Apro gli occhi e vengo accecata dalla luce del sole. Guardo l'ora e sono già le 7:15. Ancora mezza intontita, rotolo giù dal letto e finisco sul pavimento, dove poi rotolo fino alla porta. Dopo essere uscita dalla mia stanza, mi dirigo strisciando a terra fino alle scale, dove mi metto seduta e scendo tutti i gradini restando sempre seduta.
Lo faccio tutte le mattine.Lo so, è una cosa molto strana, ma mi aiuta a svegliarmi. Caleb ormai ci è abituato, la mattina non mi rivolge più quello sguardo da -tu non sei mia sorella, tu vieni da un altro pianeta-. Ormai me lo rivolge tutto il giorno, tutti i giorni.
Alla fine ieri sera è stata una serata molto tranquilla. Tommy si trovava abbastanza in imbarazzo perciò iniziammo a parlare delle prime cosa che ci vennero in mente. Parlammo del suo cane, di sua nonna Nelly, della sua passione per il basket. Avrei voluto chiedergli il perché non vivesse con i suoi genitori, ma non mi sembrava il caso. Alcune volte c'erano silenzi imbarazzanti che riempivo io con i miei soliti discorsi stupidi, perciò alla fine non me ne andai più. Non sapendo cosa fare guardammo un film ma non capivo molto se Julie volesse rimanere o no; non sembrava scocciata ma non parlava mai, si limitava a sorridere a qualunque cosa che le dicesse Tommy.
Parlammo per circa 10 minuti del film che avevamo visto e poi ce ne andiamo. Prima di uscire di casa Tommy mi rivolse un grande sorriso in segno di ringraziamento.
_____________________Dopo esser stata accompagnata da mio fratello in macchina e aver seguito le prime 5 lezioni, mi trovo seduta a mensa con Julie. Ultimamente mi sembra strana.
Ad un certo punto si siede dal nostro tavolo un ragazzo dai capelli bruni e dà alla mia migliore amica un quaderno.
"Grazie di avermi prestato gli appunti di storia Julie" dice sorridente. Mi ricordo di lui, dava sempre grandi feste. Mi sembra che si chiami Luglio.
"Di niente Giulio" risponde lei.Luglio, Giulio... è la stessa cosa.
Poi lui posa lo sguardo su di me e Julie mi presenta. "Lei è Anita, ha inizaito solo ieri la scuola perché è tornata a Manhattan solo qualche giorno fa"
"Anita? Che bel nome. Sei italiana?" mi chiede sendendosi al tavolo.
Perché devono fare queste domande stupide?!
Si chiama conversazione.
No, si chiama volersi fare gli affari miei.
Ma poi a lui che importa?Ti cambia la vita sapendo se sono italiana? Se ti dico che non sono italiana, pensi che sono francese? Non è che poi mi sogni mentre passeggio sotto la Torre Eiffel, con dei vestiti a righe mentre mangio una baguette?
Ti ha fatto solo una semplice domanda!
Alla quale io non voglio rispondere.E mentre mi incanto a guardare il vuoto sentendo le mie vocine interne litigare, Julie mi scuote per un braccio e mi fa tornare alla realtà.
"Ehm... no, cioè io non son-" sussurro io, ma vengo interrotta. "Giulio muoviti!" lo richiama un ragazzo da un tavolo vicino.
Gulio fa un cenno verso quel ragazzo e poi rivolge il suo sgardo su di me. "Quindi sei la ragazza dello scambio culturale? È stato un piacere ragazze. Ci si vede" e poi va via senza lasciarmi il tempo di ribattere."Ma quanti ti girano intorno?" chiedo io abbastanza infastidita.
"Perché non hai detto che non sei italiana?"
"Perché mi hai presentato?" ribatto io.
"Perché neanche lo guardavi?"
"Perché non posso guardare il tavolo? È così marrone, liscio e... interessante"
"Tita..." inizia a dire Julie ma poi si blocca e distoglie lo sguardo dal mio.
Suona la campanella e vado in classe, salutando velocemente Julie.
________________________Sono in macchina con Caleb per tornare a casa, ma appena entriamo nel nostro viale, vedo Tommy seduto sulle scale intento a messaggiare al cellulare. Appena ci vede si alza e saluta Caleb con una spallata, poi viene verso di me.
"Ani potresti venire fra 5 minuti a casa mia? Ti devo chiedere una cosa". Io lo guardo abbastanza scioccata. Vorrà parlarmi di Julie. "Certo nessun problema, lascio lo zaino e vengo"
"Ok perfetto" mi sorride, saluta Caleb e poi se ne va.
Caleb mi fissa. Non mi sta solo guardando, mi sta proprio fissando.
"Che vuoi?"
"Ani? A casa sua? Per fare che?" mi guarda strano e poi capisco dove arriverà la conversazione.
"JULIE! Si, vorrà parlarmi di Julie" urlo io facendo strane mosse con le mani e poi esco di casa andando verso quella di Tommy.
Entro dentro e vengo subito assalita dalla palla di pelo rossa che cerca di saltare per arrivare a leccarmi la faccia. Non posso fare a meno di sorridere, è bellissimo.
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Read between the lines
RomanceAvete presente quando guardate un film e pensate: "Wow, bella storia, ma certe cose non accadrebbero mai nella vita reale", cioè momenti divertenti a scuola, alle feste, incontri casuali con tizi strafighi che successivamente ti salveranno da brutte...