46. Quattro cuori spezzati

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Julie's pov

Ciao. So di non starvi molto simpatica ma ultimamente mi sento sola.
Ho molti pensieri.

Penso di essere la classica ragazza americana. Voglio dire, anche se ho origini spagnole, sono la ragazza carina e tranquilla che va bene a scuola, va alle feste e ama fare shopping.

Per certi versi sono abbastanza noiosa.

Ma allora perché piaccio alla gente?
Mi sono accorta che va bene quando ad esempio mi siedo al tavolo dei vip, o quando faccio teatro, o se prendo voti alti. L'altro giorno ho fatto il casting per cheerleader visto che una di loro si è fatta male e per non cambiare tutte le coreografie ne cercano un'altra. Non ho particolari capacità ma penso mi prenderanno.

Ma allora perché...
Penso sia che sono perfettamente inserita nel sistema. Mi sento come se servissi alla collettività ma non alla persone in sè.

Non so se capite.

Quando faccio qualcosa che mi fa risultare simpatica alle persone, mi sto antipatica.

Penso che l'unica che capisca il perché a volte non mi va di andare a teatro solo perché in realtà non mi è mai veramente andato, è Tita. E con lei non devo trovare strane spiegazioni, anche perché non riuscirei a trovarle.

Io sono una ragazza, devo fare cose da ragazza ed essere carina, ci sto provando mamma ma quasi mai provo qualcosa.

Sono senza personalità.

Io voglio qualcosa che mi appassioni. Però forse voglio di più essere apprezzata, quindi resto nel sistema.

Al primo anno mi chiamavano tutti "la principessina", poi quando un ragazzo l'ha detto in spagnolo Anita gli ha tirato un pugno.

Immaginatela zitta e buona in un angolo come è sempre lei che all'improvviso stende uno in classe.

Se la cavò con delle scuse pubbliche e io mi sentii protetta. Continuai a ridere per tutto il giorno. Fu una bella sensazione.

Io... voglio essere amata.
Non so se è una cosa brutta da dire.

E voglio anche amare, certo.

Con Alex ci ho provato, ma mi sono accorta che lui mi "amava" solo quando facevo le cose simpatica per gli altri, antipatica per me.

Mi amava quando andavo alle sue partite.
Mi amava quando mi faceva un regalo e si aspettava che smettessi di essere arrabbiata dopo un litigio.
Mi amava quando uscivo con lui e i suoi amici e mi facevo carina.
Mi avrebbe amata di più se invece che teatro avessi fatto la cheerleader.

Solo ad una persona sono sempre piaciuta, anche quando ero antipatica per me e per gli altri.

E ho scoperto che domani è il suo compleanno, per questo stasera sono qui a casa sua.

Suono il campanello, sono le 11 e mezza passate e spero che Tommy sia in casa.

Ho chiesto in giro se per caso ci fosse qualche festa a sorpresa e trovo davvero strano che nessuno ha organizzato niente. Sono segretamente arrabbiata con Paul, è uno dei suoi amici più stretti e ha letteralmente una villa che affitta per le feste, eppure non ha fatto niente.

Ha detto che Tommy è sparito questi giorni e che per il suo compleanno ha altro a cui pensare.

Si ma neanche un regalo...

Risuono il campanello, intenta a risuonarlo una terza volta ma poi mi blocco perché penso che potrei disturbare i genitori a quest'ora di notte.

E invece apre e rimane molto sorpreso.
"-Cosa... c-ciao Julie-"
Gli dò una leggera spinta scherzosa "-Domani fai 18 anni e non ti degni neanche di stappare?-"

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 17, 2022 ⏰

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