perfetto. E infatti Lori su questo non ha niente da ridire, perché per quanto sia stato imbarazzante quella volta a Roma uscire dall'albergo e trovarsi Piazza Navona piena di persone che cantavano e ballavano per lui, è stato bello. È stato bello perfino quando Alessandro è arrivato da lui in sella ad un cavallo - "perché volevi che fosse tutto perfetto, allora ho preso lezioni di equitazione in questi mesi. Ecco dov'ero quando uscivo la mattina presto" - non ha potuto fare altro che dirgli di sì, certo che sì, mille volte sì. Il suo meraviglioso fidanzato che a distanza di anni ancora si sentiva in colpa per aver quasi sposato la persona sbagliata, così tanto da pensare di farsi perdonare dandogli quella proposta di matrimonio in grande che Lori gli aveva richiesto.
E adesso sono tutti a Monza perché è qui che si sposeranno, ed è sulla stessa panchina del parco dove sono cresciuti che Lori e Filippo stanno passando la serata prima delle nozze. Bevendo qualche birra, fumando insieme e ricordando i vecchi tempi.
"E i figli? Li volete i figli?" gli chiede Filippo curioso, passandogli la sigaretta e guardandolo dal basso.
Lorenzo sospira, come se avesse pensato a questa cosa per tantissimo tempo, e alla fine si lascia sfuggire una domanda. "Non lo so, Filo. Com'è essere papà?"
"Sfiancante" risponde Filippo senza alcuna esitazione, strappandogli un sorriso. "O almeno, lo è per me e per Einar. Le nostre carriere stanno andando a gonfie vele e non è facile coincidere le nostre vite di successo con Ollie, la scuola, e tutto il resto. Per fortuna l'autunno prossimo comincerà le medie e - be', io ed Einar abbiamo deciso di farlo andare a scuola a piedi per abituarlo, e tra un annetto magari gli faremo prendere l'autobus per andare alle lezioni di pianoforte, inizierà ad essere più autonomo ma è comunque un figlio che ha bisogno di attenzioni. Pensavamo che col passare degli anni sarebbe stato più semplice gestirlo, ma avevamo ignorato il pensiero che sta andando incontro all'adolescenza. Quindi sì, è sfiancante. Però - però sai, l'altro giorno abbiamo litigato per un motivo che onestamente neanche ricordo, e dopo qualche ora è venuto da me e mi ha detto: "scusami, papi, non volevo deluderti" e mi si è sciolto qualcosa dentro. Quei momenti ripagano ogni difficoltà, Lori. Non lo so com'è essere padre, ma so com'è essere il papà di Ollie ed è bello. È bello in un modo talmente insano che darei la vita per lui, ma rimane comunque il legame più bello, più forte e più intenso che tu possa mai avere."
"Be', sì, Ollie è fantastico però ti è capitato, Fil. Non sei andato a cercarlo, non hai deciso di averlo ancor prima di conoscerlo, e se io e Ale volessimo - ecco, avere un figlio, dovremmo fare questo. Pensarci. Deciderlo. Capisci cosa intendo?" gli chiede Lori, prendendo un altro tiro dalla sigaretta prima di passargliela. "Se adesso Einar venisse da te e ti dicesse di volere un altro figlio, cosa diresti?"
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Tra le nuvole e fumo
FanfictionQuando Filippo Fanti (in arte Irama) entra a far parte di Amici non solo porta nella scuola se stesso e le sue canzoni ma anche la sua anima, i suoi scheletri nell'armadio, l'isola che gli è cresciuta dentro insieme a lui, i suoi ricordi, la sua ani...