34. Scusa per la tazzina

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Anita's pov

"-Dai andiamo.-" Paul mi porge la sua mano per poterla prendere e andiamo verso il giardino.

Sono qui già da un pò, abbiamo già pranzato e devo dire che non è difficile parlare con i suoi genitori. In realtà fa tutto lui, io non parlo.

Il problema infatti non sono loro ma gli invitati del pomeriggio, fra cui Clarissa che per tutto il tempo mi ha guardata male. E credo il motivo sia semplicemente che sono qui.

Mentre il signore Folton e gli altri ragazzi preparano i cavalli per la partita a polo, Paul mi accomoagna al gazzebo dove ci sono delle donne vestite di tutto punto a parlare di lavoro, o di perle o del lavoro delle perle, mentre prendono qualcosa dal buffet.

Quando si allontana mi si avvicina Clarissa prendendo qualcosa dal tavolo, quasi per caso.
"-Non mi aspettavo di trovarti qui.-" dice non guardandomi. Si avvicina una donna e lei per gentilezza le allunga il piatto per prendere dei dolciumi.

"-Non è la prima volta.-" e lei alza le sopracciglia.
"-Peccato tu non centri niente. Allora tu e Paul eh?-"
"-Già.-" lascia un momento il piatto sulla tavola e si rivolge direttamente a me.

"-Anita non sono un' ingenua, si vede da chilometri che non state insieme. E tutto questo perchè?-" continua a prendere dei biscotti e a sistemarli sul vassoio.

"-Avevo solo bisogno che mi fingessi la sua ragazza un paio di volte, non ho ancora capito perchè ahaha e-"

"-Ma falla finita, se fosse vero lo avrebbe a chiesto a qualcun'altra, tipo me. Non certo a te. Tutto questo per conoscere i suoi genitori, che falsi che siete, veramente...-"

"-Clarissa gli sto solo facendo un favore e non so perchè non l'abbia chiesto a me. Comunque credo questa sarà l'ultima volta. È solo per gentilezza.-" lascia impazientita il piatto.
"-Ma perchè essere così ipocriti? Dillo che stai fingendo solo per i pranzi, i vestiti, le conoscenze giuste. Tutto questo per entrare in questo mondo del lusso, che ovviamente non è il tuo?-" mi guarda dall'alto in basso.

"-Con quei pantaloni poi...-" lei indossa un bel vestito nero, aderente in vita che arriva sopra al ginocchio.

Io indosso pantaloni bianchi, gli anfibi, una camicia azzurra e i capelli sciolti. Effettivamente potevo almeno indossare una gonna.

Continua a parlare.
"-Non ti facevo una persona così, c'è gente che fatica e si impegna duramente per entrare in questo mondo!-" dice vicina a me, sottovoce.

Poi si butta i capelli raccolti in una treccia, dietro la spalla; le si avvicina la mamma di Paul che sorride ad entrambe, Clarissa le allunga il vassoio dal quale lei prende un dolcetto alla crema e torna a parlare con delle signore.

"-Clarissa tu... lavori qui?-"
"-C'è gente che se lo guadagna il posto nella società.-" si allontana.

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Oltre Clarissa ci sono altri invitati della mia età, è magnifico come preferiscano parlare con uomini di mezza-età piuttosto che con noi.

Paul decide di presentarmi. Sono cinque ragazzi e tre ragazze, fra cui Clarissa: Luke, Michael (cugino di Luke), Michael II (fratello di Michael), Dean e Donvar con le rispettive ragazze Jean e Bruna.

Paul resta un pò a parlare, io per non creare sospetti gli sto vicino. Non riesco a distogliere lo sguardo da Dean... quando ci ha presentati entrambi abbiamo avuto una sensazione strana, non so dove l'ho già visto.

Paul mi da una leggera gomitata perchè vede che lo sto fissando, mentre lui abbraccia la ragazza.
"-Che fai, mi tradisci?-"
Sorrido. "-Lui era già stato allo scorso pranzo?-"
"-No mi sa di no. Perchè?-"
"-Così per curiosità.-" io vedo che ogni tanto anche lui mi scruta.

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