29. Spero che ti esca il pollo dal naso

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"-Vieni Julie, ti devo far vedere una cosa.-" scendiamo le scale e andiamo verso i miei armadietti. La devo far distrarre da quel coglione.

"-È qui che vieni ogni volta che sparisci?-"
Annuisco. Spero solo che non ci sia la solita anonima ragazza.

Siamo arrivate ma lei mi guarda strano.
"-Anita ma... cadono a pezzi.-"
"-No non è vero.-"

Apre l'anta e se ne staccano altre due, cadendo a terra.
"-Non capisco perchè hai questo feticismo per le cose che non piacciono a nessuno.-"

"-E invece sono belli. O almeno, lo saranno.-"
Prendo da un armadietto più lontano una busta pesante e dei parattoli di vernice.

"-Cosa sono?-"
"-Barattoli.-"
"-Si questo lo vedo... ma per che cosa?-"
"-Dipingere.-" mi guarda abbastanza basita. Apro un barattolo.

"-Tita questo l'ho capito, ma non vorrai mica-" scaravento la vernice arancione sugli armadietti. Si sporca anche il pavimento e la parete e qualche goccia salta anche sui nostri vestiti.

"-No no no. Noi non possiamo fare questo, ci caccieremo nei guai e in più ci sporcheremo i vestit-" sinceramente non l'ascolto, butto un altro barattolo di vernice, questa volta blu, che la schizza anche in faccia.

Si sta arrabbiando... si si.

"-Ti dona il blu.-" dico nascondendo il mio ridere.
"-IO TI UCCIDO.-" poggia una mano sugli armadietti ancora sporchi di pittura fresca e inizia a rincorrermi.

Dalle scale scende Tommy, io vado dietro di lui per usarlo come scudo umano e Julie continua a fare destra e sinistra per cercare di prendermi.

"-Ragazze ma cosa fate?-" dice confuso.

Non è qui per caso, l'ho chiamato io.

"-I pantaloni nuovi! I capelli appena fatti dal parrucchiere!-" sta dando di matto.

"-I pantaloni si lavano mentre per i capelli... facevano cagare prima e dopo.-" si ferma un attimo a realizzare, poi inizia a saltare per raggiungermi.

Tommy, che era in mezzo fra di noi, la prende per il busto caricandola sulle spalle e la allontana.

Fa qualche passo, la mette giù e mette un braccio di distanza fra noi due.
"-Tu hai esagerato.-" indica me.
"-E tu lo sai che è scema dentro e fuori.-" la guarda in cerca di approvazione e si lascia scappare una risata.

Mi sembra di vederlo parlare con Nath e Kira.

Mi avvicino. Apro un altro barattolo. Vernice gialla. Lo butto sugli armadietti. Schizza ovunque. Anche su Julie e Tommy.

Mi guardano. Scappo?
Si avvicinano. Si scappo.

Tommy mi prende il braccio e mi porta vicino agli armadietti, facendomi strisciare contro la vernice fresca. Me lo sono meritato.

Julie invece mi sporca i capelli.

Continuaiamo così per svariati minuti, tutti e tre saltiamo una lezione perchè ormai eravamo tutti sporchi e perchè non volevamo smettere.

E bello. Questo. Sto bene.

"-E adesso come andiamo a casa?-"

"-Julie ottima osservazione. Tommy ha la macchina.-" lo guardiamo. Intensamente.

Mi guarda male. Intensamente.
Poi guarda Julie.
3, 2, 1-

"-Assolutamente no, basta con questa cosa che guardo lei e dico sempre di si. Voi così nella mia macchina non ci entrate.-"

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"-Io vado dietro.-" dico aprendo la macchina.

Abbiamo preso dei grossi teli così non sporchiamo niente. Questo è l'intento.

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