35. Io ti devo un tavolino

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"-Cerco sempre di fare un buon frappè ma non viene mai come quello dei bar. Dovremmo andare più spesso nei bar.-" mi dice porgendomene uno.

Perchè è arancione se è al cioccolato?

Sono a casa di Julie che parla a macchinetta da un bel pò. Lo so dove vuole andare a parare.

"-Alzati e mettiti composta. Non puoi bere così.-"
Perchè me lo dicono tutti?!
"-Subito capo.-"

Inizio a bere ma dalla cannuccia non sale niente, ci sono anche dei grumi. È offensivo dire che preferirei non bere niente per tutta la vita piuttosto che questo?

Mentre continua a parlare inizio a bere e adesso posso dirlo ufficialmente: fa schifo.

Così schifo che corro alla finestra e lo sputo giù.

Vedo il papà di Julie che stava irrigando l'aiuola bloccarsi un attimo. Si toglie il cappello per vedere evidentemente se stesse iniziando a piovere ma c'è un sole che spacca le pietre.

Rientro subito dentro.

"-Julie ma che cosa è?!-"
"-Ho mischiato un pò di ingredienti ma è buono!-"
"-E perchè allora è arancione?-"
"-Ci ho aggiunto un paio di cose oltre il cioccolato... una buccia di limone e delle fragole.-"

Adesso che me l'ha detto mi viene proprio da vomitare. Poggio subito il frappè sulla scrivania.

"-Era per dare l'aroma!-"
"-Julie posso capire tutto ma le fragole no. Ti prego.-" vado di nuovo a stendermi sul suo letto. Ho bisogno di riprendermi, ho quasi rischiato la morte.

"-Potremmo andare al bar sulla strada della scuola, so che fa degli ottimi frullati. E al massimo se incontriamo Tommy possiamo fare due chiacchiere...-"

Eccola!

Mi alzo e prendo la giacca "-Scusa Julie ma ora devo andare a casa di Luglio, te l'avevo detto. Ciao.-" sto per uscire ma mi ferma.

"-Non capisco perchè tu faccia così. Ti ho sempre parlato di tutto ma Tommy non te lo posso nemmeno nominare. Non può essere anche amico mio?-" mi giro a guardarla.

"-Ascolta" lascio un attimo la borsa per terra "non è che siccome Alex ti ha fatto il cuore a pezzi, allora tu puoi fare a pezzi il cuore degli altri. Lo sai quello che prova Tommy per te e se prima o poi vi metterete insieme, sarà stupendo, per tutti.-"

"-Allora non capisco il probl-"
"-Ma se dopo due giorni mi vieni a dire che ti sei scocciata di lui, o del fatto che si preoccupa troppo per te o che gli piaci troppo, io non riuscirò a difenderti. Non saprei come.-"

Si siede sulla poltroncina accanto alla finestra e guarda i suoi peluche.
"-Julie a che pensi?-" lo dico in modo dolce, non voglio che pensi che preferisco Tommy a lei.

"-Tesoro hai buttato qualcosa dalla finestra?-" le urla suo padre dal giardino.

Ci guardiamo spalancando gli occhi "-Papà a volte ci sono delle nuvole passeggere.-" gli risponde.

"-Julie" mi siedo accanto a lei "ti chiedo solo un favore: dedicagli del tempo solo se ti piace veramente, non per passatempo. Ha già troppi problemi, per favore non interessarti a lui solo perchè è l'unico per ora. E se arrivasse un altro bel ragazzo da un momento all'altro?-"

Mi guarda non capendo molto bene.
"-Non so cosa succederebbe. E poi, che problemi potrebbe avere un diciassettenne?-"

La guardo negli occhi, lei guarda me.
Prendo la mia borsa da terra "-Lascia stare.-", scendo le scale per uscire.

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"-Le funzioni algebriche non sono così difficile, una volta che le capisci... pensavo peggio.-" afferma Luglio molto fiero di aver svolto due esercizi in mezz'ora.

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